The Only Reason

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Luke era sotto casa mia, in piena notte, con una chitarra e due occhi pieni di lacrime.
Io lo amavo, ma stavolta non sarebbe stato così facile farsi perdonare.
Quello che ha fatto mi ha mandato il cuore in frantumi, come poteva una stupida canzoncina scritta da lui ripararlo?

"Vattene! Non voglio avere a che fare con te, mai più" le lacrime mi stavano già rigando il viso.
"Ho sbagliato, e lo so, ma ti amo e anche tu mi ami. Mi dai un'altra chance?"
"Te ne ho date fin troppe, stronzo!"
Due mani mi toccarono i fianchi e per un attimo sussultai.
Era Ashton. "Che succede, El?" le sue calde mani mi strinsero ancora di più. Dato che era a petto nudo Luke -tanto per cambiare- fraintese.
"Oh, ora ti scopi anche tuo fratello?" urlò in preda alla rabbia.
"E se fosse? Tu ti fai la sua fidanzata, gli servirà un sostegno morale!"
"Lui fa cosa?" disse un Ashton più assonnato del solito.
Mi fissò.
Lo fissai.
Fissai Luke.
Silenzio.
"Forza, diglielo. Diglielo che ti fai la sua fidanzata e chiudiamo questo teatrino!"
Ashton era pietrificato, bianco come se avesse visto un fantasma.
"P-perché?" pronunciò flebilmente.
"Perché con me non deve fingere un orgasmo, ecco perché!"
E allora Ashton tornò in sé. Non poteva dire quelle cose, diamine.
"Nemmeno la tua ragazza, anzi, ex ragazza, deve farlo con me." disse indispettito.
"Come hai osato toccarla? È mia!" Luke gettò la chitarra a terra, aveva gli occhi in fiamme, potevo notarlo anche da quella grande distanza.
La situazione stava degenerando e non mi piaceva affatto. Io ero assorta nel vuoto, sentivo le voci dei due ragazzi, ma non ci facevo caso.
"Diglielo Elis, diglielo che mi ami!" disse Luke in lacrime.
Mi risvegliai da quel coma dopo quelle parole. Lo amavo ancora?
"Non ne sono più così sicura." Ashton mi guardò con uno sguardo complice e sorrise come non aveva mai fatto. Lui ha sempre detestato il rapporto tra me è Luke, ha sempre detestato il fatto che lui possa toccarmi e farmi ciò che vuole. E, sinceramente, gli leggevo negli occhi, che non approvava la gravidanza. Voleva che abortissi, ma non potevo uccidere un innocente bambino, mi sarei sentita un peso sullo stomaco per tutta la vita.

4 a.m.

Ashton era accanto a me addormentato, aveva in viso così dolce.
Soltanto che quella sera successe una cosa strana.
Strana e sbagliata.
Ci fu un bacio...abbastanza coinvolgente, non che non mi fosse piaciuto, ma i nostri non avrebbero approvai mai e poi mai una relazione tra me è il mio fratellastro.
Ashton disse che 'non lo avrebbero mai saputo', ma come si può nascondere certe cose con due persone così importanti nelle nostre vite?
Passai tutta la notte in bianco, in preda al panico, ero nel pallone e la cosa non andava affatto bene.

Nelle settimane successive le cose andavano a peggiorare.
Cercavo di evitare Luke e per fortuna ci riuscivo abbastanza bene, ma tra me e Ashton era..strano.
Abbiamo passato più di un pomeriggio a baciarci e accarezzarci, nonostante sapessi quanto fosse sbagliato.
In più anche con Michael andava male, lui cercava contatto fisico, ma io, non che volessi, avevo paura. E non chiedetemi di cosa.
Invece con Calum procedeva bene, siamo grandi amici ora.
La scuola andava male, fottutamente male.
Vita di merda, bello ne?

"Non dovresti fumare proprio ora che sei incinta." mi rimproverò per circa la milionesima volta il mio fratellastro.
"Cristo, sono nervosa!"
"Sfogati in qualcos'altro"
"Esempio?"
"Me."
"Oddio, posso davvero picchiarti?" mi finsi eccitata all'idea.
"Veramente speravo in altro..." e si morse il labbro inferiore.
Padre.
Onnipotente.
Che sei nei cieli.
Se ci sei veramente.
Fallo smettere o mi scoppieranno a breve le ovaie.
"N-non posso."
"Perché no? Non abbiamo legami di sangue e poi ora i nostri sono fuori casa."
"Dov'è finito tutto il tuo amore per la tua ragazza?"
"Ex."
"Quello che è."
"A fanculo."
Questa situazione andava davvero risolta al più presto, perché era davvero impossibile dire di no ad uno come lui.

Madness. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora