What I Like About You

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"Beh..." esitai un attimo, ma Luke rispose al mio posto.
"Sì, ne facevamo uso insieme."
Disse gelido come i suoi occhi.
Dopo la visita ebbi la conferma di essere incinta e il bambino, se così si poteva chiamare, stava bene.

"Sei felice?" mi domandò il biondo.
"Sì, diciamo. Sono felice per noi, per il bambino, per i tuoi che l'hanno presa bene..ma vorrei il supporto di mia mamma." Una lacrima mi solcò il viso, rigandolo. Luke accennò un sorriso e me la asciugò.
"Vedrai che lo avrai, lo avremo."





Oh, caro diario.
Da quanto tempo!
Come stai?
Io tutto sommato bene, anche se c'è un problema di fondo: sono incinta.
Mia madre non mi vuole più vedere, io evito i miei pochi amici, non ho più una casa fissa e boh.. la scuola mi va di merda.
Quest'anno dovrò lasciare prima la scuola è probabilmente verrò di nuovo bocciata all'esame di matematica.
Sono un totale disastro.
A proposito di scuola, ora scappo, ciao.

Non ero nemmeno capace di scrivere due pagine di diario, messa male.


"Elis, Elis!" un Michael Clifford selvatico mi stava correndo dietro, merda.
Anzi, merd. È francese? Si scrive merd o merde?
Idiota, pensa a scappare!
Maledette vocine.
Sono pazza.
Quella grandissima testa di ca...quella testa blu mi piombò addosso senza nemmeno chiedere scusa.
"Dove eri finita? Eri sparita!" disse con il fiato corto.
"Sono morta." Ma magari.
"Non scherzare dai, come stai?" mi accarezzò leggermente la guancia, quel gesto mi riportò ai vecchi tempi, quando eravamo amici..abbastanza intimi.
Mi fece letteralmente sciogliere.
"Ohw..bene, te?"
"Ora che ti rivedo sto bene."
Squisssssh.
Sì, è come pensate.
Mi sono sciolta, wow.
"Scusa ora vado, ci vediamo a pranzo!" e scappò via. Lo osservai finché la sua testa blu non sparì dalla mia visuale, non me la sentivo di lasciarlo all'oscuro di tutto.
Allora gli mandai un messaggio, 'a pranzo dobbiamo parlare di una cosa importantissima. Incontriamoci al nostro tavolo. -Elis x'

*FLASHBACK*
"Ma dove credi di andare, nanetta!"
"Sgualdrina"
"Puttana"
Risate, risate, risate.
Voci, tante cattive voci.
E io sto uscendo davvero di testa.
Sono a terra nella mensa, chinata, a piangere.
"Ehy ciao, ti serve aiuto?"
Alzo la testa e un ragazzo dai capelli rosa e un sorriso stupendo, mi porge la mano. Ci sediamo sull'unico tavolo vuoto, vicino ai cestini. Sarebbe stato il nostro tavolo da quel giorno.
Parliamo, parliamo, incuranti di tutte le cattive voci.
Mi fa sentire...normale.

*

"Mi piace il fatto che tu sia così complicata, sai."
"Michael, se devi farmi incazzare puoi andartene."
"Ma questo è quello che mi piace di te."
"Non andartene mai, Mikey."
"Non lo farò."

*

"Mi piaci, cazzo. Mi piaci in ogni tuo modo, in ogni momento della giornata, in ogni cosa tu dica o faccia! Mi piace quando fumi, quando sei talmente ubriaca da vomitare l'anima, quando sei sobria, quando piangi, quando sorridi, quando respiri." E mi baciò.
Il bacio più bello di tutta la mia vita.

*FINE FLASHBACK*

Madness. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora