Epilogo.

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La moltitudine di studenti iniziarono ad uscire dall'università, tutti vestiti di tutto punto, le ragazze truccate e pettinate alla refezione e i ragazzi tirato a lucido. Il giorno del diploma ora mai era arrivato anche per Sam e Charles. Il più grande aveva un completo elegante total Black, il quale faceva risaltare di più la sua carnagione leggermente chiara, e il corpo ben definito, invece per quanto riguarda il più piccolo, Sam, aveva un semplice vestito bianco con una cravatta dello stesso colore dei suoi occhi. Entrambi con i capelli perfettamente curati e messi in ordine.
<<Piccolo..>> Urlò Charles vedendosi venire incontro correndo Luka. Il piccolo sorrise non appena li vide, belli come il sole. Non appena gli fu abbastanza vicino fece un piccolo salto catapultandosi direttamente fra le braccia del più grande, il quale lo prese e lo sollevò da terra. <<Finalmente pensavo di aver fatto tardi.>> Disse stringendosi a lui. <<Quando sono arrivato era iniziata da poco la cerimonia, quindi sono riuscito a riprendere voi due quando prendevate il diploma.>> Spiegava stringendo ancora di più a se Charles. Sam sorrise guardando quella meravigliosa scena. <<Non preoccuparti piccolo, l'importante è che tu ora sia qui.>> Luka guardò Sam, il quale si avvicinò e gli diede un leggero bacio sulla fronte.
Charles rimise giù il ragazzo, il quale si sistemò e poi tornò a dare attenzione ai due ragazzi davanti a lui, mentre stavamo parlando di un qualcosa che riguardava la cerimonia di apertura e del discorso fatto da Charles. Luka si guardò per un attimo intorno, alcuni ragazzi li guardavano, mentre altri si limitavano a parlare con amici e parenti. Da quando quel giorno, qualche mese prima, Charles prese in spalla il piccolo Luka e lo porto via la loro relazione diventò di dominio pubblico, alcuni scelsero di non parlare più con loro e allontanarsi, altre persone, più intelligenti, decisero di stargli vicino.
<<Piccolo.>> Lo chiamò serio Charles vedendo che Luka si era perso nel guardarsi intorno.
Il piccolo si girò verso di lui, sorridendogli forzatamente, quella situazione lo metteva in soggezione e il pensiero che gli altri potessero giudicare anche i suoi ragazzi lo faceva stare male.
Sam corrugò la fronte e dopo aver dato uno sguardo alle persone intorno a loro capi cosa c'era che non andava. Dopo che Charles se ne fu accorto si avvicinò a Luka e gli mise un braccio intorno alla vita stringendolo di più a se, dopo che furono abbastanza vicino gli diede un appassionante bacio. Dopo che si furono staccati Sam prese l'attenzione di entrambi guardò Charles e con un semplice sorriso di intesa, il più piccolo dei due prese una scatolina colore verde, dalla tasca dei pantaloni, verde, come gli occhi del più piccolo dei tre che continuò a guardare i due non capendo cosa stessero facendo.
<<Avevamo detto niente regali..>> Iniziò a disfare Charles. <<Ma noi ne abbiamo uno piccolo per te.>> Precisò Sam. Luka continuò a guardare i due non capendo.
<<Questo è per te.>> Disse Sam. I due continuarono a guardarlo, il piccolo un pochino titubante prese la piccola scatolina dalle mani di Sam, slegò il piccolo fiocco fatto con il nastro ramato che c'era e aprì la scatolina, trovandoci dentro una piccola chiave. Luka corrugò la fronte, non capendo, tornò a guardare i due ragazzi davanti a se e corrugò la fronte.
<<Abbiamo avuto un ripensamento.>> Iniziò a spiegare Sam. <<All'inizio la nostra storia è stato piuttosto altalenante, ma poi si è stabilizzata. Avevi deciso di rimanere al dormitorio a dormire, ma ecco..>>
<<Vieni a vivere con noi.>> Spiegò Charles interrompendo il suo ragazzo. Luka spalancò gli occhi. <<Tu da ora vieni a vivere con noi.>>
Il piccolo iniziò a sorridere di gusti. <<Non sembra una proposta.>> Disse fra un sorriso e l'altro.
<<Non lo è infatti.>> Disse Charles. <<Non vogliamo più averti lontano, vogliamo viverti ogni secondo, quindi ora andiamo al dormitorio e prepari tutte le valigie.>>
Luka sorrise leggermente imbarazzato
<<Siete sicuri?>> Chiese con un filo di voce Luka.
Per alcuni secondo nessuno dei due proferì parola, il piccolo si limitò a guardarlo fino a quando Charles alzò gli occhi al cielo, mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni eleganti. <<Ho voglia di fare l'amore con te.>> Disse quasi urlando. <<Quindi smettila di fare domande stupide e torniamo a casa nostra.>> Disse voltandosi e senza aspettare una risposta dai loro fidanzati si diresse verso casa.

Il piccolo Luka.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora