-MALE D'AMORE-14.0

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Erano trascorsi giorni e Mario era restato perchè le mura di quella casa profumavano di libertà. Perchè i colori tenui e gli odori inspirati al suo interno, bastavano. Perchè il suo corpo ed il suo cuore non avrebbero più sofferto le stagioni fredde. Claudio era un sole costante. Il calore. La luce. Claudio era una primavera tiepida ed un sottile vento percepito appena. Claudio era il risveglio dei sensi. La rinascita. Avevano sigillato il loro amore all'interno di un box doccia, avevano dormito attorcigliando gli arti per la paura di perdersi. Si erano annusati profondamente e le loro narici faticavano ormai a riconoscere gli odori del mondo. Si erano toccati e palpati con ardore per la consapevolezza del reale. Del sogno avverato. Si amavano e non c'era timore. Accadeva ed era meraviglioso. 

Ottobre ormai alle porte inaugurava un nuovo capitolo di vita. La naturalezza e la semplicità di certi gesti dichiaravano il vero e quanto amore vibrasse nell'aria. Mario dormiva ed inconsciamente aggrottava le sopracciglia, presagio di un brutto incubo. Claudio lo fissava e cominciò a sfiorargli delicatamente il profilo sperando di distrarlo e di interromperle quelle immagini tristi nella sua mente. I tocchi di Claudio non lo svegliarono, ma riuscirono chissà come a rilassargli il volto, adesso beato ed abbandonato. Si rasserenò, ed essendo ancora mattino presto, tentò di riaddormentarsi, ma furono tentativi vani, perchè i suoi occhi desideravano guardarsi intorno e la sua mente vagava inafferrabile. Improvvisamente un angolo della stanza si schiarì e scrutò curioso. Un'apparizione? Un'allucinazione? Il cellulare di Mario dava semplicemente segni di vita. Lo prese e lo poggiò sul comodino ma non potè fare a meno di sbirciare il display e di leggere alcune notifiche appena apparse. Valentina, un'amica molto intima di Mario, aveva inviato più messaggi su whatsapp e continuava a farlo. 

Non sarà mica successo qualcosa? 

Preoccupato abbassò la tendina dell'app e lesse gli incipit dei messaggi. Claudio capì di dover insistere e di invadere la privacy del suo uomo, per proteggerlo. Per proteggerli.

-Sai di essere folle? Immagino di sì. Nasconderti per cosa? Da me? Non ti capisco. Dimentichi tra l'altro di essere ormai un personaggio pubblico. Instagram è pieno zeppo di te e Claudio a Verona in un locale all'aperto. Ti lascio immaginare il caos adesso, e lo schifo della gente. Ma perchè Mà? Che ti ha fatto? Che ti ha detto Mr. Simpatia? Ti sei fatto incartare per l'ennesima volta! Ma porca miseria dico io, sopratutto dopo U&D, ti farebbero persino i cani, perchè Sona? Sei di nuovo sotto i riflettori. Siete anzi, ma di lui non mi importa. Torna Mario. Verona non è mai stata casa ricordalo! 

Mario agiva ad insaputa del mondo. Claudio restò incredulo dinanzi il cellulare, sforzandosi di capire e di attutire la delusione e la rabbia.

Mario Serpa, per quale cazzo di motivo? Perchè mi nascondi? Vergogna? Paura? Perchè cazzo? 

Rilesse il messaggio troppe volte e troppe volte gli si spezzò il cuore, ma come crederlo un bastardo? Come non comprenderlo? Ed in fondo Valentina aveva ragione. In seguito alle rivelazioni di Juan, Claudio non aveva condotto una vita felice, ne i suoi cari ne Mario, parte lesa. Il caos aveva inghiottito entrambi. Erano stati avvistati al Cangrande, abbracciati ed ignari del mondo. Messaggi direct, tags, foto, commenti. I commenti raggelavano il sangue per la cattiveria, e Claudio non si era reso conto in quei giorni di tanto trambusto per un amore vero. Sarebbe successo di nuovo, e Mario avrebbe sofferto per il mondo contro, come permetterlo? Lo amava davvero, ed era fiero di se per averlo finalmente ammesso senza timori, perchè l'amore vero è meraviglioso, e Rosita non si sbagliava di certo. Lo amava davvero ma desiderava una vita semplice che non procurasse angosce, ansia e timori. Mario avrebbe sofferto per il parere della gente ed ancor più per il parere contrariato della famiglia e degli amici. Lo amava davvero ed al punto di fargli ancora male. Un male d'amore. Strinse i pugni e trattenne il dolore troppo grande per un pensiero così infelice. Guardò Mario assopito ed una lacrima scese giù.

-OLTRE-  #clarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora