Know Better

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KNOW BETTER

Harleen Frances Quinzel è sempre stata una ragazza molto educata e disciplinata.

Alle elementari era la classica bambina tranquilla che non disturbava, quel tipo di bambina che durante la ricreazione stava seduta a colorare e a fare i braccialetti con le perline.

Alle medie il suo carattere dolce e remissivo rimase lo stesso, ma la sua autostima cominciò a vacillare. Dapprima a causa degli occhiali, e poi a causa delle sue compagne, che presero a prenderla in giro a casua del suo aspetto poco curato e troppo composto. Harleen non indossava i vestitini modaioli, non usciva alla sera, non si truccava come una baby squillo, la sua famiglia di professionisti intellettuali non glielo permetteva. Iniziò a sentirsi sbagliata, fuori luogo, mai all'altezza della situazione e delle sue compagne, che le sembravano tutte più simpatiche, più belle e più sofisticate di lei. Complici il suo carattere insicuro, gli occhiali che gli avevano diagnosticato a soli undici anni e il rigidismo famigliare, Harleen già da bambina venne etichettata come la classica nerd della scuola, da evitare come la peste e prendere in giro. E si sa che le etichette sono peggio di un marchio infamante, se te le affiabbiano da bambino rischi di tenertele per tutta la vita.

Al liceo la situazione infatti non cambiò, anche se la sua bellezza cominciò timidamente a sbocciare. Il senso di inadeguatezza che provava verso se stessa non diminuì, e anzi la metteva nella condizione di dover sempre dimostrare di valere, di essere brava e di non deludere le alte aspettative che tutti serbavano su di lei.

In classe stava sempre in primo banco, i suoi voti erano altissimi, la condotta era impeccabile e quando non stava nelle aule scolastiche, spendeva i pomeriggi tra i corsi di ginnastica ritmica, quelli di spagnolo e i compiti da fare in biblioteca. D'altronde i suoi genitori pretendevano da lei solo il meglio, non potevano accettare errori dallo loro figlia perfetta. Suo padre, Humbert Quinzel, era infatti il rinomato primario di cardiologia nell'ospedale maggiore di New York, famoso in tutto il mondo per i suoi delicatissimi interventi a cuore aperto, mentre sua madre Margaret era solo un neurochirurgo che viaggiava da uno stato all'altro, indaffarata e sempre assente.

Harleen quindi passava maggior parte delle sue serate con Consuelo, la governante latino americana con cui doveva, obbligatoriamente,parlare in spagnolo per esercitarsi.

Una giovinezza molto triste quella di Harleen. Lei era bella ma non si sentiva tale, era dolce e simpatica ma non aveva mai occasioni di dimostrarlo, e nessuno si rendeva conto di quanto soffrisse e si sentisse profondamente sola.

Un giorno però, durante i suoi diciassette anni, Harleen vide al telegiornale una notizia destinata a cambiare per sempre il corso della sua esistenza.

"Un nuovo mostro terrorizza Gotham City" lesse la scritta in sovrimpressione "Si fa chiamare Joker, allertati Batman e Superman"

-Mira qué loco!- gridò Consuelo, indicando col dito la TV accesa.

Harleen le sorrise e guardò meglio lo schermo. Un giovanissimo Joker, con i capelli verdi sparati in alto e qualche tatuaggio di meno, seminava il panico con un enorme bazooka in braccio e un paio di uomini mascherati alle sue spalle, ridendo e salutando verso la telecamera della banca che aveva appena rapinato.

-Ma ha i capelli verdi?- domandò Harleen con voce tremula, talmente incantata da dimenticarsi di palare in spagnolo -Hai visto? Quello ha i capelli...-

-Senorita, più dei suoi capelli io mi preoccuperei dei poveretti che ha appena derubato!- le rispose Consuelo in americano, ma con un accento spiccatamente spagnolo.

The Role ReversalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora