Pov. MarioScusate ci ho messo un po' ma spero vi piaccia.. grazie per il vostro tempo
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"Risponde la segreteria telefonica di Cla-"
Vaffanculo Claudio se non vuoi più vedermi basta mandarmi un fottutissimo messaggio, non mi taglio di certo le vene se mi dici "ehi ciao è stato bello scopare con te ma è meglio se non ci vediamo più" cristo avrei dovuto capirlo subito, sono un imbecille credevo davvero che con te sarebbe stato diverso, che il modo in cui mi guardavi significasse qualcosa, complimenti Mario, sei un povero ingenuo che non capisce proprio un cazzo delle persone. Vaffanculo Claudio, vaffanculo.*
Sono passati 7 giorni da quel mercoledì, è stata una settimana di merda, a lavoro ero sempre incazzato e di cattivo umore, ho litigato con Valentina e una decina di clienti e tutto a causa Sua.
Sono tornato qui al Seven per 4 sere di fila nella speranza di poterlo rivedere e urlargli addosso tutto il mio odio, ogni sera mi sono immaginato cosa avrei potuto dirgli, finché poi una di quelle sere non mi sono reso conto che la colpa in realtà è stata solo mia, sì, mia e del mio dare tutto me stesso alle persone, mia e della mia incapacità di distinguere tra realtà e illusione, mia e della mia voglia di innamorarmi e di essere amato. Quando riuscirò ad imparare la lezione?
Continuo a sbagliare, l'ho fatto a 16anni quando mi convinsi che sarei riuscito a finire la scuola e laurearmi, a 18 quando ho creduto che i miei genitori avrebbero accettato la mia omosessualità, a 20anni quando pensai che Andrea sarebbe stato l'uomo della mia vita, mi sono sbagliato a 23 quando mi convinsi che qui a Verona avrei potuto dimenticare la vita che facevo a Roma, ho sempre sbagliato ho fatto errori su errori eppure questa volta con te perché non mi sembrava cosi? Perché ogni fibra del mio corpo mi diceva di essere nel giusto? Perché tra le tue braccia sentivo di aver finalmente trovato il mio posto?
Una volta mi dicesti che non eri bravo con le parole ad esprimere quello che provavi, ti sentivi un cuore di ghiaccio, eppure Claudio a questa cosa non ho mai creduto perché con i gesti tu parlavi eccome, io riuscivo a vedere la sincerità nei tuoi occhi quando in quel letto mi guardavi e mi ripetevi che ero bellissimo, vedevo la bontà del tuo cuore nel modo in cui mi toccavi, vedevo la tua gentilezza nel modo in cui mi baciavi la fronte prima di addormentarti, vedevo la tua dolcezza quando ogni mattina mi accarezzavi il ciuffo prima che me ne andassi, ero sicuro che non saresti mai riuscito a fare del male a qualcuno di tua spontanea volontà e odio me stesso perché nonostante tu sia scomparso senza dirmi una parola, nonostante tu non voglia più avere a che fare con me, lo penso ancora, sono ancora convinto che tu Claudio Sona sia l'uomo più buono che abbia mai incontrato.*
La serata procede lentamente, tutto si muove ad un ritmo decelerato, sembra che stanotte il mio turno non debba finire è come se fossi bloccato in un mondo parallelo in cui il tempo non scorre mai.
Mi chiedo se anche questo è per colpa sua. Mi chiedo se avrei pensato le stesse cose se Lui fosse qui ad aspettarmi.
"Mario?"
"Sì?"
"va tutto bene? Mi sembri un po' giù di morale"
"sisi sto bene, non preoccuparti Gianluca, sono solo stanco"
"Allora facciamo una pausa"
"So che sei nuovo qui ma se ora facciamo una pausa devi sapere che ci licenziano"
"Tranquillo, non diciamo niente a mio padre"
"Tuo padre? Alessandro è tuo padre?" "Esattamente. Dai su, andiamo ti offro da bere"
"Non sono sicuro che dovrei.."
"Se vieni prometto che non ti farò licenziare se invece rifiuti non posso garantirti la stessa cosa"
"Molto spiritoso.."
"Dai non farti pregare, sarà solo per una mezz'oretta, cosi ci conosciamo un po' visto che dobbiamo lavorare insieme"
Mi lascio convincere e lo seguo al piano di sopra, ci sediamo su un divanetto e parliamo, in realtà parla solo lui, di me gli dico che provengo da Roma e che mi sono trasferito qui 3 anni fa.
Ammetto che avevo qualche dubbio su Gianluca ma alla fine ho scoperto che è davvero una brava persona, mi ha fatto bene questa conversazione mi sono distratto e per un momento ho pensato che per quella sarei riuscito a scacciare Claudio dalla mia testa, ma ovviamente questa mia convinzione ebbe vita breve perché è proprio in quell'istante che me lo ritrovai davanti e lo sentii pronunciare il mio nome:
"M..Mario"
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