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Pov. Claudio

Sto morendo di sonno, sono le 8:30 di mattina e io sono fuori a congelare mentre aspetto Mario con le chiavi per iniziare queste benedetto primo giorno, doveva essere qui un'ora fa, odia i ritardatari però lui è il primo ad esserlo, che stronzo.
Scommetto che lo fa apposta per farmela pagare, ovvio lui è Mario Serpa non osiamo fargli sprecare il suo prezioso tempo o potrebbe finire il mondo però lasciamo che gli altri poveri comuni mortali muoiano assiderati, vaffanculo Mario Serpa, vaffanculo tu e il tuo essere puntuali, vaffanculo tu e il "dammi del lei, sono il tuo capo" vaffanculo perché quella di 6 anni fa non era "un inconveniente storiella" come l'hai definita tu ma molto di più e lo sai benissimo, sì ho sbagliato a non dirti subito come stavano le cose, ma in quelle tre settimane non ho mai toccato e pensato a nessun altro oltre che a te brutto pezzo di stronzo, la sera stessa l'ho pure mollato Cristian, ti ho aspettato e cercato per un mese, avrò sbagliato i modi ma a te ci tenevo davvero e invece tu non mi ha dato nemmeno la possibilità di rimediare, te ne sei andato senza dirmi una parola quindi VAFFANCULO MARIO SERPA É TUTTA COLPA TUA.
"Buongiorno"
"Oddio, porca troia mi hai spaventato"
Che cazzo ci fa qui? Quando è arrivato? Gesù mi avrà sentito?
"Non è colpa mia se ti spaventi facilmente"
"Beh se appari all'improvviso alle spalle della gente penso sia normale spaventarsi"
"Per un adolescente sì, per un uomo di 30 anni un po' meno"
"D-da quanto sei qui?"
"Sono arrivato ora perché?"
"Niente"
"Volevi sapere se ho sentito quando mi hai mandato a quel paese?"
L'ha sentito. Sono fottuto. Se prima mi odiava adesso mi vorrà vedere la mia lapide.
"M-mi dispiace mi è sfuggito ma è stato solo perché era da un'ora che ti stavo aspettando e stavo morendo di freddo"
"Quindi volevi riscaldarti mandandomi a fanculo?"
"Cosa? No. Ero solo incazzato perché mi hai fatto aspettare fuori, non era mia intenzione offenderti te lo giuro"
Sorride. Adesso che cazzo ha da ridere?
"Rilassati Claudio, non sono arrabbiato"
"No?"
"No, volevo solo metterti un po' in difficoltà, mi piace metterti a disagio, ti agiti tutto e non sai mai da che parte guardare, é esilarante"
"Non è divertente"
"Se vedessi la tua faccia ora mi daresti ragione. Dai entra o diventerai sul serio un ghiacciolo"
"E di chi sarebbe la colpa?"
"Ovviamente tua"
"Cosa? Sei tu che mi hai fatto aspettare un'ora"
"Come tu hai fatto aspettare me ieri"
"Non per mia scelta, era la prima volta che facevo queste strade non sapevo che ci fosse cosi tanto traffico"
"Quanto la fai lunga, mi dispiace va bene? E per farmi perdonare ti offro un café cosi la smetti di lamentarti"
"Non lo voglio il tuo café"
"Bene allora lo andrai a prendere solo per me!"
"Non ci penso proprio"
"Lavori per me ricordi?"
"Lavoro per te, ma non sono la tua segretaria"
"Per un breve periodo lo sarai"
"Scordatelo"
"Sì Claudio, se pensavi che ti avrei permesso subito di scrivere articoli ti sbagli di grosso, per adesso ti occuperai solo del mio café, di farmi le fotocopie, passarmi le telefonate ed organizzare i miei appuntamenti"
"Cosa? Stai scherzando spero."
"Mai stato cosi serio. Se non vuoi sei liberissimo di andartene"
"Ma Cristiano ha detto"
"Non importa cosa ti ha detto Cristiano, sono io che prendo le decisioni e che ti piaccia o no se vuoi lavorare qui devi rispettarle quindi adesso scegli, puoi portami quello che ti ho chiesto oppure puoi tornartene a casa, nel caso optassi la prima ricorda che il café lo gradisco amaro"
Sorride, si volta e sparisce dietro le porte dell'ascensore, dio lo odio.
Vorrei tanto prendere a schiaffi lui e la sua faccia da stronzo per poi afferrargli quel ciuffo e sbatterlo al muro e zittirlo infilandogli la lingua in bocca. ASPETTA COSA? NO. NO. ASSOLUTAMENTE NO.
Come cazzo ti viene in mente di immaginare certe cose Claudio??? Cervello traditore. Credevo che almeno tu fossi dalla mia parte.
Non sei autorizzato ad avere pensieri perversi ne suoi confronti, quello è Satana in persona e non più il Mario che hai conosciuto 6 anni fa.


*

"Ecco il tuo café. C'é qualcos'altro che posso fare?"
Non risponde. Si limita a guardarmi.
"Allora vado"
"Aspetta"
All'improvviso di alza dalla poltrona dietro la scrivania e comincia ad avvicinarsi. Mi guarda. Perché mi fissa? Smettila di guardarmi. Perché il suo sguardo mi mette cosi a disagio? Un altro passo. Oddio basta fermati. Che cosa vuole? Perché non parla? Il suo profumo mi annebbia i sensi. Le sue labbra. Dio vorrei morirci lì dentro. Cazzo. L'ho fatto di nuovo. Maledetto cervello.
Si avvicina ancora ma questa volta indietreggio.
"Hai paura di me Claudio?"
Mi chiede sorridendo per poi mordersi subito dopo il labbro.
Mi prendi per il culo? Che cazzo ti mordi quel labbro? Vaffanculo Mario.
"N-no"
Allunga una mano. Oddio non vorrà mica baciarmi?
"Rilassati e stai fermo, voglio solo toglierti il cartellino esposto dalla camicia"
"Che? C-cartellino?"
Mi porto la mano dietro al collo e mi accorgo di avere il cartellino del prezzo attaccato alla camicia.
Cazzo.
"Faccio da solo. Merda."
"Ti ho già detto che è divertente vederti in imbarazzo"
"Si l'hai fatto, e capisco che lo sia per te ma non é lo stesso per me"
"È solo un cartellino Claudio, é capitato a tutti, non pensarci troppo, piuttosto vieni che ti dico quali saranno i tuoi compiti da svolgere"
Esce dalla stanza e dopo aver staccato il pezzettino di carta lo seguo, mi porta nella stanza accanto, è più piccola e in mezzo ha una scrivania di vetro e due poltrone sulla destra.
"Questa è la tua postazione, il tuo nuovo ufficio, questa é la lista di nomi a cui dovrai rispondere e subito passare a me gli altri invece devi mandarli a Giulia che saprà come occuparsene. Ogni volta che ti chiamo, dovrai venire nel mio ufficio e ogni mattina voglio trovare il café pronto sul tavolo, dovrai occuparti delle fotocopie e di correggere alcuni articoli che ti passerò. In poche parole come ti ho già accennato prima sarai il mio assistente per un paio di settimane e solo dopo che avrò verificato il tuo modo di lavorare deciderò se farti scrivere o meno. Tutto chiaro?"
"Si."
"Hai qualche domanda?"
"Cosa intendi con "un paio di settimane"? Quante esattamente?"
"Questo sarò io a deciderlo e a comunicartelo nel momento opportuno"
"Che risposta del cazzo é?"
"Per ora ti dovrai accontentare"
"In pratica sono il tuo burattino, devo fare tutto quello che vuoi tu senza battere ciglio"
"Io non l'avrei detto proprio in questi termini, ma se la vuoi mettere cosi, allora sì! Altre domande?"
"No."
"Bene allora torno di là, buon lavoro."
Ok Claudio, puoi riuscirci, dopotutto devi solo fare quello che ti dice senza rimetterci la sanità mentale.

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