Capitolo 3

681 30 12
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Due settimane dopo la guerra

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Due settimane dopo la guerra.

Sakura.

Erano passate due settimane dalla guerra, quando io e Kakashi abbiamo trovato quei due idioti, mezzi morti volevo darglieli di santa ragione, ma non ho voluto infierire. Li ho curati entrambi e adesso a loro manca un braccio a testa, continuo a dirli che sono due idioti, ma se di Naruto mi faccio sentire, a Sasuke no. Potrei fargli male se mi attaccasse adesso quindi evito e lui deve essere in forma.

Mi prendo cura di lui, e insieme a Tsunade stiamo studiando le cellule di Hashirama per riprodurre delle braccia per loro due.

Sasuke insiste che non lo vuole, ma è sotto la mia super visione per il momento e devo decidere io per lui.

Una mattina ero in camera sua a cambiargli la fasciadel braccio malconcio, quando ad un tratto mi afferra il braccio con l'intento di farmi male.

''Lasciami non voglio morire per mano tua.'' mi dice.

Io sbuffo e lo lascio parlare, ma la sua stretta si fece più forte.

''Se non sapessi fare il mio lavoro a quest'ora saresti morto da un pezzo.'' gli dissi togliendomi la sua mano dal mio polso per continuare il mio lavoro.

''L'hai uccisa tu, hai ucciso il mio legame con mio fratello.'' mi dice.

''Basta! La colpa è mia quanto tua, tu mi hai raggiunta quando lei era grave e tua nipote era troppo piccola per soppravvivere.'' gli dissi abbassandomi sulle sue labbra.

Non lo bacio ma i nostri respiri andavano pari passo.

''Non è vero, sei tu che sei un'incopetente.'' mi accusò ancora.

*Calmati Sakura, non lo picchiare ti faresti torto.* mi ripeto come una tiritera, ma la mia pazienza no è mai stata molta.

''Basta, da domani ti mando Ino.'' dissi. Liberai il mio braccio, gli sistemai la benda e me ne andai.

''Domani dovrai tornare tu.'' mi urlò.

''Non vedrai più la mia faccia se continuerai così, vuoi la tua vendetta allora fatti curare da Ino. Io non voglio più e dico più vederti.'' gli urlai io e sbattei la porta.

Sasuke e Sakura: Una bambina di nome Sarada.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora