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31 Ottobre 2015; Sabato; New York/ Ruston, Louisiana

-Posi pure qui lo zaino.-

Bailee posò lo zaino nel cassetto di plastica blu e lo fece slittare sui cilindretti che ruotavano, vedendolo scomparire nello scatolotto dei controlli.

Camminò scalza, con solo le calze bianche con le righe nere di lato dell'Adidas. Indossava un paio di leggings neri anonimi e una felpa dello stesso colore, corta, larga, con le strisce bianche di lato e il logo piccolino a sinistra.

Passò nel controllo magnetico, poi si rimise le scarpe, dopo che la donna le aveva passato l'aggeggio su tutto il corpo.

Afferrò lo zaino, si rimise l'orologio, gli orecchini, la collanina e i due anelli.

Si diresse verso gli imbarchi, era al 24.

Proprio lì davanti c'era un bar, perciò si sedette, collegandosi al WiFi, sorseggiando una Dr Pepper.

Quaranta minuti dopo arrivò l'annuncio che il 24 stava iniziando ad imbarcare, ma Bai decise di aspettare al tavolo, aspettando che la coda finisse, per aspettare meno tempo in piedi. Si alzò dopo una decina di minuti: erano molto veloci a imbarcare, perciò si mise in fila, dietro una famiglia tedesca. Chissà, magari dovevano fare scalo per tornare ad Amburgo o a Berlino. Dietro di lei c'era una coppia italiana. Capiva ogni singola parola e le mancava tantissimo l'Italia. Salì sull'aereo: avrebbe potuto prendere il Jet, ma suo padre si lamentava dei prezzi del carburante, perciò aveva preferito comprare un biglietto cheap in Economy Class.

Tremava sempre quando l'aereo si fermava quei pochi secondi davanti alla pista di decollo, con sempre quattro o cinque aerei dietro.

I motori furono azionati, l'aereo iniziò la corsa, mentre lei infilava le unghie nel sedile, era velocissimo, sfrecciava di fianco al lontano skyline newyorkese. Avvertì le ruote staccarsi da terra, mentre deglutiva, rigida.

Uno Steward le passò di fianco e le prese la mano:-Vuole che mi sieda qua di fianco?- Le chiese, gentile.

Il posto a fianco della ragazza era libero e lo Steward aveva un'aria gentile: capelli rossi, viso delicato e occhi azzurri.

Bailee lo guardò, mentre stava incollata al sedile con la schiena, e fece cenno di sì con la testa, così il ragazzo si sedette di fianco a lei e le strinse le mani, mentre salivano di quota, con l'aereo inclinato.

-Deve mantenere la calma. I velivoli sono i mezzi di trasporto più sicuri. Milioni di aeroplani decollano, volano e atterrano ogni giorno e non ci sono incidenti da molti anni...-

-Puoi smetterla di recitare il manuale per calmare i passeggeri? Ho solo diciassette anni, puoi parlarmi normalmente.-

Il ragazzo rimase stupito per qualche secondo:-Ho deciso di fare lo Steward quando ho capito che l'aereo era la mia unica paura. Ho deciso di sfidarla, affrontarla di petto, così ho fatto il corso. Sapevo già lo spagnolo, l'italiano e il cinese, oltre l'americano, perciò ci ho messo poco tempo per entrare in una compagnia aerea. Ora vivo tranquillamente sugli aerei come vivo sulla terra. So cosa dire, come comportarmi, cosa succede, le spiegazioni scientifiche per tutti i comportamenti dell'aereo e come funziona un volo. Voglio diventare pilota, solo che devo fare l'Accademia e non ho abbastanza soldi. Il mio lavoro non mi offre tanto e devo mantenere mia moglie e i miei due figli.-

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