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Pov. Mario

I raggi del sole si fanno spazio tra le tapparelle e iniziano piano piano ad illuminare la stanza nella quale da tre settimane passo tutte le notti, è piccola ma allo stesso tempo accogliente e calda mi fa sentire al sicuro è come se tra queste quattro mura dimenticassi tutto quello che c'è la fuori nel mondo, mi sento felice come non lo sono mai stato in vita mia, mi chiedo perché? O forse in realtà dentro di me lo so già, sì, la verità é che mi sento cosi grazie all'uomo che dorme accanto a me. Dio è bellissimo. Il suo viso sembra scolpito, ogni minimo particolare è meraviglioso.
Ha delle labbra perfettamente delineate che quando le bacio assumono il colore delle rose rosse, le ciglia lunghe e nere come il carbone, il naso cosi piccolo da prendere a morsi, gli occhi cosi verdi e profondi da lasciarti senza fiato, e poi il suo corpo fasciato dai muscoli é come una tela in cui sono state incise centinaia di tatuaggi, lo guarderei dormire per ore perché Claudio è come un'opera d'arte da cui non riesci a distogliere lo sguardo.
Quando sono vicino a lui ho la voglia irrefrenabile di toccarlo, di accarezzarlo e di stringerlo forte, non riesco a resistere perciò anche a costo di doverlo svegliare mi avvicino e poggio le mani sulla sua schiena per abbracciarlo, devono essere fredde perché rabbrividisce al contatto e biascica delle parole incomprensibili ma nonostante questo poco dopo si accosta al mio petto.
"Mario hai le mani fredde" dice soffiando sulla pelle procurandomi il solletico
"Lo so, scusa volevo salutarti prima di andare via"
"No resta ancora"
"Clà ho il turno a lavoro sono già le 7:00"
"attacchi alle 9:00 hai tempo"
"devo tornare a casa mia a farmi una doccia e prepararmi"
"puoi farla qui insieme a me la doccia" afferma avvicinandosi sempre di più per poi lasciarmi dei piccoli baci sul collo e risalire su verso il lobo dell'orecchio che inizia a leccare delicatamente
"Clà ti prego.." sussurro ma lui non mi ascolta e questa volta assalta le mie labbra, le bacia, le succhia, le morde per poi prendere prepotentemente accesso alla mia bocca facendo incontrare le nostre lingue che producono un leggero tintinnio a causa dei piercing, perdo il controllo e tutti i buoni propositi di alzarmi da questo letto vanno in fumo.
Mi bacia forte ma allo stesso tempo dolcemente quasi come se mi dicesse "ti desidero da impazzire ma non voglio farti del male".
"Farai di nuovo tardi" mormora sulla mia barba mentre è seduto sopra di me
"Vaffanculo Claudio" dico per sentirlo in seguito sorridere alle mie parole
"Puoi andartene se vuoi"
"ah si?! ok, allora spostati che me ne vado"
"io non mi sposto prova a liberarti se ci riesci" cosi mi divincolo tra le sue braccia e cerco invano di sfuggire alla sua presa ma è troppo forte e sembra che questo lo diverta ancora di più.
"Smettila di ridere mi stai facendo incazzare" ma se ne frega delle mie parole, mi ignora completamente e comincia a baciarmi il petto scendendo sempre più in giù, vorrei fermarlo ma il campanello lo fa al posto mio
"Non vai ad aprire!?"
"No, se andranno" lo ammetto una parte di me sperava che accadesse mentre l'altra pregava che suonasse ancora, e purtroppo o per fortuna è proprio quello che successe
"CLAUDIO APRI LA PORTA! SO CHE SEI QUI DENTRO, DAI HO FINITO IL CAFFÉ"
"VATTENE PINI"
"NON ME NE VADO FINCHÉ NON APRI QUESTA CAZZO DI PORTA"
"SCORDATELO"
"CLAUDIO LO SAI CHE NON POSSO INIZIARE LA GIORNATA SENZA IL CAFFÉ, APRI STRONZO"
"dio che rompicoglioni, perché ha sempre questo tempismo di merda...ARRIVO" si alza e cosi ne approfitto per rivestirmi, prendo le mie cose e mentre Claudio e Paolo litigano per il caffè esco di fretta dalla casa.

*

Ho finito il turno al Tally, sono stanco morto voglio dormire ma oggi è mercoledì e mi aspetta la serata al Seven ho tempo una mezz'ora per cenare prima di iniziare cosi mangio un panino al volo e mi dirigo verso il locale. Hanno assunto un nuovo barman mi ha detto che si chiama Gianluca, è simpatico anche se impacciato considerando che è qui da un giorno ed ha già rotto 4 bicchieri, inoltre fa un sacco di domande, prima mi ha chiesto se avevo il ragazzo, non ho saputo rispondergli cosi l'ho liquidato con un "é complicato", non ho mai parlato di queste cose con Claudio, è vero negli ultimi tempi sono sempre finito nella sua stanza da letto ma non gli ho mai chiesto qual é il tipo di rapporto che ci lega.
Cosa sono io per lui?

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