Ok. Avevo acconsentito. Non sapevo cosa provare a riguardo: da un lato era ciò che il mio cuore, in fondo in fondo, aveva sempre sperato; dall'altro non ero sicura che fosse stata la scelta giusta, perchè eravamo due persone che sì, avevano condiviso tanto, ma che ora, non si conoscevano quasi per niente.
Certo però, che stare tra le sue braccia, era bellissimo, e non potevo mentire a me stessa. Il suo odore era cambiato con lui: un tempo era più leggero, di dopo barba, ora invece profumava di shampoo, uomo, e un qualche altro odore che ero incapace di associare ad altri profumi.Poggiai il capo sulla sua spalla e alzai gli occhi per incontrare quei due splendidi fari che lo avevano sempre contraddistinto. Anche lui sembrava sereno, e ne ero contenta: era un buon inizio. Gli diedi un bacio sulla guancia, e mi ci soffermai un attimo più del dovuto, ma non ero riuscita a resistere.
Vidi che sorrise, e sfregò il naso contro il mio delicatamente, facendomi sorridere a mia volta.
Mentre lo fissavo, mi venne in mente un particolare di una nostra conversazione avvenuta a casa mia qualche sera prima, quindi mi alzai e lo tirai per una mano.-"Vieni!" dissi sorridendogli.
-"A fare?"
-"Te stai fermo un attimo!" gli dissi lasciandolo in piedi.
Presi il cellulare dalla borsa, tornai da lui, e mi misi in modo da dargli le spalle. Mi sollevai appena la maglietta, e gli dissi:"Appoggia le mani sulla mia pancia!"
-"Perché?"
-"Tu fallo e basta!" dissi spazientita da tutte quelle domande.
Sentii le sue mani calde posarsi dolcemente sul mio addome, provocandomi dei brividi.
-"Ecco, adesso fermo e sorridi!" dissi mettendo il cellulare in modo da riprendere noi e le sue mani sulla pancia.
Scattai un paio di foto, poi scattai il particolare delle sue mani, poi parlai di nuovo.
-"Cambia posizione ora.." dissi sorridendo e tirando appena in fuori la pancia.
Lui dovette iniziare a capire, perchè mise una mano sotto l'ombelico e una sopra, poggiando il viso sorridente al mio collo.
Scattai di nuovo, e senza bisogno di dirgli altro, facemmo altre foto finché la mia capacità di gonfiare la pancia si esaurì.
-"Perfetto!" dissi contenta,"Adesso mettiamo anche te nell'album, papà!"
-"Non ho parole.." disse posandomi le mani sui fianchi e facendomi girare verso di lui.
-"Beh un sorriso mi basta!" dissi facendogli l'occhiolino.
-"Si può fare.." disse sorridendo.
Mi prese il viso tra le mani, e mi fissò. Io non mi mossi. Mi baciò la fronte, poi scese a baciarmi la punta del naso, per poi finire a due millimetri dalle mie labbra. Sentivo i suoi respiri mescolarsi ai miei.
Appoggiò la sua fronte alla mia, e continuò a guardarmi intensamente.
Dopo quelli che mi parvero anni, posò finalmente le labbra sulle mie. Fu un contatto lieve, con una piccola pressione da parte sua, poi si allontanò leggermente, riappoggiando la fronte alla mia.Gli sorrisi, poi gli dissi:"Mi prendi in giro?"
-"No perchè?" disse sfregando il naso sul mio con un sorriso furbo dipinto in volto.
-"A me pare proprio di si!" dissi ridendo.
-"Beh se dici così, ci sarà un motivo.. Sono tutto orecchi!"
-"Sei tremendo!" dissi mordendogli piano una guancia.
-"Piccola vipera! Adesso me la paghi!" disse prendendomi in braccio e facendomi il solletico.
Io ricambiai e nel giro di tre minuti ci ritrovammo a ridere sdraiati per terra, con la pancia dolorante per le risate. Mi tirò sopra di sé, e dopo avermi preso di nuovo il viso tra le mani, mi disse:"Ora ti accontento.."
Così dicendo, mi catturò le labbra in un bellissimo bacio, dapprima lento e dolce, poi passionale e caldo. I baci con Noah non avevano mai temuto confronti, e la cosa era rimasta invariata. Rallentai un po' il bacio, e gli diedi tanti piccoli baci a stampo sulle labbra.
Mi misi seduta sopra di lui, e iniziai a disegnare dei cerchi immaginari sul suo petto, facendolo rabbrividire. Lui mise le mani sui miei fianchi, e mi tenne ben salda.-"Certe cose non cambiano mai eh?" dissi sorridendogli.
-"No.. Mai.. Vieni qui.." disse venendomi in contro, sedendosi e abbracciandomi, per poi baciarmi di nuovo.
Restammo a baciarci per ore, incuranti del tempo che passava, finché non venne l'ora di andare a prendere Audree, quindi tornammo alla macchina, e andammo sotto la sua scuola. Eravamo qualche minuto in anticipo, quindi mi lasciai abbracciare da Noah. Eravamo ancora stretti quando sentimmo la campanella suonare. Sciogliemmo l'abbraccio, e ci tenemmo per mano.
Dopo qualche minuto, vedemmo Audree correrci incontro: quando ci fu di fronte, si fermò un attimo a fissarci, ma poi si avvicinò per abbracciarci.-"Che ci fate voi qui?" chiese interrogativa.
-"Siamo venuti a prendere la nostra piccola peste!" disse Noah prendendola in braccio.
-"Uh uh.. Non l'avete mai fatto!" disse squadrandoci.
-"C'è sempre una prima volta no?! Non sei felice cucciola?" le dissi dolcemente.
-"Si mamma che lo sono! Mi piace! Possiamo rifarlo?" mi chiese speranzosa.
-"Credo proprio di si piccola!" disse Noah precedendomi.
Andammo tutti e tre a casa sua, e ci lasciò in salotto, mentre lui andava a cucinare qualcosa.
-"Ti piace Noah amore?" chiesi a Audree.
-"Amo papà!" mi disse sorridendo.
-"Anch'io tesoro.." dissi soprappensiero.
-"No!" urlò.
-"Perchè no amore?" le chiesi scostandole una ciocca dal viso.
-"Perchè papà è mio, e quando sarò grande ci sposeremo.."
-"Oh tesoro.. Certo che è tuo, ma non puoi sposarlo.. È il tuo papà.. La persona che sposerai, non può essere nella tua famiglia.." le spiegai.
-"Non capisco.. Non è giusto.."
-"Lo so amore, ma non si può proprio.. Papà ti ama tanto, ma è un'amore diverso da quello che sente per.."
Stavo per finire la frase con "me", ma mi bloccai, pensando che amarmi era un parolone.
-"Per chi mammina?"
-"Per la donna che sposerà tesoro!"
-"Tu?"
-"Non lo so amore.. Chissà!" dissi evasiva.
-"Di cosa parlano le mie donne?" chiese Noah sedendosi sul divano accanto a me.
-"Sposerai la mamma? Perchè a me non mi puoi sposare!" disse triste.
Vidi che la domanda lo mise in imbarazzo, così sviai.
-"Non si dice così amore.. A me mi non si dice.."
-"Ok mammina.. Quando vi sposate?" chiese nuovamente.
Sta volta fu Noah a rispondere:"Non lo so stellina.. Mamma e papà hanno un po' di cose da sistemare, ma se tutto andrà per il meglio, ci sposeremo.."
Disse il tutto in maniera molto tranquilla, mentre io mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo, sputandola sul divano. Non poteva essere serio.
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The second chance
RomansaQuesta è la storia di una seconda possibilità. Un viaggio che regalerà una nuova occasione a due ragazzi di ritrovarsi, conoscersi, imparare ad amarsi, e forse non perdersi. Noah ha 24 anni, ha fatto il servizio militare, ma dopo aver capito che qu...