La porta

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Scesi alla fermata davanti casa mia, mi pulii il poco sangue che era rimasto sul mio naso con un fazzoletto. Non volevo che mio padre vedesse che anche quest'anno avevo iniziato con il piede sbagliato. Ero davanti la porta quando lo squillo del mio cellulare mi fece prendere un infarto. Mio padre...
<Pronto?>
<Tish,senti io non posso ritornare ora a casa, ho ancora da fare>
<Non preoccuparti, aspetterò>
<Grazie scimmia, Aspettami lí> disse ridendo
<Pa! Non voglio che mi chiami c-> riattaccò '-osí' continuai spegnendo lo schermo.
'Esploriamo un po' mi dissi
Iniziai a girare intorno a casa ma apparte distese d'erba e qualche macchina che mio padre aveva portato li per finirle da riparare, c'era solo un gabbiotto in lontananza. Mi avvicina i per vedere cosa c'era dentro, ma nulla. Era vuoto apparte una... porta? Perché c'era una porta addosso un muro? La curiosità mi spinse ad aprirla ma era strana. L'interno di quella "cosa'' era nero come la pece invece di delle assi di legno marroni di questo gabbiotto. Ci misi la mano e mi spaventai subito dopo perché la mia mano.. L'attraversava. Non so perché, ma d'istinto ci entrai e quando uscii ero in un posto completamente diverso. Tipo uno scantinato molto vecchio, non si vedeva bene per via della poca luce ma riuscii a distinguere i mobili che mi circondavano. Sopra di essi c'erano molti attrezzi che neanche sapevo che esistessero.

Please, Smile...||Dean Winchester||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora