Capitolo 21

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Erano passati due giorni da quando riuscì a fare la barriera. Era arrivato il giorno del matrimonio. Mi trovavo su un piedistallo circondata da d'arte che mi aggiustavano il vestito. Sembravo un enorme meringa. I miei movimenti erano infatti impediti da una lunga gonna costituita da un centinaio di strati di tulle almeno . Questa era sormontata da un corsetto di pizzo carico di gemme che riflettevano la luce del sole  che entrava dall'unica ampia finestra della stanza addetta a sartoria. I miei capelli erano stati acconciati in una complicata acconciatura alta carica di treccine e decorata con numerose gemme simili a quelle che si trovavano sul vestito . Due ciocche mi cadevano al lato del volto ma non era molto realistico dato che i capelli erano talmente tirati all'indietro da darmi la sensazione che la mia faccia fosse sul punto di staccarsi dal teschio.
"È davvero bellissima" la voce della vecchia sarta emerse dalle mie spalle.Io non le risposi e mi guardai ancora allo specchio una lacrima solitaria e incontrollata scese sulla mia guancia. Mi affrettai ad asciugarla quando qualcuno bussò alla porta.
"Avanti" sperai che la mia voce non apparisse tanto tremante alle orecchie degli altri quanto lo sembrava a me.
La porta si aprì ed Ayman entrò nella stanza. Una divisa militare costituita da una giacca e un pantalone nero e una camicia blu aveva un numero incredibile di medaglie  ed una fascia nera sul braccio destro ed una dorata sul sinistro. Al fianco aveva una bellissima spada  l'impugnatura era un aquila con le ali spalancate e gli occhi di smeraldo. Si era finalmente rasato e non aveva quella bruttissima barbetta da adolescente sulle guance. I capelli rossi erano raccolti in un tupè alto con  un fermaglio a tre punte infilato dentro. Poche ciocche gli sfuggivano e gli cadevano sulla fronte ma non lo facevano sembrare spettinato anzi accentuavano i suoi zigomi alti e i suoi grandi occhi lievemente a mandorla.
"È pronta ?" Chiese alla sarta come se non fossi qui . Come se fossi un pacco da andare a ritirare.
"Si" rispose lei
"Bene allora vieni ti porto da tuo fratello" Mio fratello! Non vedevo Aldo dal tentativo di fuga . Nonostante le domande non riuscì ad ottenere nessuna informazione su di lui sulle sue condizioni di salute . Scesi velocemente dal piedistallo e mantenendomi la gonna lo seguì nel corridoio. Il percorso fu lungo salimmo diverse rampe di scale finché non ci trovammo in un salottino. Nel salottino c'era Aldo. Era  un po' più magro del solito ma era impiedi stava bene era persino rasato e  pettinato indossava anche lui un vestito elegante. Gli corsi in contro e lo abbracciai.Lui barcollò . Da vicino si notano le occhiaie e le borse sotto a gli occhi .
"Sono così contento che stai bene. Credevo che non ti avrei mai più rivista . Credevo che ti avessero uccisa ." Mi strinse forte a lui.
"Sto bene . Anche io ho avuto molta paura per te " Si staccò da me e mi squadrò
"Sai spiegarmi che sta succedendo. Un minuto prima ero in piazza poi quel tipo " indicò Ayman che era rimasto in un angolo a guardare la scena stando appoggiato ad una parete con le braccia incrociate.
"Mi colpisce alla testa e mi risveglio nel caos più totale . Credo che un tizio abbia ucciso una ragazza incinta . Mi portano in una stanza controllato costantemente da delle guardie senza dirmi nulla e l'ultima immagine che ho di te sei tu che svieni. Cosa vogliono?  Un riscatto? Non mi sembrano persone che hanno bisogno di soldi?..." Poi finalmente nota come ero conciata .
"... Perché sei vestita da sposa ?"
"Aldo...sono successe molte cose nell'ultimo mese"
"Mese?" Esclamò lasciandosi pesantemente cadere su una poltrona.
"Mi sono sembrati pochi giorni"
"Sei stato in coma per circa tre settimane" sgranò gli occhi sorpreso
"Tre settimane? Wow " si alzò dalla poltrona e si avvicinò a me mettendomi le mani sulle spalle .
"Sorellina che sta succedendo?" Sospirai e lanciai uno sguardo ad Ayman. Era completamente indifferente a quello che stava succedendo. Feci ad Aldo un breve riassunto di tutto quello che era  successo nell'ultimo mese . Quando finii mi lasciai cadere sulla stessa poltrona in cui prima era stato seduto mio fratello.
"Quindi in pratica se non fai quello che ti dice mi ucciderá?"
"Si. Quindi oggi devo sposarlo"mi passai una mano sulla faccia esasperata. Mio fratello stava bene e diceva continuare a stare bene . Non si merita tutto il male che gli hanno fatto a causa mia.
"Beh sinceramente poteva andarti peggio stai per sposare un re , ciò vuol dire che sarai una regina ,e poi hai dei poteri magici il che è grandioso"
"Non è affatto grandioso sto per sposare un uomo viscido che non amo con il solo obbiettivo di dargli dei figli e per avere questi poteri due  meravigliose ragazze di cui una incinta sono morte ." Vidi Ayman agitarsi ai margini del mio campo visivo .Chissà come lo aveva fatto sentire ascoltare la storia dal mio punto di vista , spero mi fosse grato del fatto che non ho parlato del bacio con mio fratello probabilmente lo avrebbe fatto stare ancora peggio ,non che mi importasse come si sentisse lui , era un ragazzo senza spina dorsale che non sapeva opporsi alla volontà del padre fino al punto di far morire sua sorella. Lo sguardo di Aldo si fece ancora più cupo . Si avvicinò  si inginocchiò accanto a me e mi accarezzò la gamba.
"Tu dagli dei figli il prima possibile e poi ci lascerà liberi vedrai" no non credo che saró mai libera oramai. L'unica cosa che potrà liberarmi sarà la morte .
"Si Aldo. Certo" gli accarezzai una guancia per rassicurarlo. Leggevo la colpa nei suoi occhi . Lui sapeva che non potevo ribellarmi perché sennò lo avrebbero ucciso. Non potevo certo dirgli che avevo perso la libertà per sempre . Una lacrima calda mi cadde dall'occhio non l'asciugai e la lasciai proseguire il percorso fino a bagnare la gonna. Qualcuno bussò alla porta 
"Signore è ora ." Una guardia fece capolino dalla porta e si inchinò di fronte ad Ayman
"È tutto pronto ?"
"Si signore"
"Allora Sophie andiamo è arrivato il momento di sposarti "poi si rivolse alla guardia .
" Gasset d'ora in poi tu e Ortega sarete le guardie di Aldo fate in modo che non scappi non si ribelli e non si faccia venire strane idee . Fatelo assistere al matrimonio e alla cerimonia "
" Si signore "  mi alzai abbracciai mio fratello e seguii Ayman . Camminammo per il corridoio fino a quando lui non mi afferrò per un braccio e mi trascinò in una stanza  buia . Era una camera da letto più o meno uguale alla  mia . Non quella in cui stavo in quel momento,la camera di Ayda , quella mia di prima della fuga. Strappai via il mio braccio dalla presa di Ayman.
"Cosa c'è ?Non dovevo andare a sposarmi con tuo padre? Non c'è tipo una grande cerimonia o qualcosa del genere?"risi
"Vuole passare direttamente alla parte in cui gli devo dare dei figli ? Mi devo spogliare?" Avevo iniziato ad urlare e piangere a sfogare tutto quello che avevo trattenuto di fronte a mio fratello. Iniziai a tirarmi i lacci del corsetto di quello stupido vestito.
"Sophie smettila"
"No . Mi devo far trovare pronta per essere fecondata. No?" Continuai a tirare i lacci di quello stupido vestito con le lacrime che mi scendevano a goccioloni . Ayman mi afferrò le braccia.
"Smettila"
"No , lasciami" mi dimenai tentando di liberarmi dalle sue mani . Ma come quando tentai di fuggire da lui nel deserto era troppo forte. Mi girò in modo da potermi guardare negli occhi.
"Calmati" la sua voce era calda e avvolgente e funzionò smisi di agitarmi e singhiozzare mi liberò le mani dai lacci del vestito e mi posò le grandi mani calde sulle guance asciugandomi le lacrime con i pollici. Alzai lo sguardo verso il suo e vidi il riflesso del mio volto sconvolto nei suoi occhi castani .
"Non voglio sposarlo Ayman" lui continuò a guardarmi negli occhi e notai che anche i suoi erano tristi e stanchi come i miei . In quel momento assomigliava ad Ayda come mai prima d'ora .
"Purtroppo per ora non hai scelta. Ma farò tutto quanto in mio potere per darti un futuro in cui potrai decidere liberamente della tua vita. Hai ragione non ho protetto mia sorella da mio padre ma posso provare a proteggere te. Per ora accontentalo ."
"Quindi devo sposarlo" sussurrai abbassando il volto e distogliendo lo sguardo dal suo. Lui mi mise due dita sotto al mento dirigendo il mio sguardo di nuovo verso il suo.
"Solo per poco . Nemmeno immagini  quanto mi disgusta l'idea di te con mio padre "fece una risatina e si passò una mano sui capelli scompigliando ancora un po' la sua pettinatura .
"Cosa è cambiato? Non eri convinto che tutto quello che tuo padre fa lo fa per il bene della sua gente?"
"Ho realizzato che mio padre fa tutto per se stesso . Ha ucciso mia sorella mia madre e tutte le sue figlie solo per se stesso. E ho realizzato che non voglio questo futuro anche per te"
"Grazie" mi avvicinai a lui e gli accarezzai una guancia liscia appena rasata .
"Grazie mille" in quel momento eravamo davvero molto vicini tanto da poter sentire il suo respiro su di me .Mi morsi le labbra per l'imbarazzo e lui le guardò ed io guardai le sue eravamo così vicini che in pochi secondi ci scontrammo. Fu un bacio breve e dolce non lungo e bruciante come quello dell'altra volta. Gli accarezzai il volto e lui mi strinse a sè ma ci staccammo subito e ci guardammo negli occhi . Lui fu il primo a distogliere lo sguardo e  si schiarì la voce per interrompere quel silenzio che si era venuto a formare .
"Bene quindi..."mi asciugai le lacrime "... Credo di non essere più presentabile "lui si rese conto del vestito troppo largo che scendeva da un lato e osservo la porzione di pelle scoperta .
"Oh sì certo . Girato te lo aggiusto"
"Si" mi girai. Improvvisamente era calato un silenzio imbarazzante mentre lui mi aggiustava il vestito con mani un po' troppo abili per un ragazzo.
"Rivestire le ragazza è una cosa che fai spesso? "
"Non vuoi una risposta a questa domanda." Incredibile stavamo scherzando insieme dopo esserci baciati e mentre mi allacciava il vestito che avrei indossato al mio  matrimonio con suo padre. La cosa era piuttosto assurda.
"Fatto!" Fece un fiocco e mi fece girare .
"Come sto?"alzai l'orrenda gonna pomposa
"Sei bellissima" ed ecco di nuovo arrivare l'imbarazzo.Abbassai lo sguardo e mi sentii il volto caldo .il che era strano non sono proprio il tipo di ragazza che arrossisce davanti ad un complimento.
"Grazie"Ayman scacciò via l'imbarazzo ed assunse nuovamente quel tono serio che aveva davanti a tutti
"Ora dobbiamo proprio andare seguimi." Uscimmo dalla stanza proseguimmo nel corridoio fino a che non ci trovammo di fronte ad una grossa porta decorata. Ayman l'aprì e ci trovammo in una sala da ballo con molti tavoli apparecchiato da un lato aveva il pavimento di marmo rosa le pareti con numerosi affreschi che sembravano tutti rappresentate Faith in diversi momenti. Quell'uomo è davvero un narcisista. Dal soffitto, decorato con un affresco che rappresentava sempre Faith con una donna che gli assomigliava moltissimo nella stessa scena che era rappresentata sulle porte della città, pendeva un grosso lampadario.
"Quella è Feranethe la sorella di mio padre da cui prende il nome la città. Anche lei era una portatrice come te."
"Bene bene sei arrivata finalmente" Faith emerse dal  gruppo di persone ben vestite che si trovavano già nella stanza con nella mano carica di anelli un bicchiere di vino. Fra le persone potei riconoscere lo sguardo odioso di Lathifa e  il maestro Molindor .
"Temevo che mi avresti abbandonato piccola.Ma non lo faresti mai vero?"mi mise una mano sotto il mento come aveva fatto prima Ayman ma non c'era dolcezza nel suo gesto.
"Certo che no mio signore" risposi affondando il mio sguardo nei suoi occhi dorati  . Lui lascio il mio mento e rise fragorosamente.
"Bene bene vedo che l'incontro con il fratellino ti ha fatto cambiare idea. A proposito . Ortega Gasset fatelo entrare . " Le porte alle mie spalle si aprirono facendo entrare due guardie e mio fratello con le mani ammanettate dietro la schiena. Lui mi fece un sorriso rassicurante . Andava tutto bene . Guardai Ayman lui aveva un piano e non so perché , forse per disperazione, mi fidavo di lui.
"Andiamo piccola ti presento i nostri ospiti" Faith mi pose una mano alla base della schiena e mi guidò verso le persone nella stanza.
"Già conosci Molindor e  Lathifa ovviamente , é stata lei a scegliere il tuo vestito" ora mi spiego come mai sembravo una meringa. Lei invece come al solito era bellissima  indossava un bellissimo vestito verde e dorato  che  fasciava benissimo il suo corpo e che si abbinava  perfettamente ai suoi occhi e alla sua gemma che portava sulla fronte con una coroncina dorata . Molindor invece era vestito come al solito. Accanto a lui c'era un uomo davvero molto vecchio con un volto fa rospo pieno di rughe indossava una tunica blu con decorazioni complicate che sembravano quasi delle scritte in arabo ed un alto cappello sempre blu ed oro era come un lungo cilindro senza la parte larga alla base . Faith gli si avvicinò e gli diede una forte manata sulla schiena.
"Questo vecchio rospo e il grande maestro della verità Amin il capo dei maestri della verità.Sara lui a celebrare il nostro matrimonio." Il vecchio non fece una piega per la manata e mi sorrise con i suoi denti bianchi nonostante l'età. Faith mi guidò poi verso un numero incredibile di nobili grassocci con le loro mogli dai capelli e vestiti curati che mi sorridevano e mi facevano  tutte più o meno gli stessi complimenti. Poi c'erano un gruppo di 5 ometti tutti delegati del re in città periferiche. Le presentazioni proseguirono fino al suono di delle campane seguite da delle urla di persone . Tutti urlavano il mio nome chiamandomi e regina e Faith.  Delle serve aprirono le grandi porte finestre che davano su un grande terrazzo. Amin il grande maestro uscì e si affacciò al terrazzo fu seguito da Molindor e dai nobili e dignitari che su posizionarono in piedi contro il muro . Da un lato vi era un coro di bambini vestiti di bianco  che facevano gli effetti sonori ad Amin che raccontava delle due anime buone della distruzione e della creazione e di come esse ci guidassero attraverso Faith e le sue figlie ed ora attraverso me la nuove regina . E di come quest'unione gioiosa e necessaria avrebbe portato al benessere dello stato e del mondo . Perché devono essere unite per l'equilibrio . A quel punto il coro di bambini intono un canto che accompagnò l'arrivo mio e di Faith . La cerimonia fu breve il grande maestro ci legò un nastro rosso intorno ai polsi  dichiarandoci così uniti fino alla morte. Il matrimonio  continuò così all' interno con balli e numerose portate . Fino a che Faith non interruppe tutto  prendendomi la mano e facendomi alzare. Io che avevo vissuto tutto fino a quel momento in voluto stato di trans mi risvegliai.
"È arrivato il momento dell'inconorazione della mia regina dopo la quale lei rinnoverà la barriera quindi se volete seguirmi nella sala della barriera. Li Faith mi fece inginocchiare mi posò una spada sulle spalle .
" Con questo gesto ti nomino mia regina consorte  "mi posò una corona d'argento decorata con perle bianche sul capo. Mi fece alzare e girare verso gli ospiti che si inchinarono.
"Ora vai al centro e rinnova la barriera" mi incamminai verso il centro della grande sala  alzai le braccia al cielo e chiusi gli occhi . Mi concentrai e come in tutte le esercitazioni vidi la luce della fiamma e la seguii. Entrai dentro di lei ed una grossa scarica di energia violetta mi uscì dalle mani e andò verso la barriera . Quando aprii gli occhi vidi che questa aveva cambiato colore ora era viola. Avevo rinnovato la barriera. Mi sentii cadere e Faith mi prese al volo mi girava la testa non avevo mai rilasciato così tanto.
"Ora se permettete io e la mia regina abbiamo qualcosa da fare " faith mi portò via fra i fischi e le invocazioni degli ospiti.Faith mi portò in braccio fino a una stanza lì mi lasciò cadere su una superficie morbida penso il suo letto . Mi girò di spalle e iniziò a slacciarmi il vestito mi spogliò  poi si spogliò a sua volta  e mi penetrò. Continuò per diversi minuti prima che io svenissi . Io non sentivo nulla vedevo doppio e tutto sfumato per le lacrime sperai solo che finisse presto.



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