Sakura.
Dieci giorni, ve lo immagginate dieci giorni a stare con Sasuke Uchiha e il suo pessimo umore per 23 ore al giorno? Io non ne posso più, quando me lo sono messo in casa non immagginavo che si comportasse così.
Poi da quando Tsunade mi ha messa in ferie mi sento sempre più in trappola.
Tutto era iniziato una settimana dopo averlo portato via dall'ospedale. Io lo sapevo che Tsunade non ci credeva che lui fosse morto, ma chissà come non ci aveva denunciati. Quando mi mandò a chiamare per parlarmi io ero in ansia, prima di dirmi delle ferie, mi fece firmare un documento di dimissione per Sasuke. Non per il suo presunto cadavere ma lui proprio, l'ho capito così che lei sapeva.
''Ti metto inferie per tre settimane, sei stanca ti vedo stravolta.'' mi disse.
''Non sono stanca.'' dissi.
''Sì, sei preoccupata per qualcosa?'' domandò.
''Dormo poco.'' dissi, come potevo dormire se dovevo stare in allerta che lui non si infillasse nel mio letto.
''Quindi ti servono queste tre settimane.'' disse.
''Ok.'' risposi.
Quando fece per uscire lei le disse.
''Sakura, non farti abbindolare da chi sai tu.'' disse.
''Ma come...'' dissi io e lei m'interruppe.
''Non sono scema, so che lo hai fatto per aiutarlo. Ma se mi avessi chiesto aiuto avrei fermato tutto.'' disse lei.
''E' come? Questa era l'unica soluzione.'' dissi.
''Ti ricordo che Naruto, tu e Sasuke avete salvato tutte le terre ninja e loro per quanto io non voglia farglielo pesare ci devono qualcosa.'' disse sorridendo.
La ringraziai e me ne andai, ero senza parole. Potevo evitare di metterlo in casa e sarei stata libera.
Ero giunta davanti casa mia, quando Kile il nuovo arrivato al villaggio mi fermò. Avevo fatto colpo su di lui in guerra, ma non gli avevo dato peso.
''Ciao Sakura.'' mi salutò sorridendo.
''Ciao Kile, cosa ti porta qui?'' domandai.
''Tu. Voglio invitarti a cena stasera ti prego accetta.'' mi pregò.
Io ero impacciata, tra Sasuke in casa che sicuramente stava ascoltando e lui non sapvo che fare. Così accettai una cena lontano da casa non mi avrebbe fatto male.
''Ok accetto.'' dissi ignara di quello che mi sarebbe accaduto dentro casa.
''Passo apprenderti stasera alle sette.'' mi salutò andando via. Kile era un bel ragazzo: era alto, occhi castani e capelli del medesimo colore, ma a me non mi faceva battere il cuore.
Quando entrai in casa, mi sentì afferrare per il braccio.
''Ahi, mi fai male.'' dissi io.
''Chi era quello e perchè hai accettato.'' disse con prepotenza.
''Lasciami, non ti dirò nulla.'' dissi cercando invano di liberarsi.
''Prima rispondi.'' m'intimò.
''Ok. Era Kile, il nuovo arrivato al villaggio.'' dissi ma non allentò la presa.
''E' perchè il nuovo arrivato ti ha invitato a cena.'' disse.
''Non lo so.'' dissi.
''Perchè allora hai accettato? Non sai che girano psicopatici?'' mi disse.
STAI LEGGENDO
Sasuke e Sakura: Una bambina di nome Sarada.
FanficPuò una vendetta trasformarsi in amore? O l'odio prende il sopravvento su tutto. Tutto è iniziato per un aiuto, ma per mancanza di tempo questo aiuto si trasforma in vendetta e tutto quello che comprende.