"Era come il fumo. Continuavo a dirmi che andava tutto bene, che era tutto sotto controllo. Ma in realtà, lo sapevo benissimo che non era così. Che sarei stato disposto a morire pur di avere un'ultima sigaretta, o un bacio."
E avevo combinato un altro casino, come al solito, dopotutto era o non era il mio talento più grande?
"Devi dirglielo." Disse il biondo accanto a me, alzando le spalle.
"Credi sia facile, eh?" risposi retoricamente.
"Non credo che sia facile, credo soltanto che sia meglio per lui, te, me e noi." Aveva ragione, dovevo dirlo ad Ashton , subito. Ma avevo paura, paura della sua reazione. Non era mai stato un tipo particolarmente manesco, ma c'è sempre una prima volta.
"Va bene, dopo ci parlo, va bene?"
"Brava." E mi baciò il naso. Avrei voluto soltanto fermare il tempo e restare a quel momento, per sempre. Perché quel momento è il mio ideale di paradiso, di perfezione. Perché, infondo, Luke era il mio rifugio, il mio posto preferito. Mettendo da parte tutti i casini in cui mi ha messo, in cui ci siamo messi, era tutto per me. Riusciva a fare vivere persino l'apatia in persona.
***
No, non ero affatto pronta. Ma girai comunque la chiave nella toppa, stringendo gli occhi, e perché no, i denti, stavo combattendo contro il mio impulso irrefrenabile di scappare. Io so solo creare problemi e scapparne via. Salii lentamente le scale, gettai lo zaino che avevo mentre ero in ospedale a terra, alzai un attimo gli occhi, accorgendomi poi di avere una possente figura maschile davanti i miei occhi.
"Lo so, non serve che tu me lo dica. So tutto. Vi ho visti, prima. Felici e spensierati su un prato a fumare allegramente, credi che sia idiota? Eh? Credi davvero che riuscirai a giocare in questo modo con i miei sentimenti? Perché, in effetti, no, non posso negalo. Io sono innamorato, di te. Ma a quanto pare, nel mio cuore, non c'è posto per me. E se non c'è per me, non ci sarà nemmeno per il tuo Luke."
"E, sentiamo, cosa vorresti fargli? Ucciderlo? Ti abbassi ai.. suoi livelli?"
"O anche i tuoi, dovrei dire."
"L'hai letto allora..." mi bloccai, sapeva tutto. Di tutto. "Ash, ti prego, non dire niente a.."
Alzò una mano e rise "mi credi davvero un angioletto?"
"Ashton, hai bevuto per caso?" quello non era l'Ashton che conoscevo, affatto. Aveva gli occhi rossi, forse non si ricordava il suo nome. Si alzò dalla sedia e barcollò verso di me. Puzzava terribilmente di alcool e di fumo.
"Davvero credi che ti andrà bene anche stavolta?" mentre lui sghignazzava, io stavo morendo di paura. Avrebbe potuto farmi del male?
"Genio del male, che hai intenzione di fare?" dissi ironicamente, non mi avrebbe mai toccata, lo conosco.
"Potrei ucciderlo, mutilarlo gravemente, ferirlo, fargli urlare il mio nome in qualche modo, o farlo arrestare." Mi sussurrò all'orecchio, che poi mi morse.
"Dovresti andare a dormire... buonanotte."
"Ma che stai dicendo? Sai che stasera non c'è nessuno a casa? Né quella troietta di tua sorella, né papà, né tua madre, ci divertiamo."
"A-ash.. sei stanco, dai" lui mi afferrò e mi tirò su.
"No! Stasera comando io!" c'era uno strano luccichio nei suoi occhi, dovevo andarmene, perché non promettevano niente di buono, o perlomeno dovevo far venir qui Luke.
"O-okay.. posso andare in bagno e poi sono tutta..tua?" il suo sguardo si addolcì, so benissimo che non era in sé, lo avrei perdonato. Ma lui avrebbe perdonato me?
Scappai in bagno, mi chiusi a chiave e scesi -non chiedetemi come- dalla finestra, scappai verso casa di Luke. Senza accorgermene ero già in lacrime, ero esausta, e correre nelle strade Londinesi di notte, non aiutava.
Arrivai a casa di Luke e suonai velocemente il campanello: nessuna risposta. Iniziai a bussare, per poi battere sempre più forte alla porta, in preda ad una crisi di pianto. Provai a chiamarlo, ma niente. Mi accasciai in lacrime, aderendo la schiena alla porta, che tutto ad un tratto si aprì.
Avevo davanti a me la vista più bella che poteva esserci. Luke Hemmings con un solo asciugamano legato alla vita. Mi tranquillizzai.
"Ehy.. scusami ero sotto la doccia, che succede? Entra.." era visibilmente preoccupato.
"Si tratta di Ashton, non l'ha presa un granché bene..." continuavo a parlare mentre salivamo le scale, verso la sua camera.
Luke ascoltava e annuiva preoccupato, ma poi arrivò il momento di vestirsi. E come ben si sa, quel ragazzo è il mio punto debole. Mentre posava le mani sull'asciugamano, il biondo notò il mio rossore in viso.
"Dai, ancora ti vergogni dopo tutto quello che c'è stato!" rise divertito il mio ragazzo, per poi scherzarci un po' su, dimenticando così tutto il resto.
"Potrei saltarti addosso e non ci tengo a rimanere incinta, ancora." Lui si avvicinò a me.
"Lascerò a te il privilegio di vestirmi." Ma lo fa di proposito? Stronzo.
"Senti.. non è il momento adatto, un Ashton ubriaco e probabilmente fatto mi sta cercando e potrebbe essere qui a momenti, vestiti, avremo tutto il tempo per il resto." Mi dispiaceva essere così gelida, ma in questi casi serviva. Dopotutto, non poteva ottenere tutto quello che voleva, o sbaglio?
Il biondo mi lascò un bacio sulla fronte e si vestì. Scendemmo al piano di sotto con un'ansia tremenda, io avevo visibilmente paura.
Forse era intorno mezzanotte quando qualcuno suonò più di una volta al campanello. Noi non ci alzammo, sapendo già chi fosse.
"So che siete lì! Aprite!" cercai di fermare Luke, ma lui andò fuori ad affrontalo. Non potevo permettere che gli succedesse qualcosa, non me lo sarei mai perdonata. Allora presi la pistola che Luke teneva nei casi di emergenza, mi strinsi nella felpa, presi un profondo respiro e uscii.
La scena non era una delle migliori. I due si stavano prendendo a pugni, avevano entrambi la faccia sanguinante e io ero in preda al panico.
"Smettetela!" fecero finta di non sentire. Allora sparai un colpo in aria. Si fermarono, sgranarono gli occhi e si girarono verso di me.
"Oh, wow! Vi siete accorti della mia esistenza!"
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Madness. || Luke Hemmings.
FanfictionSi sente piccola e diversa. Si sente quel puntino nero, tra i puntini bianchi. Si sente insignificante e lo è. Ma qualcuno riuscirà a farla vivere, per la prima volta.