Claudio. Sette lettere. Sei anni. Un nome. Una persona. Quella persona. Lui. Tu. Di nuovo Tu. Ti hanno riportato da me, nella mia casa, nel mio mondo nonostante io fossi scappato dal tuo, sei qui accanto a me che dormi e sei ancora più bello di allora, sei rimasto lo stesso eppure sei diverso, più consapevole, più testardo, più fragile, ancora dolce e sempre cagacazzo, sei Claudio, quel Claudio di cui mi stavo innamorando, quel Claudio da cui sono fuggito, quel Claudio che ho cercato in altri occhi verdi, in un altro sorriso, in un'altra mano, in altre labbra. Sei un chiodo fisso. Una carezza. Un soffio. Un respiro. Inciso nella mia mente, sotto la mia pelle. Non vai via. Sbiadisci ma non ti cancelli, proprio come i tuoi tatuaggi... Me li ricordo tutti sai? Un esplosione di colori, di emozioni, di ricordi, ognuno con la sua piccola storia da raccontare. Tu hai mai pensato a me Claudio? Ti sei mai chiesto che fine avessi fatto? Ti sono mai piaciuto almeno un po'? Non l'ho mai capito sai? Tutt'ora non saprei dire se tenessi davvero a me e questa cosa mi fa impazzire, mi viene voglia di prenderti a pugni, di insultarti e poi di baciarti e accarezzarti.
Ero solo un ragazzino allora, insicuro, fragile, spaventato, dio, avevo cosi tanta paura di stare male. Che stupido vero?! Terrorizzato del dolore, inconsapevole del fatto che solo chi ama veramente può conoscere la sofferenza, che ne vale sempre la pena soffrire per amore. Mi stavo innamorando di te Claudio però non ero pronto a soffrire per te, ma se ora tornassimo indietro se potessi riavvolgere il tempo non ripeterei lo stesso sbaglio, sarei disposto a prendermi tutto il dolore necessario pur di avere quei piccoli momenti nostri in cui i tuoi occhi si fondevano con i miei e i nostri corpi diventavano uno.
Tu invece riusciresti a fare lo stesso?*
"Svegliati! Claudio o apri gli occhi o giuro che ti prendo a schiaffi"
"Altri 5 minuti"
"Non abbiamo 5 minuti, tra 2 l'aereo atterra e io vorrei alzarmi da questo sedile"
"Hai 3 secondi. TRE... DUE... U-"
Li apre. Mi guarda e ogni volta lo fa come se fosse sul punto di dirmi qualcosa.
"Contento?"
"No, prima devi alzarti"
"Sei insopportabile Mario Serpa, dovresti vincere il premio per il "best rompicoglioni dell'anno"
"Mi pare di averti già spiegato di moderare il linguaggio quando ti rivolgi a me"
"Modererò il linguaggio quando tu smetterai di fare lo stronzo cioè mai"
"Se stai cercando di farmi incazzare ti avverto che sono a tanto cosi dal farti tornare in Italia e chiamare qui Luca."
"È un chiodo fisso questo Luca. Lo chiami pure quando vai in bagno? Ti aiuta a tirati su i pantaloni?"
"Come hai detto?"
"Stai sempre a parlare di lui, Luca è più bravo, Luca è più veloce, Luca di là, Luca di qua ma vaffanculo questo Luca del cazzo"
"Ora ho capito qual è il problema. Tu sei geloso"
"Io? Geloso di quella specie di tonno che ti sbava dietro appena ti vede? Ma per piacere"
"Sì, e pure tanto a quanto vedo"
"Vai a farti fottere Mario"
"Da chi? Da te?"
"No, non mi piacerebbe"
"Hai ragione neanche a me, ora chiamo Luca forse lui apprezzerebbe molto di più"
"Ora basta mi hai proprio rotto il cazzo"
Si alza. Prende il baglio a mano e scende dall'areo a tutta velocità. È esilarante. Con calma mi alzo anche io e mi dirigo verso l'uscita dell'aeroporto di Berlino, Claudio è lì fuori che aspetta e fuma una sigaretta.
"Volevi farti tutta Berlino a piedi?"
"Mario smettila, non mi devi parlare hai capito? In questo momento sono cosi incazzato con te che potrei spaccarti la valigia in testa"
"Poi sono io quello lunatico"
"STA ZITTO"
"Vogliamo passare tutta la settimana muti come dei pesci"
"No, voglio solo che ora tu ti tappi la bocca"
"E invece io parlo quanto cazzo mi pare oka-"
Non riesco nemmeno a finire la frase che mi sento tirare per il cappotto e subito dopo la morbidezza delle sue labbra avvolge le mie.
Sposta la mano destra sulla mia nuca e spinge forte, cerca l'accesso alla mia bocca con la lingua e io lo lascio fare, non ho la forza di oppormi, sono immobilizzato, il suo sapore è così buono, il suo profumo mi annebbia i sensi, la sua lingua è cosi calda ed esperta, ti prego fermati. Basta.
Si stacca. La sua fronte appoggiata alla mia, i suoi occhi che mi scrutano, il respiro che si infrange sulle mie labbra. Lo sento ovunque.
"Se parli ancora giuro che ti bacio fino a consumarti questa cazzo di bocca"
Si allontana, chiama un taxi e infine mi invita a salire per dirigerci all'hotel.Scusate il ritardo ma sono in piena sessione invernale, spero vi piaccia e grazie per ogni visualizzazione, stellina e commento 🖤 alla prossima!