Capitolo 11

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Corsi immediatamente verso la brandina dove c'era quello che sembrava proprio essere il corpo di mio fratello. Lo guardai per qualche secondo. I capelli di un biondo rossastro erano sparsi sul cuscino con alcune ciocche che gli cadevano sul viso. Le sue braccia erano sempre state un po' troppo lunghe ed ora che erano distese accanto al suo corpo era ancora più evidente. Era pallido e freddo quando gli toccai il viso ma non aveva ferite evidenti e il suo volto era rilassato come se stesse dormendo e soprattutto il suo petto si alzava ,lentamente, molto lentamente ma si alzava e abbassava. Era vivo!

"E' vivo" dissi senza staccare gli occhi dal suo viso

"si" Ayman era rimasto dietro di me accanto alla porta che aveva lasciato aperta. Ma in quel momento non me ne fregava niente di lui mio fratello era ancora vivo era difronte a me sano e salvo una goccia cadde sulla sua fronte io la guardai e gliela asciugai con il pollice gli spostai i capelli dalla fronte. Altre lacrime mi scorrevano sul viso, caddi in ginocchio ed abbracciai mio fratello il tessuto della blusa che indossava era ruvido al tatto ma leggero tanto che credetti di poterlo rompere stringendolo nei miei pugni. Poggiai la mia testa sulla sua spalla, mi dovevo calmare non potevo continuare a piangere, dovevo trovare un modo di tirarci fuori da questa situazione. Mi calmai e feci un respiro profondo prima di parlare.

"Spiega" dissi solo

"bhe... da cosa dovrei cominciare?"

"Prova a cominciare dal perché il fratello che avevo visto morto, e poi bruciare in un camion saltato in aria, adesso è qui e sembra perfettamente sano" risposi subito io con la voce più seccata che potevo fare.

"OK allora"espirò rumorosamente prima di cominciare a parlare
" avrai sicuramente notato che la mia famiglia non può essere considerata una famiglia convenzionale "
Pensai ai lampi che fuoriuscivano dalle mani di Ayda alla strana e disgustosa pratica che Faith sostiene di praticare, sebbene impossibile, di essersi unito diciamo con tutte le sue figlie per generazioni e generazioni.
" si, ci ho fatto caso "gli risposi senza staccare gli occhi dal volto addormentato di mio fratello e senza smettere di accarezzargli i capelli.
" e ricorderai quelli che mia sorella ha fatto stamattina "
" si"
"bene  vedi quella non è l'unica cosa che riesce a fare" mi alzai in piedi e mi girai verso di lui.
"ah, e precisamente cosa stava facendo?Tentava di trasformarsi in elettro?" stavo alzando di nuovo la voce e non mi andava di perderla quindi tentai di calmarmi.
"Stava rigenerando la barriera"
"la barriera?"
"quella cupola trasparente che hai visto ieri fuori dalla città" ieri sembra già passata un eternità.Feci un cenno con il capo.
"mia sorella ha dei poteri immensi e può fare qualsiasi cosa nostro padre desideri"
"anche riportare in Vita i morti immagino?" dissi io,  non trattenendo molto bene una risata ironica . Iniziai a camminare in tondo e a passarmi le mani convulsamente fra i capelli. Ayman fece un passo verso di me allungano le braccia come se volesse toccarmi una spalla; come si fa per tranquillizzare le persone che stanno avendo una crisi di nervi esattamente come me. Ma io non mi feci toccare. Le mani che mi stavo passando fra i capelli rimasero posate sulla nuca   mantenendoli dietro la testa. Indietreggiai non appena lo vidi avvicinarsi. Lui si ferma, abbassó lo sguardo e lasció cadere le braccia.
"Quindi stai dicendo che è morto e che tua sorella lo ha riportato in vita?"
"No"
"allora cosa! Cazzo spiegati" stavo di nuovo urlando
"qualche settimana fa lo abbiamo rapito, lo abbiamo portato qui e mia sorella lo ha fatto dormire. Poi abbiamo preso il cadavere di un contadino simile a lui nell'aspetto, mia sorella lo ha riportato in vita dandogli l'aspetto di tuo fratello. Funziona solo per pochi giorni. Quindi lo abbiamo riportato nel suo paese e tre giorni dopo abbiamo preso te" Man mano che andava avanti con il discorso la sua voce si faceva più sottile. Ma quando aveva finito di parlare alzó lo sguardo e mi fissò. Io ricambiai lo sguardo, ma avevo voglia di vomitare e di piangere. Rimanemmo così per qualche secondo poi mi girai di scatto, mi inginocchiai per tornare ad accarezzare i capelli di mio fratello guardavo le sue palpebre che si muovevano probabilmente stava facendo un incubo.
"Posso rimanere sola con lui"
"ti aspetto fuori"

Un Ombra Ai Confini Del SoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora