Capitolo 16

11 0 0
                                    

Quella mattina mi svegliai per il rumore dei colpi sulla porta. Sono tre giorni che vado a letto praticamente all'alba. Io ,Ayda e Saphira ci vediamo tutte le notti per revisionare il piano di fuga. Saphira ci ha portato le mappe dei tunnel segreti nelle mura il giorno dopo il primo incontro nella vecchia serra. Ha rischiato molto per rubarli . A quanto pare esiste un perfido capo delle schiave, il suo nome è Layane e conserva tutte quelle mappe nel suo studio. Io non ho mai visto questa Layane nelle quasi tre settimane di permanenza in questo posto, ma a quanto dice Saphira è tanto bella quanto crudele ,e pare che sia molto bella. Pare anche però che non si veda molto in giro ,perché passa la maggior parte del tempo nelle stanze di Faith. Insomma è l'amante del bastardo. Il piano era quasi pronto è molto presto avremmo potuto metterlo in pratica. C'era solo una falla . Una falla che non avevo ancora avuto il coraggio di esporre. Le botte contro la porta continuavano imperterrite. Qualcuno era proprio deciso a disturbare il mio sonno. Saphira finalmente andò ad aprire

"La signorina sta dormendo" sentì dei passi dirigersi all'interno e Saphira fare un verso di sorpresa e le coperte che mi si toglievano di dosso.

"Si svegli cara, sta per arrivare la sarta, deve prendere le misure per il vestito" mi alzai di colpo. Davanti mi ritrovai una bellissima giovane donna dai capelli scuri e mossi acconciati all'indietro e gli occhi azzurri che mi sorrideva ma che allo stesso tempo mi uccideva con il suo sguardo di ghiaccio. Potei percepire l'odio dal tono della sua voce.

"tu chi sei?" Continuai a guardare quella bellissima donna in quegli occhi felini ,che a loro volta mi guardavano come potrebbero guardare gli occhi di un leone un antilope prima di attaccarla e sbranarla. Sperai che il mio non fosse da meno. Saphira comparve al lato del mio campo visivo

"signorina Sophie questa è la signora Layane"

"piacere" disse lei allontanandosi dal mio letto e dandomi lo spazio per alzarmi

"Faith mi ha mandata a chiamarti. La sarta sarà qui a momenti. Quindi Saphira fa in modo che sia pronta in tempo"

"si signora" e poi uscì dalla stanza facendo svolazzare il suo vestito blu.

"ah. Quindi quella è l'amante di Faith?" chiesi appena la porta si chiuse alle sue spalle

"si"

"E' una mia impressione o non le sono molto simpatica?" chiesi mentre la ragazza mi aiutava a spogliarmi da quell'orribile camicia da notte minuscola in cui sono costretta a dormire.

"non se la prenda a lei non sta simpatico nessuno" risi

"d'altronde è l'amante del re. Il fatto che sta per sposarsi con te non deve giovarle molto"

"bhe può tenerselo" stavolta fu il suo turno di ridere. Finii di vestirmi . Poi Saphira mi guidò verso una stanza abbastanza piccola rispetto allo standard di questo posto. Al centro c'era un piccolo palchetto rotondo. Accanto una vecchia signora con un metro al collo mi sorrise.

"spogliati e sali qui sopra" mi ordinò indicando il palchetto. Io obbedii. Passai tutta la mattinata a farmi manovrare da quella donna come fossi una bambola . Queste misure mi fecero realizzare quanto il matrimonio fosse vicino. Quanto poco tempo avessimo per mettere a punto il piano. A pranzo chiesi di nascosto ad Ayda di incontrarci subito nella serra. Dovevo assolutamente parlarle. Quando un ora dopo entrai nella serra lei era già seduta al tavolo delle mappe.

"Ayda devo chiederti scusa"

"perché?" mi chiese ovviamente confusa

"Non ti ho detto una cosa e non so perché l'ho fatto. Forse mi sembrava davvero troppo da chiedere"

"Mi stai preoccupando Sophie" si alzò e si avvicinò io inspirai

"io ti ho chiesto di fuggire con me anche perché penso che tu sia l'unica che possa svegliare mio fratello" Dissi tutto di un fiato. Lei si risedette.

Un Ombra Ai Confini Del SoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora