Alive

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Avevo gli occhi pesanti.
Non riuscivo ad aprirli.
Sentivo aghi da tutte le parti del corpo.
Un flash.
Sentii ancora quell'orribile sensazione, quella del cemento sul mio visto.
Sentivo una voce che singhiozzava disperatamente.
Sentivo anche una voce a me sconosciuta che rassicurava chiunque stesse piangendo.
Finalmente, riuscii ad aprire gli occhi.
Luke.
Era lì.
Per me?
No, guarda, per tua sorella!
Ah.
"Che ci fai qui?" domandai sgranando gli occhi, gli avevo esplicitamente chiesto di non presentarsi più da me.
"Ti hanno investita, cazzo! Non dovrei preoccuparmi? Ti ricordo, che il bambino che porti in grembo è anche mio!"
Cristo. Il bambino.
Mi portai le mani alla testa e iniziai a piangere. Sentivo la guancia pizzicare e bruciare più che mai.
"L'ho perso, vero?" dissi abbassando lo sguardo.
"C'è probabilità... alta."
Il biondo mi lasciò sconcertata quando mi prese la mano e la strinse forte, come ai tempi vecchi.
"Comunque" continuò. "appena starai meglio dobbiamo parlare di noi. Ora devo andare, ho un lavoro da sbrigare. Ho mandato un messaggio ai tuoi amici... e ad Ashton. Saranno qui a momenti, ciao El." E mi lasciò un innocente bacio sul naso.
Lavoro da sbrigare... avrà ricominciato?
Io e lui siamo sempre stati in un brutto giro, ma quando fui ricoverata in qualche modo ne uscii.
Avevamo troppo scheletri negli armadi.
Troppi demoni da affogare, ma, che avevano imparato a nuotare.
Troppe ragazze innocenti se ne sono andate per cola di Luke...
E, anche la colpa di questo incidente, era sua.
Però a me piace così com'è.
È cambiato per me.
O no?

Dopo poco il mio ragazzo, se così si poteva chiamare, Ashton varcò la soglia della porta. Anche lui in lacrime, ero davvero così importante?
"Stai bene?" corse ad abbracciarmi.
Mi sfiorò la guancia.
"Cazzo.." riuscì a dire solo quello, ma ero sfigurata o..? Non dissi una parola.
"I medici hanno detto che in un paio di settimane dovrebbe tornare tutto al suo posto." Poi mi sfiorò la pancia appena accennata "come stai?"
"Bene, anche se quando chiudo gli occhi mi ritorna la scena in mente."
"Piccola..." iniziò a baciarmi, ma guarda caso, entrò un medico.
Le sfighe tutte a noi?
"Emh.. ragazzi... ci siete?" ci fermammo. "domani, Elis, sarai dimessa. Avevi un'enormità di tagli sul braccio.. probabilmente anche da prima dell'incidente" oops, sgamata.
Ashton mi fulminò con uno sguardo più che incazzato.
"la ferita sulla guancia, sembra stia andando bene" continuò il medico scrutandomi il viso. "un paio di settimane e sparirà. Il bambino dovrebbe stare bene, ma niente di certo. Buonasera ragazzi." e se ne andò.
"Ora mi spieghi questa storia..." soffiò incazzato.
"Io... Davvero.. non.."
"Tu cosa?!"

Madness. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora