Caro Louis,
Mi manchi. Mi manca il tuo viso, i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo nasino alla francese che tanto t'invidio e, lo sai, farei carte false pur d'averlo tanto carino. Mi manca averti intorno, sentire la tua risata, o i tuoi borbottii infastiditi quando al mattino, non riuscendo a resistere alla tua figura dormiente, ti lasciavo tanti piccoli e delicati baci per il viso e ti svegliavo, senza volerlo, all'alba poiché dovevo andare via dalla tua stanza per far sì che non ci scoprissero.
La situazione non si è affatto calmata qui, i feriti ed i morti peggiorano e se continuerà così, saremo costretti ad attaccare anche noi; non so se ne usciremo vivi.
Ho conosciuto un ragazzo qui, si chiama Zayn: anche lui ha un ragazzo che lo aspetta a casa e abbiamo trascorso la notte scorsa a parlare di voi. Gli ho raccontato la nostra storia, abbiamo riso un sacco quando gli ho raccontato della prima volta che sei salito su un cavallo: non prenderla a male, ma sei stato proprio una femminuccia.
E Lou, non devi preoccuparti, costi quel che costi ritornerò da te: questa è una promessa.***
"Allora Louis" sorrise Harry all'espressione contrariata del principe. "Questa è Cassie. Cassie, Louis" presentò Harry, il cavallo al principe.
"Non mi piace" borbottò Louis, le braccia conserte al petto, mentre guardava diffidente quella bestia, quasi come se temesse che questa potesse mangiarlo da un momento all'altro.
"Oh, andiamo" alzò gli occhi al cielo Harry, afferrando poi il muso del cavallo e carezzandolo. "Come fa a non piacervi? È il cavallo più dolce che abbiamo, non farebbe male nemmeno ad una mosca. Vero Cassie? Sei brava tu" affermò usando un tono di voce quasi ridicolo e carezzando il cavallo che sbuffò in risposta. "Vedete?"
"Per quello che ne sappiamo, con quel verso potrebbe anche averti mandato al diavolo" alzò le spalle Louis, tenendosi a debita distanza da Harry e da quel coso.
Harry si trattenne dall'alzare di nuovo gli occhi al cielo. "Perché non provate a carezzarla?"
Louis scosse irremovibile la testa: non si sarebbe avvicinato a quel mostro nemmeno per tutto l'oro del mondo.
"Suvvia Vostra Altezza, non siate un fifone" lo punzecchiò Harry, continuando ad accarezzare il cavallo e cercando di trattenere un sorriso divertito.
"Io fifone? Come vi permettete?!" sbottò Louis, guardando torvo il riccio.
"Allora, fidatevi di me ed avvicinatevi a Cassie" gli sorrise Harry, allungando una mano verso il principe.
Louis deglutì e prese coraggio, afferrando la mano del riccio ed avvertendo una scossa pervaderlo lungo tutta la sua spina dorsale; gli si mozzò il fiato per un secondo.
La mano di Harry era ruvida, per niente morbida, a causa degli allenamenti che faceva, ma adorava il modo delicato con cui sfiorava invece le sue mani totalmente lisce e morbide. Lo stesso effetto dovette aver colpito Harry, il quale fissava il liscio quasi imbambolato.
Uno sbuffo di Cassie li riportò alla realtà ed entrambi, quasi come scottati da quel contatto, si staccarono; Louis arrossendo di botto ed Harry tossendo imbarazzato.
Il principe, con ancora le guance imporporate, allungò una mano verso il muso del cavallo e lentamente prese ad accarezzarla."Vedete? È innocua" sorrise Harry, cercando di ignorare le emozioni che si stavano scatenando nel suo stomaco.
Louis annuì e sorrise a sua volta, prendendo già più confidenza con l'animale e carezzandolo dolcemente. "Mi costa ammettere che avevi ragione."
"Perfetto!" batté le mani Harry, strofinandole poi tra loro. "Direi che adesso potete anche provare a cavalcarla."
"C-cosa?" domandò con voce acuta Louis, sgranando gli occhi. "Sei pazzo se pensi che io possa fare una cosa simile."
"Vi ho appena dimostrato che è innocua, e poi ci sarò io accanto a voi, cosa vi preoccupa?" chiese Harry.
Louis guardò il riccio per un attimo, prima di decidere di farsi coraggio; era già stato abbastanza patetico quel pomeriggio. "Nulla, aiutami a salire" ordinò quasi, con tono serio.
Harry alzò un sopracciglio, confuso da quel cambio repentino di umore, trattenendosi dallo sbuffare e facendo per aiutarlo. E dire che per un momento gli era parso simpatico, il principe.
Louis salì sul cavallo ed una volta in groppa a questo, non si azzardò a guardare verso il basso e si tenne rigido come una mazza: non voleva morire.
"Rilassatevi, adesso ci muoveremo giusto di qualche passo e poi vi farò scendere" usò un tono tranquillo Harry, facendo poi per guidare lentamente il cavallo in avanti.
Fecero qualche metro, dove Louis pregò ogni Santo esistente e scongiurò Dio di non farlo morire proprio in quel momento, ma poi notò che il cavallo era tranquillo e che Harry teneva tutto sotto controllo; si tranquillizzò, capendo che non poteva succedergli niente e quando realizzò di essere effettivamente a cavallo, ebbe una reazione quasi bambinesca.
"Non ci posso credere, sto cavalcando un cavallo!" esclamò con un sorriso a trentadue denti, tanto che Harry dovette abbassare il volto per non mostrare il suo sorriso intenerito a quella reazione.
Louis nell'euforia del momento, mosse i piedi e li batté contro il cavallo, il quale prese questo come un segno per correre: Harry sgranò gli occhi quando vide Cassie scattare improvvisamente e Louis impallidì di un botto, tenendosi il più stretto possibile al cavallo.
"Fammi scendere immediatamente!" urlò, chiudendo gli occhi e stringendosi al cavallo spaventato.
Harry imprecò sotto voce, sperando che quell'inconveniente non avesse ripercussioni su di lui, e si portò le dita alla bocca fischiando. Il cavallo recepì l'ordine e si fermò immediatamente con un Louis tremante su di lui.
"Vostra Altezza! Mi dispiace, non so cosa le sia preso" disse Harry, riferendosi al cavallo e correndo immediatamente verso Louis.
"Fammi scendere, fammi scendere!" quasi strillò il liscio, facendosi poi prendere dalle braccia possenti del riccio.
Louis, in una reazione spontanea, si gettò terrorizzato fra le braccia di Harry; questo s'irrigidì in un primo momento, stranito da quella reazione e sentendosi quasi strozzare dalle braccia del liscio. In seguito, con impaccio, racchiuse la figura minuta ed ancora tremante del liscio fra le sue braccia e lo strinse a sé. Deglutì e chiuse gli occhi quando avvertì l'odore di Louis, beandosi del contatto con l'altro. Rimasero così per un po', finché il principe non smise di tremare, e questi poi, quasi riprendendo contatto con la realtà, si staccò di scatto.
"Che cosa fai?! Non toccarmi" si dimenò fra le braccia del riccio.
Harry stranito lo lasciò immediatamente andare e vide come questo sbraitava parole completamente a caso contro di lui, e di come senza un apparente motivo se ne andò totalmente arrabbiato ed inveendo contro il riccio. Harry, rimasto immobile e confuso dal comportamento del principe, sbatté più volte le palpebre e guardò la figura di Louis andare via.
"Ma dimmi, tu lo capisci per caso?" domandò al cavallo che di tutta risposta decise di lasciargli un bel regalino sul prato.
Oh, stupido cavallo.
n/a:
buon ferragosto a tutti🌴
nuovo capitolo scritto da haaveillax, lasciate tanti commenti e stelline e fateci sapere cosa ne pensate. speriamo davvero che la storia vi stia piacendo.xoxo💓
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Nothing will stop me from going back home to you ❥ lwt+hes
FanfictionLouis è il principe di Astrins, Harry il figlio di una delle guardie più fidate del re. Crescono in un castello costruito su intrighi, segreti e passione, così come la loro storia. @redmirrors @haaveillax all rights reserved