Capitolo 13

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Sasuke

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Sasuke.

Mi ero stabilito in pianta stabile da Sakura, da quel giorno quando in ospedale le feci la mia proposta non ancora accettata.

Erano passati ormai quasi due mesi, non facevo che aspettare, che lei accettasse anche se non parlavamo più. Lei era sola i suoi genitori se ne erano andati in un'altro villaggio, non poteva contare nemmeno su Ino, che da quello che avevo sentito si odiavano. Quindi io mi ero stabilito da lei per controllarla.

Alla villa per il momento ci stava Karin che non perdeva occasione di ricordarmi quello che sapeva.

Ero stanco,volevo liberarmi di lei, per il momento avrei subito e poi avrei attaccato a modo mio.

Arrivai a casa di Sakura e la trovai sul divano con un libro sui bambini, stava dormendo. Era bellissima e il mio cuore palpitò per un attimo.

Le toccai il ventre ancora piatto, presto si sarebbe gonfiato anche se non volevo il bambino, non vedevo l'ora che le crescesse. L'accarezzai piano, ma ad un tratto mi sentì afferrare il polso.

Lei si era svegliata ed era spaventanta.

''Che stai facendo? Cosa vuoi farci?'' balbeltò spaventata.

''Calmati, stavo solo toccando il tuo ventre per vedere...'' non sapevo come finire la frase.

''Per vedere?'' domandò lei.

''Nulla, vado a preparare qualcosa.'' dissi alzandomi.

''Perchè non ti lasci mai andare? Perchè vuoi fare il freddo.'' dice.

''Io sono freddo.'' risposi.

''Io ho sentito il tuo calore, non sei freddo.''disse lei.

''Riposa, quando è pronto ti chiamo.'' e me ne andai in cucina.

Ero sconvolto lei non doveva scoprire nulla,volevo davvero lasciarmi andare con lei.

Ma c'era qualcosa che me lo impediva e io non volevo cambiare le cose.

Ero innamorato di Sakura, lo sapevo da tempo ma lasciarmi andare non se ne parlava.

Stavo preparando la cena, quando un urlo squarciò il silenzio.

Corsi da Sakura, la trovai piegata in due e piangeva dal dolore. Evitai di prenderla in braccio anche se volevo farlo e chiamai Tsunade che in meno di cinque minuti fu da noi.

La visitò e la portò in ospedale.

Sperai che non era nulla di grave, volevo che stessero bene e per quanto mi riguardava non volevo che lei perdesse il bambino.

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Sakura.

Oggi era il mio giorno libero, volevo passarlo a casa e leggere tutti i libri sui bambini, mi misi sul divano e iniziai a leggere, ad un tratto mi addormentai. Feci un riposo tranquillo, mi svegliai solo per uno strano calore che mi irradiava il ventre. mi sveglio e trovo Sasuke e la sua mano sul mio ventre.

''Che stai facendo? Cosa vuoi farci?'' balbelttai spaventata.

''Calmati, stavo solo toccando il tuo ventre per vedere...'' non finisce la frase.

''Per vedere?'' domandai.

''Nulla, vado a preparare qualcosa.'' dice alzandosi.

''Perchè non ti lasci mai andare? Perchè vuoi fare il freddo.'' dico.

''Io sono freddo.'' rispose.

''Io ho sentito il tuo calore, non sei freddo.''dissi convinta.

''Riposa, quando è pronto ti chiamo.'' e se ne andò in cucina.

Mi rimisi a leggere, ad un tratto un forte dolore mi fece male al ventre, iniziai a gridare, Sasuke venne subito da me è l'unica cosa che ricordo sono i suoi occhi.

Mi svegliai davanti a me c'erano Ino e Tsunade, i loro visi vedendomi erano sollevati.

La prima cosa che dissi fu.

''Il mio bambino?'' domando.

''Quale bambino?'' domanda Tsunade.

''Sono incinta di quasi tre mesi.'' rispondo.

''Non è possibile, sei stata in coma per sei mesi.''dice Ino.

''No, io... come sono finita in coma?'' domando.

''Sei stata ferita da una lama avvelenata, Sasuke ha cercato di ucciderti.'' dice Tsunade.

''Non è possibile.'' sussurro, vuoi vedere che la vendetta non era solo nel mio sogno.

''Ti abbiamo salvata per un pelo, ti abbiamo dato un antidoto, ma appena ti sei ripresa sei caduta in coma, stavamo per staccare la spina.'' dice Tsunade.

''Sasuke? Dov'è adesso?'' domando spero che si a lontano da qui.

''In prigione. L'hanno condannato per averti quasi uccisa e per tutti i guai che ha combinato. Domani lo condannerrano definitivamente.'' risponde Tsunade.

''No.'' urlo e cercando di alzarmi, ho riacquistato metà delle mie forze.

''Ferma,non andrai da lui.'' dice Ino.

''Perchè?'' domando, sono già arrabbiata.

''Sua moglie ha proibito a te di andarci.'' dice Tsunade.

''Moglie? Siamo minorenni, non può sposarsi.'' dico.

''Karin Uzumaki, ha fatto di tutto per sposarlo e lei la sua tutitrice, è in quanto tale ha proibito te di vederlo nel caso ti fossi svegliata.'' dice Tsunade.

''Io devo parlargli.'' dico.

''Non puoi.'' dice.

Mi calmo, ma è solo una falsa calma, se ne vanno. Provo ad alzarmi ma le gambe non mi reggono, mi metto di nuovo a letto, devo pensare a cosa escogitare per vederlo.

Sono un medico, forse riesco ad entrare nelle prigioni in questa veste, domani lo condaneranno definitivamente. Ma adesso sono sveglia e devo fare qualcosa.

Nel mio sogno io e Sasuke stavamo insieme anche con difficoltà aspettavamo un bambino, devo fare qualcosa per lui.

Ho vissuto la mia vita in un sogno, io e Sasuke non abbiamo mai fatto l'amore e lui mi odia come mi odiava nel sogno.




Buon ferragosto ed ecco il capitolo che avevo in mente, spero vi piaccia.

Buon ferragosto :*

Sasuke e Sakura: Una bambina di nome Sarada.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora