Pov. Mario
*1 mese dopo*
"Ti amo Mario"
É incredibile quanto potere abbiano le parole sull'essere umano, quanto una piccola frase basti per farti sentire la persona più felice sulla terra. Sì, dopo anni finalmente sono di nuovo felice. Lo vedi papà? Dicevi che ero un fallito, che un buono a nulla come me non avrebbe mai trovato qualcuno che lo amasse. Guardami adesso papà, dirigo una delle agenzie giornalistiche più famose d'Italia e sto con una persona che mi ama e mi sopporta nonostante le mie paranoie, i miei difetti e le mie paure. Avrei voluto presentartelo, farti vedere che ce l'ho fatta, che sono caduto centinaia di volte e mi sono fatto male, tanto male, ma alla fine mi sono rialzato e questo anche per merito tuo, sì papà, hai sentito bene, è anche grazie a te se oggi mi sento bene, grazie per avermi picchiato così tante volte da costringermi a scappare da casa, grazie per non avermi amato come ogni figlio meriterebbe, grazie per avermi fatto sentire inappropriato, sbagliato, sporco, grazie perché mi hai dato la forza necessaria per riuscire a dimostrarti che ti sbagliavi, dio, quanto ti sbagliavi. Spero tu sia felice ora, non ti odio, Claudio dice sempre che l'odio è un sentimento che non mi appartiene, che posso illudere me stesso e credere di poter riuscire ad odiare qualcuno ma poi in realtà non ne sono veramente capace, mi conosce bene, sa perfettamente che se tu fossi venuto da me a chiedermi scusa per il male che mi hai causato io ti avrei perdonato e avrei dimenticato. Scusami se non riesco a piangere di fronte alla tua lapide, perdonami se puoi. Riposa in pace papà, forse un giorno ci rivedremo.
*
"Pronto?"
"Mario! Dove cavolo sei è tutta la mattina che ti chiamo!"
"Scusami ho avuto da fare, avevo il telefono spento!"
"Non dirmi bugie, se fosse stato spento nemmeno squillava, tu non mi rispondevi. Sei con qualcuno?"
"Claudio dai ma con chi vuoi che sia?"
"Non lo so, dimmelo tu Mario! Cosa mi stai nascondendo"
"Amò ma non ti nascondo niente, avevo solo delle cose da fare sta mattina, tra 15 minuti sono in ufficio"
"Allora perché non mi dici quali erano queste cose che c'avevi da fare"
"Claudio per favore non fare il paranoico, ti sto dicendo che non ero con nessuno avevo solo bisogno di un po' di tempo per me"
"Questo è un modo per dirmi che ti sto soffocando? Che hai bisogno di spazio?"
"Ma che cavolo vai blaterando?? Perché capisci solo quello che ti pare?"
"Forse sei tu che ti esprimi male, ci hai mai pensato? Non dare sempre la colpa agli altri"
"Basta Claudio non ho proprio voglia di litigare oggi, ci vediamo dopo eh"
"Non provare a riattacc-"
Diventa proprio insopportabile delle volte. È un mese che stiamo insieme eppure ancora non si fida al 100% di me. Entro in ufficio, non faccio in tempo neanche a sedermi che la porta si spalanca e il mio paranoico e adorabile fidanzato fa la sua entrata in scena.
"Mi hai riattaccato il telefono in faccia"
"Buongiorno anche a te"
Mi avvicino per baciarlo. Si scosta.
"Buongiorno un cazzo"
"Ho capito, oggi ti girano"
"No a me non gira proprio niente, sei tu che sei strano, quindi dimmi cosa cazzo ti sta succedendo"
"Hai già pranzato? Mangiamo insieme?"
"Sto parlando con il muro? Hai sentito quello che ti ho chiesto?"
"Ho sentito benissimo, ho solo deciso di ignorare l'inutile domanda, ti ho già spiegato che non ho niente"
"Non ti credo"
"Come ti pare. Mangi con me o vuoi continuare a fare il dodicenne"
"Non solo non ti interessa quello che dico, ora mi dai pure dell'immaturo"
"Perché stai facendo una scenata sul niente"
"Okay."
Mi volta le spalle. È proprio un bambino.
"Ora dove vai?"
"Nel mio ufficio, tu pranza pure con Luca!"
"Va bene. Lui saprà sicuramente come distrarmi"
"Vaffanculo Mario"
Esce sbattendo la porta. Forse ho un po' esagerato però è divertente vederlo impazzire di gelosia per me, mi fa sentire desiderato. Ho voglia di stuzzicarlo ancora di più così decido davvero di pranzare con Luca ma nel mezzo del pasto mi chiama Claudio.
"Non ci posso credere che hai veramente preferito pranzare con quella specie di cretino invece che venire a chiarire le cose con me"
"Me l'hai detto tu di andare"
"Brutto idiota se ti dico di buttarti da un ponte tu lo fai davvero?!"
"Per te farei qualsiasi cosa amore"
"Smettila di prendermi per il culo"
"Non lo faccio, anche perché di solito sei tu che prendi il mio"
"Stronzo"
"Ti amo anche io"
"Vai a cagare"
"Mi manchi pure tu"
".. alza quel culo e vieni qua, hai 10 minuti altrimenti me ne vado a casa"
"Verrei anche a casa tua"
"Non ti aprirei la porta"
"La butterei giù"
"Ti farei arrestare"
"Non permetteresti ad un altro uomo di toccarmi"
"Dove sei?"
"In macchina"
"Tic tac, il tempo sta scadendo"
"Se mi fai fare tutta questa strada in così poco tempo e poi non ti fai trovare lì ti sfondo il culo"
"Sono io che lo sfondo a te ricordi?"
"Tu prova a non farti trovare e stai sicuro che un culo da sfondare non ce l'avrai più"
"4 minuti Mario, sono nel parcheggio sotterraneo"
"Sei una merda"
"Sto raggiungendo la mia macchina"
"Sono qua, dove hai parcheggiato?"
"Indovina"
"Stai scherzando?"
"No."
"Dammi un indizio"
"2 minuti"
Riattacco il telefono e corro, sono stanco ma non mi fermo, voglio vederlo, voglio guardare la sua espressione quando si renderà conto che ce l'ho fatta davvero, che l'ho raggiunto, corro ancora finché finalmente non lo trovo in mezzo al parcheggio dirigersi verso la sua auto.
"CLAUDIO"
Lo urlo. Non so perché lo faccio so solo che appena si volta mi sento al sicuro, sento di aver vinto, ho passato tutta la vita a correre, sono inciampato e mi sono rialzato solo per trovare Claudio, il mio punto d'arrivo, la mia ricompensa.
Ciaoo, ce l'ho fattaa, ho partorito anche questo capitolo, è stata una gravidanza lunga e sofferta tra lavoro e impegni vari ma eccoci qua. Spero vi piaccia e anche questa volta ringrazio chiunque spenderà un po' del suo tempo a leggerlo, se volete ci vediamo nei commenti.
Byeeee alla prossima 💕
ps: (perdonatemi se vedete qualche errore ma l'ho scritto di fretta, quando lo rileggerò vedrò di ricorreggerlo)
