Capitolo Undici

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Caro Lou,
ormai vivere in questo posto diventa ogni giorno più difficile, in questo regno non ci sono altro che soldati e feriti.
Le lettere tardano ad arrivare, purtroppo qui è difficile far recapitare le nostre, poiché si rischia di essere uccisi in meno di un secondo.
Non possiamo permetterci passi falsi.
Sono in una costante ansia che possa accaderti qualcosa, ho saputo che ieri le tue guardie hanno fermato al limitare del regno due soldati dell'esercito di Cowell che si spacciavano per mendicanti.
Tu dov'eri? Stai bene? Dimmi di sì, ti prego, se mi dicessi di no, non impiegherei nulla ad essere da te in un battito di ciglia.
Ieri Zayn è tornato qui imbrattato di sangue; ho pianto e sai che è difficile che io lo faccia. Ho qui io una lettera che è stata mandata per lui, aspetto che si svegli per dargliela, anche se si dice che solo un miracolo possa farlo svegliare dato che la ferita è piuttosto profonda. Io so che si sveglierà, è un tipo tosto e non può lasciarmi solo in tutto questo.
Ho paura, ma continuerò a lottare per te. Il mio braccio è quasi guarito, fra poco mi rimanderanno sul campo per lottare.
Ti amo, ricordalo sempre, qualsiasi cosa accada e cerchiamo di non far sembrare queste mie parole come un addio.
Ti amo,

il tuo H. xx

***

"Lou, Lou", ansimò Harry, "Se continui così non riuscirò a fermarmi."

Erano nella stanza del principe ed erano intenti a coccolarsi ed a rotolarsi nel grande letto che quest'ultimo possedeva, sussurrandosi dolci parole d'amore, e scherzando anche fra di loro. Le enormi finestre che vi erano nella camera di Louis erano state coperte dalle tende color beige che vi erano, creando un'atmosfera ancora più intima.

Le cose andarono scaldandosi bacio dopo bacio ed un'aria di eccitazione s'innalzò fra i due: le dita del principe andarono ad alzare la camicia che l'altro indossava ed a posarsi sul petto della guardia.

"E chi ha detto che io voglio che tu ti ferma?" ghignò malizioso Louis, stuzzicando Harry con il solo scopo di mandarlo al limite.

"A-abbiamo gli allenamen- Ah", gemette quando la mano dell'altro, dopo aver percorso il suo addome, scese lentamente fino a sfiorare la sua erezione.

"Possiamo allenarci anche domani, adesso ho decisamente voglia di fare altro", ridacchiò Louis, quando vide la faccia stravolta di Harry.

La guardia scosse la testa e sbuffò di piacere, quando avvertì Louis cominciare a frizionare la sua erezione, "T-tu mi farai bandire dal regno".

"Sono io il principe, faccio io le regole qui", sorrise Louis, avventandosi poi sul collo del riccio, cominciando a succhiare avidamente un lembo di pelle.

Le mani della guardia andarono ad arpionarsi alle natiche del liscio, stringendole forti queste, mentre gemeva dal piacere dovuto ai tocchi del principe, il quale stava lentamente scendendo lungo il suo petto. Lasciava docili baci e si divertì a stuzzicare i capezzoli della guardia, ridacchiò quando sentì un'imprecazione mal tenuta proveniente da quest'ultimo. Lentamente scese, baciando i suoi addominali ed ogni singola cicatrice che il riccio doveva essersi fatto in qualche battaglia, fino ad arrivare dinanzi alla sua erezione che svettava lungo il suo stomaco.

Nothing will stop me from going back home to you ❥ lwt+hesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora