Aveva potuto indossare la sua felpa preferita con annesso cappuccio, il quale avrebbe nascosto il capello scomposto di prima mattina ed il viso segnato dalla paura dell'incontro. Claudio sarebbe giunto da un momento all'altro, così come promesso, e Mario tremava. L'attesa gli confondeva il cuore ed i pensieri. Odiava Claudio. Lo disprezzava. Aveva ripetuto agli altri ed ancor più a se stesso, di volersene dimenticare, ma il cuore non aveva ceduto e non gli aveva creduto. Il cuore aveva percorso il sentiero del perdono e della riconciliazione, perchè l'amore lo merita. Il treno completò la corsa e si fermò, così come il cuore di Mario.
Claudio si guardò intorno preoccupato e lo vide. A tenerli distanti non sarebbe stata una porta, un muro. Mario aveva guardato oltre, e teneva a bada il passato. Ancora distanti ma il desiderio di sentirsi vicini stuzzicava i sensi, percependone tocchi e brividi. Mario era una stella. Un'esplosione di luce. Accelerò il passo e lo raggiunse festoso. A Claudio non importava sapere cosa stesse provando Mario e cosa potesse frullare nella sua testa. Claudio era semplicemente felice e desiderava abbracciarlo e stringerlo a se per averlo per sempre. Poggiò distrattamente la valigia e la ragione. Lo baciò. Lo baciò sulle labbra inaspettatamente, quasi fosse un'esigenza del corpo. Il battito del cuore giunse alle tempie e le mani che trattenevano il viso di Mario, erano instabili e fredde.
Mario capì d'esser impotente e quel bacio lo sciolse del tutto. Le labbra di Claudio erano calde e morbide. Avvolgenti e grandi. Un contatto che sembrò eterno e che profumava di primavera.
-Te l'avevo detto che mi mancavi.
-Tu... sei matto!
-Andiamo a casa? Insieme?
-Non copiarmi le battute Clà! (sorrise)
-Quasi quasi...
Durante il tragitto non avevano parlato molto, perchè un'unica immagine occupava il pensiero di entrambi: il bacio. Si desideravano follemente ed il più stupido movimento come spostare il ciuffo, picchiettare il ginocchio, mordicchiare il labbro, richiamava l'amore. L'amore che travolge i sensi, che rilassa le membra, che placa il cuore.
Mario aprì la porta di casa ed accese la luce. Si liberò dalla felpa che aveva indossato, per il caldo di Settembre, per l'agitazione del cuore, restando in maglia, e trascinò la valigia di Claudio in camera, così come era solito fare con gli ospiti. Fece per voltarsi ed incontrò gli occhi verdi di Claudio. E capì che bramavano quanto i suoi.
-Clà... mi fai paura!
-Il tuo odore... Invictus? Cosa vuoi dirmi Mario? Sei ritornato?
-Faccio fatica a separarmene semplicemente...
-Fai fatica ad odiarmi Mario, altrimenti non saremmo in questa casa, in questa stanza.
-Clà non stuzzicare...
Claudio scrutò il corpo di Mario e capì di non avere scelta, così gli afferrò i polsi e lo spinse sul letto. Quella vicinanza lo mandò in estasi. Aveva bisogno di Mario a tutti i costi. Gli sfilò la maglia e sbottonò i jeans, abbandonandosi ad un bacio senza tempo a cui Mario non seppe sottrarsi. Fu uno scontro violento ed inarrestabile. Comunicavano i respiri, sempre più intensi. E le labbra sempre più gonfie. Claudio non riuscì a distogliere lo sguardo dal viso coinvolto di Mario e sperava di incontrarli quegli occhi profondi, adesso socchiusi, e quando accadde fu soltanto l'attimo della perdizione. Si appartenevano da sempre, ma credere in questo amore non era scontato per Mario, e fu in quel frangente che staccò le labbra da Claudio e lo allontanò dal suo petto.
-Devi darmi delle spiegazioni Clà. Il passato non si dimentica, ed io so quanto ho sofferto per causa tua. Sei ripiombato nella mia vita e l' hai stravolta ancora... ok... inutile nascondermi dietro un filo d'erba. Lo sanno persino i muri quello che provo. Ma tu, Clà... devo saperlo...
-Perchè devi sempre rovinare tutto? Perchè adesso? Il passato è passato... chiudilo sto capitolo Mario, che palle! Ti ho già detto che ti voglio un gran bene, che non mi sei indifferente, che sei la parte mancante... ti ho inviato un messaggio, ti ho raggiunto fin qui, a casa tua... cos'altro vuoi sapere?
-Di più. Voglio sapere di più. E pretendo di più. Credi possa bastarmi un bacio dei tuoi? O una notte di sesso per convincermi della tua onestà? Devi farne di strada Clà... sto capitolo, chiudilo tu.
E Mario aveva ragione e Claudio lo sapeva. Nessun sorriso adesso lo avrebbe salvato. Il passato incombeva e Claudio tremava.
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-OLTRE- #clario
FanfictionClaudio e Mario, due ragazzi ormai affermati nel mondo dello spettacolo, si erano amati e lasciati morire davvero. Mario spingeva "oltre" per dimenticare. Claudio spingeva "oltre" per ritornare. Si incontrarono e si ritrovarono più forti di prima. "...