Capitolo 2.

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<<Muovi quel culo e alzati dal letto.>> Cercò di tirare le coperte sotto il quale era sommerso il suo compagno di stanza, ma la cosa fu praticamente impossibile. <<E' da tre giorni che salti le lezioni e ti stai dando per malato, capisci che così non risolvi nulla, Dio Santo.>> Tirò per l'ennesima volta il piumone, ma Luka proprio non ne voleva sapere di uscire, se ne stava li rintanato da quasi tre giorni, proprio da quel tardo pomeriggio in cui ha incontrato quei due ragazzi. <<Almeno dai segnali di vita.>>.
Luka non disse nulla si limitò a muoversi, Rin tolse la mano dalle coperte sperando di veder comparire il suo amico, ma le sue speranze morirono quando vide il più piccolo fermarsi e ritornare nella posizione in cui era.
<<Mi dici almeno cosa ti è successo per ridurti in questo stato?>>
Il piccolo mugugnò, ma non disse una sola parola.
<<Mi stai facendo perdere la pazienza lo sai vero?>>
<<Non hai lezione stamattina?>> Chiese esasperante il ragazzo abbozzolato nel piumone.
<<Non ha l'obbligo di frequenza quindi non vado.>>
<<Sei al secondo anno, dovresti prendere più seriamente i tuoi studi.>>
Rin fece un mezzo sorriso nascondendo le labbra con la mano stando ai piedi del letto, in piedi, il suo compagno di stanza non lo vide, ma capii che stava cercando di rimanere solo per l'ennesima volta. Ormai la scusa che era malato non funzionava più.
<<Ti ringrazio che ti preoccupi dei miei studi, ma preferisco cercare di capire il tuo comportamento.>>
Non comparve nessuna risposta e nella camera cadde un silenzio quasi assordante.
Alla fine Luka alzo le braccia scoprendosi dal piumone e lo portò un po' indietro, tanto quanto basta da far scoprire il viso. Rin sorrise soddisfatto e si sedette vicino a lui a gambe incrociate, sperando in un discorso da amici.
<<Allora?>>
Luka non lo guardò in viso, ma si limitò a guardare il soffitto pensando se potersi confidare con lui o meno.
<<Ho avuto una certa discussione con alcui ragazzi un paio di giorni fa.>>
Disse tutto in una sola volta quasi a bruciapelo.
Rin spalancò gli occhi incredulo, da quando conosceva Luka non lo aveva mai visto alzare la voce, o tantomeno discutere con qualcuno.
<<Cosa è successo?>>
Luka sorrise portandosi il gomito piegato davanti agli occhi per nascondere se stesso e il suo imbarazzo mentre ripensava alla strana conversazione avuta con quei due ragazzi.
<<Ero alla libreria come al solito e ad un certo punto si è avvicinato un ragazzo dicendomi che avevo degli occhi che ti sanno vedere l'anima, o qualcosa del genere.>> Fece una pausa più lunga del solito guardando il soffitto, ma sentendosi ugualmente gli occhi del suo amico su di lui. <<Poi mi ha detto se sia lui che il suo ragazzo sono interessati a me.>>
Rin scoppiò a ridere, incredulo alle parole del suo compagno.
<<Mi hanno detto di avere che vorrebbero avere una specie di relazione a tre.>>
<<E tu cosa gli hai detto?>> Chiede Rin fra un sorriso e l'altro.
<<Nulla, me ne sono andato. Mi sentivo preso in giro.>>
<<E questa cosa ti ha sconvolto talmente tanto da rinchiuderti sotto le coperte per tre giorni senza mangiare o bere? Uscivi solo per farti una doccia veloce e poi ti rintanavi di nuovo.>>
Luka fece un lungo sospiro scoprendosi gli occhi e guardandolo dritto negli occhi scuri come due buchi neri.
<<No. Non mi sono rinchiuso qui per questo, ma per ciò che ho provato quando mi ha detto "Io e il mio ragazzo">>
Rin corrugò la fronte non capendo, quindi Luka continuò con le sue spiegazioni.
<<Lo stomaco mi si contorceva e in un qualche modo pensavo che in quel "Io e il mio ragazzo" Volevo rientrarci anche io".>>
<<Vedo che la risposta già la sai, quindi perché non dargliela?>>
Luka sorrise amaramente.
<<Non voglio più affezionarmi. Ammetto che è una cosa che mi incuriosisce una relazione a tre, ma non credo di riuscire a gestirla. Non riuscivo a tenermi un ragazzo figuriamoci due.>>
Il suo volto era triste come se ormai fosse rassegnato.
<<Perché non provi?>>
<<Te l'ho già detto.>>
<<Stando qui nel letto non cambi le cose.>> Lo guardò accennando un sorriso. <<E' inutile stare qui a rimuginare sul passato o su ciò che potrebbe accadere, non sarebbe meglio viverti il momento?>>
Luka sorrise, ma non era uno di quei sorrisi veri, era quasi come se stesse ripensando ad un qualcosa non così tanto piacevole. Rin proprio non riusciva a capire il punto di vista del piccolo Luka, avevano due modi completamente differenti di pensarla, Luka si comportava così per difendersi, Rin si comportava così per divertirsi.
<<Comunque sia, non credo che abbiano ancora quella idea, in questi giorni non si sono fatti sentire o vedere, quindi deduco che era solo un passatempo e dopo il mio no hanno lasciato correre.>> Sorrise rassicurandolo. Rin si distese vicino a Luka portandogli una mano intorno alla vita e avvicinandolo a se.
<<Eppure non credevo che avresti mai avuto una richiesta del genere. Pensavo che lo avrebbero chiesto a me, ma non a te.>>
Luka scoppiò a ridere, nonostante si conoscessero da poco sapeva sempre come tirarlo su di morale.
<<Perché cosa hai tu che io non ho?>> Chiese il piccolo avvicinandosi a lui e appoggiando la testa sul suo petto e chiudendosi ancora di più nella coperta.
Rin sorrise. <<Beh tu sembri così ingenuo.>> Fece una pausa come se volesse pensare. <<Ammetto che la tua tipologia di ragazzo è molto richiesta, a quale ragazza non piace il ragazzo dolce amante della letteratura, con dei bellissimi capelli morbidi rossicci e due occhioni verdi?!>>
Luka scoppiò a ridere. <<Sono gay, delle ragazze me ne frega ben poco.>>
<<Si lo so, sai che ho una mente abbastanza aperta ma per le ragazze questa è un enorme perdita.>>
Luka si limitò a sorridere senza dire nulla, ormai quell'argomento era un punto morto per lui, aveva sempre cercato di farci capire il suo punto di vista, ma Rin difficilmente capiva, l'unico pensiero suo erano le ragazze e cosa potessero pensare.
<<Ti va se andiamo a mangiare qualcosa al ristorante del campus? Dovresti essere molto affamato dato che non hai mangiato quasi nulla in questi tre giorni.>>
Luka fece cenno di si con la testa lasciandosi coccolare un altro po.

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