Sakura.
Esco dalla prigione, sicuramente ormai sarà lontano. Karin sicuramente sarà felice di vederlo libero, ed è capace anche a prendersi il merito.
Vado da Tsunade per sapere una cosa sui miei genitori, non li sento da prima della guerra, poi c'è stato il coma è non so se lo sanno.
La vedo che mi viene incontro.
''Tsunade le posso fare una domanda?'' chiedo.
''Certo.'' risponde.
''I miei genitori hanno saputo del mio coma e che mi sono risvegliata?'' domando, vedo la sua faccia che diventa nera e il mio cuore e come se avvertisse il dolore delle parole che tra poco mi dirà si spezza.
''C'è stato un'incidente, il mezzo sul quale viaggiavano è caduto in un burrone, i tuoi sono morti dopo giorni in un ospedale vicino il villaggio delle nuvole. Non mi sono potuta muovere per aiutarli, c'eri tu che combattevi tra la vita e la morte. Mi spiace Sakura.'' dice.
I miei sono morti, scoppio a piangere e me ne vado. Mi allontano da lì, corro è arrivo a casa mia. Non entro in questa casa da più di sei mesi. E' diversa anche se è sempre nello stesso posto. Non è più la mia casa da bambina.
Entro in casa, è vuota non c'è più nulla solo degli scatoloni e un paio di armadi. Dov'è sono tutte le mie foto, i miei vestiti e tutto il resto.
Salgo le scale e trovo solo un letto spoglio senza lenzuola, come se fosse abbandonata la mia casa. L'avranno ricostruita dopo la guerra.
Mi siedo sul letto, in quella camera che un tempo era mia non la sento più mia.
Riscendo le scale e controllo quei pochi scatoloni che sono rimasti.
Li apro e trovo alcuni miei vestiti, almeno non sono stati distrutti, mancano i miei libri di medicina.
Vado dove un tempo c'era la cucina è trovo soltanto il nulla, solo un cucino, frigo, un tavolo e una sedia. Della cucina che aveva la mamma non c'è più nulla.
Mi sanguina il cuore, ho perso i miei genitori e tutti i miei ricordi.
Ritorno in quello che un tempo era il salotto e mi siedo accanto a gli scatoloni.
Li apro vedo che si sono vestiti come nell'atro scatolo, alcuni libri che non sono miei e alcune cose che sono ancora nuove e in confezione.
Mi alzo e prendo lo scatolo con i vestiti e prendo un cambio. Forse è meglio così, presto partirò e non ho tempo di inscatolare tutte le cose.
Vado a lavarmi, nel mio bagno c'è la vasca e non la doccia e questo lo accetto volentieri.
Mi immergo nella vasca, finalmente mi rilasso un po, sono stanca sono ventiquattro ore che sono sveglia dal coma è già ho lottato per salvare Sasuke e lui nemmeno sa che è grazie a me che è uscito.
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Sasuke e Sakura: Una bambina di nome Sarada.
FanfictionPuò una vendetta trasformarsi in amore? O l'odio prende il sopravvento su tutto. Tutto è iniziato per un aiuto, ma per mancanza di tempo questo aiuto si trasforma in vendetta e tutto quello che comprende.