-OGGI, TI SPOSO- 26.0

944 87 36
                                    

37° in quel di Verona come non accadeva da anni. Il sole splendeva alto nel cielo ed illuminava di un dorato splendente la città intorno. Brillavano i balconi smaltati di un bianco perla, ed i fiori esplodevano di colore e di vita.

Non era sfuggito alcun particolare agli amici di Claudio e persino le finestre erano state adornate a dovere con ghirlande, cypshophila delicata e piccoli fiocchi di tulle bianco candido.
Tantissima gente ad attenderlo Claudio, nella speranza di un saluto fugace e di un sorriso che parlasse d'amore dal balcone delle grandi emozioni, del grande inizio, del tutto.

Era pronto. Perfetto. Bellissimo Claudio.
Il blu notte del suo vestito impreziosiva ancor più il verde dei suoi occhi, trasparenti, luminosi e grandi abbastanza da contenere lacrime ed emozioni. Si specchiava e rideva.
Ripensò al passato.
Ripensò a Mario, bello, bellissimo, scendere le scale per lui.
Ripensò alla profondità dei suoi occhi.
Ripensò alle sue mani affusolate. Alle prime carezze. Ai primi scambi.
Ripensò alle sue labbra delicate e morbide poggiarsi sulle proprie inaspettatamente.
Ripensò alla scelta, e a quel sorriso da mozzare il fiato.
Ripensò alle prime volte, e alle ultime.  Ripensò al dolore.
Ripensò ai tormenti.
E Ripensò al suo ritorno.
Ripensò al resto.
Ripensò ai miracoli. Ripensò.

Chissà dove e perché, ma il destino aveva scritto e parlato di loro, e nessun ostacolo, nessun dolore, li avrebbe mai separati, perché legati da sempre e per sempre, da un amore incondizionato e puro. E Claudio viveva per Mario, viveva di lui.

Era pronto. Perfetto. Bellissimo.
Respirò a fondo e raggiunse il salotto, atteso dai genitori e dagli amici della vita.
Fu una commozione per tutti.
La madre, esperta in autocontrollo, cedeva alle lacrime. E lo abbracciò. Circumnavigò le spalle possenti di Claudio e lo strinse, lo baciò teneramente il suo bambino ormai cresciuto, a momenti sposo e felice.

-Amore di mamma, sii felice. Io lo sono per te, tanto!
Sono felice perchè condividerai il resto della tua vita con un uomo speciale che ti comprende, che ti protegge, che ti accudisce, che ti ascolta, che ti completa, che ti ama Claudio. Sai bene quanto ho sperato in tutti questi mesi che ritornaste. Ho sempre creduto in voi, nel vostro amore, e sono felice d'aver pregato ogni notte e d'esser stata ascoltata.
Sei in buone mani. Mario è prezioso, è un diamante, abbi cura della sua persona, e non dimenticare mai ciò che siete stati, ciò che siete e credi in ciò che sarete. Ti amo figlio mio!

Le parole della madre raggiunsero il cuore di Claudio e lo sciolsero del tutto, e fu un pianto liberatorio e pieno d'amore a coinvolgere entrambi. E durò a lungo l'abbraccio materno, come in grembo, adesso fra le braccia vissute di una mamma commossa e felice.

Era giunto il momento. Era giunta l'ora.
Come da tradizione, uscì di casa e scese le scale, ornate da fiori e nastri bianchi, con i genitori a fianco, e lo sostenevano con sorrisi e sguardi complici, con carezze e pacche sulla spalla.
Claudio non era solo e non lo era mai stato. Claudio era amato. Claudio era felice.
Claudio capì che non sarebbe stato un giorno qualsiasi, ma il più bello della sua vita, ed era pronto a viverlo.

***

-Amò che ore sono?

-Mariooo, è la decima volta che me lo chiedi! Sta sereno per carità divina!

-Valentì, te vorrei vedè ar posto mio. So già dieci minuti de ritardo, posso pensare male?Eh...

-Eddai, ma come puoi pensare male oggi? Mo pensi che te molla?! Proprio oggi?! Ma va...

-Valentì, c'ho l'ansia.

-Mario non hai motivo. Non hai motivo di pensare male, e lo sai anche tu. Adesso respira profondamente e sorridi. Non è un funerale cazzo. È il giorno del tuo matrimonio, ricordi? Pensa a Claudio, in smoking, bello come il sole...

-Sì. Un bel pezzo di manzo, come sempre!

Smoking nero, ciuffo pettinato e composto, cuore palpitante, labbra massacrate da continui e piccoli morsi, occhi lucidi e mani vivaci balzare da un posto all'altro per inadeguatezza e ansia, brevi passeggiate e scie di profumo invadere la sala del Comune. Mario era questo ed altro.
Gli invitati occupavano già la grande sala, e nell'attesa parlavano, ridevano, lo guardavano e si meravigliavano per il portamento elegante, e la bellezza orientale. La snervante attesa marcava i tratti del viso, irrigidiva i muscoli, eppure Mario splendeva di luce propria, difficile non accorgersene. Difficile per gli altri, difficile persino per Claudio che appena varcato l'ingresso, fra tanti volti, scorse il suo. Fu così che perse il battito e la salivazione, perchè bello da morire. 

-Oddio... mai stato così teso! Guardalo Mamma (sorrideva), è bellissimo! 

Avanzavano imbarazzati adesso, accompagnati dai familiari e sorridevano forte. Una carezza delicata come petali di rose sul volto di Claudio, ed un bacio pieno come l'amore dentro, sulla guancia di Mario. Il silenzio intorno ed una sola voce pronunciare i loro nomi: Claudio e Mario, oggi chiedono il matrimonio.
Paolo poggiò in seguito le fedi sul tavolo, legate anch'esse da un filo rosso, così come la loro vita, ed una volta sciolto il nodo, si scambiarono vicendevolmente le promesse d'amore. 

-Non sono mai stato capace, o comunque bravo ad esprimere ciò che provo, ma questo momento vale molto di più, più di ogni altra cosa al mondo, ed esprime tutto ciò che sento da mesi, anni, per te. Oggi, ti sposo Mario Serpa, e prometto d'esserti vicino e fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita. E... non l'ho scordato, prometto di ridere per te. Prometto di ridere dei nostri giorni con te. Ti amo. 

-Non ho mai smesso di amarti, nè mai ho dubitato del mio amore per te. Sei la mia metà, il mio respiro, la mia forza, la mia parte migliore, il mio grande orgoglio, il mio tutto. E' il mio giorno speciale, il più bello della mia vita, e ti ringrazio per esserci, per avermi scelto ancora una volta. Oggi, ti sposo e prometto di guardarti Claudio Sona, e mai smetterò di farlo. Ti amo, tantissimo, e sarò tuo sposo, compagno, amico, fratello, marito sempre e per sempre. 

Un fragoroso applauso durato minuti, il sigillo di un bacio, ed un filo rosso annodato e cortissimo, ancora oggi e per sempre, oltre tutto e tutti, Claudio e Mario.  

***

Fine.

***

Grazie a voi per aver scelto di concludere il mio racconto, che spero possa avervi lasciato, il sapore della speranza e la bellezza dell'amore vero. 

E' stata un'esperienza bellissima che mi auguro di ripetere, anche insieme a voi se lo vorrete. 

Vi abbraccio. 

MiRiKo14

-OLTRE-  #clarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora