Capitolo 12.

10.6K 360 8
                                    

Il tempo sembrò fermarsi, i minuti divennero ore, le ore divennero giorni e i giorni divennero settimane, e cosi via dicendo. Ora mai da quel giorno era passata una settimana e qualche giorno, e nessuno dei due aveva più avuto il coraggio di chiamare l'altro. A scuola facevano di tutto per non incontrarsi e quando succedeva da entrambi le parti nessuno manifestava qualunque segno di cedimento.
<<Andiamo a sederci al solito posto okay?>> Chiese premuroso Rin mentre prendeva il suo vassoio con il cibo, Luka annuì semplicemente e dopo aver preso anche lui il suo vassoio si spostarono entrambi al solito tavolo. Seduti da li, si poteva vedere il resto della mensa.
Si sedettero, uno di fronte all'altro, con Luka che come sempre, in quell'ultimo periodo dava le spalle al tavolo dove si sedevano Sam e Chearls. Non voleva vederli.
<<Piccolo..>> Chiamò Rin premuroso il ragazzo. Luka si riscosse in malo modo dai propri pensieri, lo guardò in quei infiniti occhi neri, profondi. <<Mangia qualcosa okay?>>
Luka sorrise da quando gli aveva raccontato tutto l'avvenuto, il suo coinquilino prematuramente, non lo aveva lasciato mai da solo, anzi, al contrario stava sempre con lui, prendendosene cura e cercando di farlo stare sempre meglio.
<<Ehi, bei ragazzi.>> Sammy si sedette a uno dei posti liberi vicino a Luka, guardandolo e facendogli un sorriso lucentissimo. <<Allora come va?>> Chiese con forse un po' troppa enfasi al più piccolo del tavolo.
<<Bene.>> Rispose semplicemente il ragazzo prendendo la forchetta dal vassoio e iniziando a giocare con il cibo, spostandolo da una parte all'altra, senza dare la minima attenzione al ragazzo che ci si era seduto vicino poco prima. Da quella sera in cui Luka aveva dormito a casa di Sammy e dopo che lo aveva accompagnato i due non si erano più visti.
<<Problemi in paradiso?>> Insistette Sammy.
<<Sammy.>> Lo riproverò Rin con voce canzonatoria, capendo il disagio del suo coinquilino.
<<Shh piccolo.>> Si girò per qualche secondo verso Rin, che al solo sentire quel nomignolo rivolto verso di lui arrossì. <<Dicevamo..>> Ricominciò riportando la sua attenzione al ragazzo seduto vicino a lui. <<Cosa succede? Vi siete lasciati del tutto?>>
Luka annuì e lasciò andare del tutto la forchetta nel piatto e guardò dritto negli occhi il ragazzo seduto vicino a lui, quei tempestosi occhi grigi, incorniciati da una lieve carnagione chiara e i capelli lunghi, biondi, raccolti sempre in una coda alta. <<Ma Non sono affari tuoi.>> Disse serio e fermo il piccolo.
<<Invece si.>> Asserì l'altro serio. Sammy si protese verso di Luka, mettendogli una mano nell'incavo del collo e lo avvicinò ancora di più a se, entrambi le fronti si appoggiarono una all'altra, il corpo di Sammy emanava calore, quel calore che al più piccolo mancava.
Consapevoli degli occhi di tutta la mensa addosso, compresi anche quelli di Sam e Chearls, il biondo ragazzo, dai lunghi capelli, lasciò un casto, ma allo stesso tempo dolce bacio sulle labbra di Luka, il quale non si scostò. Quel semplice tocco durò più del dovuto e dopo qualche secondo divenne più intenso. Luka si protese ancora di più verso di lui e socchiuse le labbra lasciando all'altro la possibilità di far andare avanti la lingua. Entrambi chiusero gli occhi assaporando al Meglio tutte le sensazioni che emanava quel semplice bacio. Sammy mosse la mano, gliela passò da dietro alla nuca fini alla parte davanti del collo, mentre le loro lingue iniziarono ad avvilupparsi. Quel semplice tocco sulla pelle del più piccolo, che fino a quel momento gli fu mancato, portò in lui una marea di emozioni. Sammy fece scivolare la mano lungo il busto sentendo il calore che emanava attraverso la maglia, fino ad arrivare sulla coscia del ragazzo. Continuarono per qualche secondo a baciarsi calorosamente, consapevoli degli sguardi dei presenti, fino a quando Sammy si staccò bruscamente da Luka, il quale riaprì gli occhi, quasi deluso dalla fine di quel contatto. La scena che si ritrovò davanti lo riportò subito alla realtà. Sam e Charles erano in piedi vicino a lui.
<<Toccalo ancora o osa solo avvicinarti a lui e giuro su Dio che ti cambio i connotati.>> La voce dura e ferma di Charles riecheggiò in quella sala colma di persona zittite mentre assistevano alla scena. Sammy era scaraventato in terra, con il labbro che gli sanguinava a causa di un piccolo taglio vicino al labbro, dovuto ad un pugno appena assestatogli dal più grande, mentre Charles era in piedi davanti a lui, con gli occhi lucidi dalla rabbia, colmi di odio.
<<Perché? Non è mica il tuo ragazzo.>> Lo stuzzicò Sammy, ancora per terra, inerme, mentre si tamponava il labbro inferiore colmo di sangue con le nocche della mano sinistra.
<<Fatti i cazzi tuoi e stai lontano da lui.>> Rispose semplicemente Charles con la voce leggermente più bassa di prima. Si volse subito verso Luka senza dire nulla, gli si avvicinò a lui e dopo aver incrociato per qualche secondo i suoi occhi, con un gesto veloce e deciso, si abbassò quel tanto che Bastava e prese Luka per la vita, caricandosi il ragazzo il spalla. Il quale spalancò gli occhi iniziando ad agitarsi. <<Stai fermo o anche tu farai la sua stessa fine.>> Disse lui fermandosi dopo qualche passo. Luka si fermò, lasciandosi portare fuori dalla mensa. Si guardò intorno notando che Sam non diceva nulla si limitava a seguire il suo ragazzo con in spalla un altro ragazzo. Mentre camminavano per i corridoi della scuola, gli altri ragazzi che li incrociavano li guardavano sbalorditi. Non era da tutti i giorni vedere i ragazzi più popolari dell'Università portare in spalla un ragazzo comune. Si diressero a passo piuttosto sostenuto nel parcheggio della scuola. Sam apri la loro auto, normalmente costosissima e salì dalla parte del passeggero. Charles invece apri gli sportelli posteriori e buttò in malo modo il ragazzo sui sedili posteriori. Dopo aver chiuso lo sportello salì dalla parte del guidatore e dopo aver messo in moto, con una manovra decisa si mise in carreggiata. Nella macchina nessuno osò dire una sola parola. Luka rimase completamente paralizzato, con la testa vuota, disteso su dei sedili di una macchina costosa completamente spiazzato. Come aveva potuto baciare un ragazzo appena conosciuto così davanti a tutti?! Quella semplice effusione, all'inizio casta era diventata qualcosa di degenerativo, come era potuto succedere?! Ma la cosa più importante.. Perché Charles aveva reagito così?! Davanti a tutti poi.. Si erano lasciati, lui non aveva più avuto nulla a che fare con loro, allora perché aveva preso a pugni Sammy?! Forse è.. Geloso?! Luka spostò il suo sguardo sul ragazzo in questione, in tutto quel tempo era stato sempre il più freddo, anche quando si "frequentavano" non manifestava mai emozioni, ma in quel momento lo aveva fatto. Il suo profilo ben definito, gli occhi chiari, cristallini e i capelli scuri facevano risaltare per intero quella bellezza che tanto era mancata agli occhi di Luka. Il fisico perfettamente scolpito, i muscoli che pulsavano attraverso quella camicia aderente, quel profumo che riempiva quel piccolo spazio. Profumo di buono, ma allo stesso tempo dolce, che ti rimaneva impresso. Tutti particolari che gli erano mancati.
La macchina si fermò all'improvviso e Luka alzò il viso guardando attraverso il finestrino sopra la sua testa, si trovavano in un qualche posto buio. Luka si sedette e una volta che la macchina fu ferma, aspettò che prima scendessero Charles e Sam, non appena scese anche lui un freddo pungente lo colpì in pieno. Si chiuse nella leggera felpa e incrociò le braccia al petto. Si fermò davanti a quei due ragazzi imponenti davanti a lui e Charles lo guardò per qualche secondo per poi abbassarsi e lo riprese di nuovo in spalla questa volta però più dolcemente, lo avvolse completante la vita con il braccio e così si diressero verso l'ascensore dopo qualche minuti si trovarono tutti in casa di Charles e Sam.

Il piccolo Luka.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora