Capitolo 7.

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<<Piccolo allora io vado.>> Lo informò mentre apriva la porta della stanza. <<Va bene.>> Rispose Luka.
<<Stasera dormo fuori lo sai vero?>>
Luka non distolse nemmeno per un secondo gli occhi dal libro che stava leggendo. <<Si me lo avrai detto come minimo un milione di volte.>> Lo informò il più piccolo mentre si crogiolava nel letto, a causa del freddo.
<<Si e tutte le volte sembra che ti non mi stia ascoltando.>> Sorrise Rin guardandolo. Non aveva mai distolto gli occhi da lui, durante tutto il discorso.
<<Ma ti sto rispondendo quindi ti sento.>> Luka alzò per qualche secondo gli occhi dal libro incrociando i suoi occhi completamente neri. Stasera per la festa da Tiffany, Rin si era completamente superato. Era impeccabilmente bello. Vestito total black, con jeans e camicia è un paio di scarpe semi eleganti sempre neri.
<<Sei sicuro di non voler chiamare Sam o Charles o magari entrambi?>> Chiese ironico. Da quando era tornato, in tarda mattinata Rin lo aveva riempito di domande volendo sapere ogni minimo particolare.
<<No verranno anche loro alla festa dove stai andando.>> Lo informò Luka con la voce più naturale che potesse avere, continuando a leggere il suo buon libro sotto le coperte del letto.
<<È vero, me lo avevi detto..>> Asserì infine Rin abbassando lo sguardo, sapeva che Luka aveva qualcosa che lo preoccupava eppure non riusciva a capire cosa, mentre gli parlava di ciò che era successo a casa dei ragazzi sembrava così entusiasti..
<<Allora a domani, piccolo. Buonanotte e per qualsiasi cosa chiama.>> Lo avverti Rin sorridendogli forzatamente.
Il ragazzo alzò lo sguardo sul suo compagno di stanza, gli sorride dolcemente annuendo con la testa. <<Tranquillo, divertiti. Buonanotte.>> Rin senza aggiungere altro uscì dalla camera chiudendosi porta della camera alle proprie spalle, andando alla festa.
Luka dopo qualche secondo chiuse il libro che aveva fra le mani, che ora mai aveva letto e riletto, ma che in quel pomeriggi non riusciva proprio a concentrarsi, continuava a sfogliarlo ma senza successo. Non riusciva a concentrarsi proprio sul suo libro preferito. Si distese alzando gli occhi verso il soffitto, poggiandosi il libro sul petto. Si chiuse nella felpa, portandosi le coperte fino alla vita. Quei due giorni precedenti lo avevano scombussolato. Charles e Sam gli piacevano, lo facevamo stare bene quando stavano tutto insieme, ma quando si trovavano in certi momenti o in alcune parti del discorso si sentiva escluso. Era successo la sera prima, ma forse non sarebbe più successo, forse erano solo sue preoccupazioni, forse era solo l'inizio, poi le cose sarebbero cambiate, forse sarebbe rimasto tutto così.. In dal caso come si sarebbe dovuto comportare?! Sarebbe dovuto rimanere così?! Avrebbe dovuto cambiare qualcosa?! La moltitudine di pensieri fecero venire il mal di testa al ragazzo. Fece un bel respiro profondo e chiuse gli occhi cercando di far riposare un po' la mente, cosa al quanto difficile dato che il cellulare prese a suonare. Allungò il braccio sotto il cuscino che aveva vicino a lui e prese il cellulare da sotto al cuscino. Mise il braccio libero sugli occhi coprendoli e si portò il telefono all'orecchio senza vedere chi fosse.
<<Pronto.>> Asserì Luka al telefono.
<<Piccolo.>>
Il ragazzo si pietrificò, la voce di Charles continuava a riecheggiare nella testa.
<<Piccolo di sei.>> Lo richiamò il più grande sentendo una non risposta.
<<Si ci sono.>> Rispose con voce più tranquilla che poteva il ragazzo.
<<Tutto bene?>> Chiese premuroso Charles.
<<Si si grazie e tu?>>
<<Si grazie.>> Fece una piccola pausa. <<Ti abbiamo disturbato?>>
Luka fece un lungo sospiro, era ovvio che stessero insieme.
<<No tranquillo, sto sul letto sotto le coperte.>> Sorrise imbarazzato. <<C'è piuttosto freddo stasera.>>
Sentì Charles sorridere attraverso il cellulare.
<<Vuoi che veniamo a riscaldarti un pochino prima di andare alla festa?>>
Luka spalancò gli occhi con ancora il braccio su.
<<Davvero verreste?>>
Charles sorrise di gusto Stavolta. <<Si piccolo.>> Luka sorrise. <<Ci manchi.>> Disse Charles con voce lieve.
<<Anche voi mi mancate.>> Sospirò Luka.
<<Aspettaci, stiamo arrivando.>> Senza aggiungere altro Charles chiuse la chiamata e Luka rimase completamente paralizzato ancora incredulo alla conversazione appena avuta con il ragazzo. Fece scivolare il cellulare dalla mano facendolo cadere sul cuscino vicino a lui. Sorrise amaro. Non possono davvero venire qui, devono andare alla festa.. Fece un lungo sospiro, girandosi di lato, quel letto era stranamente più freddo del solito, non riusciva a prendere caldo. Guardò un punto non preciso davanti a lui, portando le mani stese davanti a lui. Dopo qualche secondo sentì dei ritocchi alla porta, spalancò gli occhi mettendosi seduto di scatto guardando la parte di stanza da cui veniva il suono.
<<Avanti.>> Disse con un filo di voce. La porta si aprì per metà facendo comparire un uomo alto e possente, con degli occhi celestiali. Vestito di tutto punto, jeans, camicia con maniche piegate fino a metà braccia e capelli scuri perfettamente sistemati. Non appena incrociò gli occhi del piccolo sorrise facendo qualche passo in avanti lasciando entrare anche Sam, anche lui vestito elegante, pantalone aderente nero con una maglia con scollo a V è una giacca nera sopra, perfettamente curato anche lui. Sam si chiuse la porta alle spalle. Luka incrociò le gambe sotto le coperte abbassando leggermente la testa, anche in un momento del genere riusciva a sentirsi di troppo.
<<Non ci accogli con un bacio e un abbraccio da togliere il fiato?>> Scherzò Sam. Luka sorrise imbarazzato. Alzò la testa e guardò davanti a lui, le due meraviglie appena entrate in camera sua
<<C'è freddo..>> Disse semplicemente dopo qualche secondo di silenzio. Si tirò le maniche della felpa, iniziando a giocare con L'orlo.
Charles sorrise facendo qualche passo in avanti e sedendosi al bordo del letto del ragazzo, senza mai distogliere gli occhi da lui. Allungò un braccio verso di lui, porgendogli una mano, Luka lo guardò perplesso, attese qualche secondo per poi capire. Sorrise prendendogli la mano, Charles lo tirò verso di se e Luka si avvicinò a lui. Lo fece sedere sulle proprie gambe. Luka tirò le ginocchia facendole arrivare al petto e si appoggiò sul torace di Charles, il quale lo avvolse con le braccia, stringendolo forte a se. Riusciva a sentire il suo battito. Il ragazzo più grande appoggiò il mento sulla testa del ragazzo.
<<Mi è passata la voglia di andare alla festa.>> Luka si pietrificò a quelle parole dette da Sam. Era ancora appoggiato alla porta della camera del ragazzo, con le braccia conserte e gli occhi fissi sui due. Charles sorrise. <<Anche a me.>> Disse stringendo ancora di più il ragazzo a se. Luka strinse ancora di più le ginocchia al petto.
<<Possiamo dormire qui?>> Chiese Sam. Luka alzò il viso dal petto di Charles mettendosi seduto sul ragazzo con le ginocchia incrociate.
<<Davvero volete dormire qui?>> Il piccolo guardò i due, spostando lo sguardo da uno all'altro. Charles sorrise. <<Se vuoi si.>>
Luka sorrise. <<Certo che voglio.>>
Charles sorrise guardando il piccolo negli occhi, stringendolo ancora di più a se facendolo rimettere con la testa sul proprio petto. Il piccolo si lasciò coccolare chiudendo gli occhi e il ragazzo prese a giocare con qualche ciocca dei capelli del ragazzo.
Luka aprì gli occhi, voltandosi verso Sam ancora appoggiato alla porta. Allungò un braccio porgendogli la mano e il ragazzo sorrise guardandolo. Si avvicinò ai due sul letto, tolse la giacca buttandola sulla poltroncina vicino al letto e prese la mano del ragazzo rimanendo in piedi davanti a lui, intrecciò le proprie dita a quelle del ragazzo.
<<Ci mettiamo nel letto?>> Chiese Charles, guardando il piccolo. Luka sorrise annuendo. Entrambi guardarono Sam. <<Si.>> Rispose lui contento. Dopo qualche secondo i tre si misero nel letto: Charles in mezzo e Luka e Sam ai lati del ragazzo, entrambi appoggiati con la testa sulle spalle del ragazzo è avvolto dalle forti braccia del più grande.
Sam si protese verso il piccolo lasciandogli un casto e dolce bacio sulle labbra e poi fece la stessa cosa con Charles e infine gli ultimi due si diedero un bacio.
<<Potrei stare così in eterno.>> Asserì Charles contento stringendo i due ragazzi a se.
Luka sorrise. <<Esagerato.>>
<<È davvero bello avervi entrambi fra le mie braccia.>>
<<Si in effetti è molto meglio così.>> Disse entusiasti Sam.
Entrambi si voltarono verso il più piccolo trovandolo completamente addormentato. Gli occhi chiusi con le lunghe ciglia che gli facevano ombra sulle guance e la piccola bocca semichiusa. Sam sorrise. <<Dorme proprio come un bambino.>>
Charles prese ad accarezzargli i capelli attorcigliandosi qualche ciocca fra le dita. <<È il nostro piccolo bambino.>> Disse quasi sognante mentre non distoglieva gli occhi da lui nemmeno per un secondo.
<<È quello giusto.>>
Charles distolse lo sguardo da lui guardando Sam negli occhi blu. <<Lo credo anche io.>>
I due si diedero un altro bacio, più appassionato di quello precedente.
<<E io che volevo ripetere l'esperienza di ieri sera.>> Disse il più grande tornando a guardare Luka ormai nel proprio mondo dei sogni.
<<Forse domani.>> asserì Sam soddisfatto chiudendo gli occhi cercando di addormentarsi.

Il mattino seguente, quando Luka aprì gli occhi si trovò davanti il corpo di Charles avvolto dalle coperte con sopra Sam, mentre aveva appoggiata la testa nell'incavo del collo e della spalla del più grande, avvolgendolo con le braccia sulle spalle, mentre il più grande lo teneva stretto a se tenendolo per la vita. Charles aveva appoggiato il viso nei capelli dell'altro e dormivano tranquilli entrambi. Chissà se dormivano sempre così?! Se si ritrovavano sempre in questa posizione al mattina appena svegli?! Il piccolo sorrise dolcemente, nonostante una piccola parte di lui li invidiava, voleva trovarsi anche lui in mezzo a loro due, voleva anche lui fare parte di quella relazione, ma andava bene così, o almeno cercò di convincersi di questo. Era l'immagine più dolce e bella che potesse vedere appena sveglio. Si spostò delicatamente al bordo del letto, scostando piano le coperte, in modo da non far svegliare i due ragazzi. Scese dal letto e prese le prime cose che trovò nel armadio vicino al letto. Voleva andare a comprare la colazione così che quando si fossero svegliati avrebbero trovato qualcosa da mangiare. Si spogliò rimanendo solo con l'intimo addosso, prese il paio di jeans reclinandosi leggermente per metterli quando una voce riecheggiò nella camera. <<Cazzo che bella visione di prima mattina.>> Luka sorrise del sentire la voce decisa e ferma di Charles. Senza dire nulla continuò a mettersi i pantaloni, per poi girarsi verso il letto trovandosi entrambi i ragazzi con gli occhi puntati su di lui.
<<Dove stai andando?>> Domandò Sam. Luka sorrise imbarazzato guardandoli. Mise le mani nelle tasche dei jeans spostando gli occhi sul pavimento a causa del troppo imbarazzo. <<Volevo andare a comprarvi la colazione..>>
Charles sorrise. <<E perché?>>
<<Beh.. perché.. ecco.. Ieri siete stati qui. Decidendo di non andare alla festa dove volevate andare e avevano pensato di ringraziarvi..>> Disse quasi con tono di scuse il piccolo. Non vedendo una risposta Luka alzò lo sguardo incrociando quello degli altri due. Dopo qualche secondo il più grande si alzò, scalzo, si avvicinò al ragazzo, il quale non distolse nemmeno per un secondo gli occhi da lui. Charles si avvicinò tanto da far incrociare la sue labbra con quelle del piccolo, facendo subito incrociare le lingue, iniziando a scambiarsi baci poco casti. Il più grande mise le mani sul sedere del ragazzo avvicinandolo ancora di più a lui facendogli sentire la consistente erezione mattutina che aveva nei pantaloni. <<Se vuoi ringraziarci fallo così.>> Asserì Charles fra un bacio e l'altro con la voce roca dall'eccitazione.
Luka continuò a baciarlo portandogli le mani sulle spalle avvicinandolo di più a se. Con una mano andò a intrufolarsi nei capelli del più grande.
<<Ieri eravamo venuti qui perché avevamo voglia di te, ma poi ti sei addormentato e non abbiamo fatto più nulla.>> Luka si pietrificò a quelle parole dette da Sam. <<Abbiamo dovuto aspettare fino a stamattina.>> Disse ironico sempre lo stesso. Charles si rimise dritto guardando il ragazzo ancora nel letto scoperto dalle lenzuola con una montagnetta a cavallo dei pantaloni.
Luka sorrise amaramente, poggiando le labbra sul petto del ragazzo.
<<Abbiamo costantemente voglia di te.>> Ammise il più grande tornando a guardare il più piccolo.
Luka continuò a baciare il ragazzo davanti a se. Non poteva aspettarsi altro da loro, erano andati lì solo per quello, non perché volessero vederlo o coccolarlo o perché semplicemente volevano stare con lui, l'unico loro scopo era quello. Sentì gli occhi pizzicare e il groppo in gola salire.
<<Allora prendetemi.>> Disse semplicemente continuando a baciare il ragazzo davanti a lui sul petto. Il più grande strinse il sedere del ragazzo facendo sfregare le due erezioni con l'unica separazione la stoffa dei jeans. Se quello era l'unico modo per averli allora andava bene così..

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