<<Allora che programmi hai per il pomeriggio?>> Chiese premuroso Rin a Luka mentre gli passava i libri della lezione di letteratura inglese appena terminata. Il piccolo prese i libri da mano al proprio compagno di stanza e li richiuse tutti nello zaino, se lo mise in spalla ed uscì dall'aula senza dire alcuna parola. Rin caparbio come sempre, prese a seguirlo. <<Allora?>> Insistette mentre si faceva largo fra la folla di studenti con vicino Luka.
<<Nulla, credo che leggerò un buon libro o andrò in biblioteca a studiare.>> Lo informò il ragazzo. Rin sbuffò gesto che non passo in osservato al più piccolo.
<<A proposito..>> Iniziò cercando di cambiare argomento. <<Ma come mai è da un paio di settimane a questa parte che frequenti alcuni corsi di letteratura inglese con me?>>
Rin si mise dritto portandosi le mani nelle tasche dei jeans. Sembrò pensarci a lungo prima di rispondere. <<Devo fare un esame, e come argomentazioni ho il programma di prima e di conseguenza non ricordandomelo preferisco andare a lezione.>>
Luka rise, spingendo la porta della mensa per entrare, tenendola aperta anche per Rin. <<Ma non prendi mai appunto. Come fai a ricordarti tutto?>> Il suo compagno di stanza sorrise soddisfatto. <<Non ci capirei nulla nemmeno scrivendomi tutta la lezione parola per parola, preferisco prendere i tuoi che sono scritti in modo chiaro e coinciso.>>
Luka si fermò di colpo, voltandosi verso Rin il quale fece uno sforzo enorme per fermarsi e non andargli a finire addosso. <<Come fai ad essere così tanto sicuro che io ti presti i miei appunti?>>
Rin fece un enorme sorriso Beffardo. <<Perché mi vuoi bene e so che faresti qualsiasi cosa per il tuo compagno di camera.>>
Luka sorrise voltandosi nuovamente verso il bancone per prendere il cibo.
<<Non essere così sicuro di te.>> Si avvicinò al bancone prese il proprio vassoio e Rin posto subito dopo di lui fece la stessa cosa.
Si mise in fila dietro ad altri studenti aspettando il proprio turno, nel frattempo si guardò intorno e subito individuò Charles e Sam, bellissimi e radiosi come sempre. Erano seduti ad un tavolo un pochino in disparte nella mensa insieme ad altri loro amici. Ormai si vedevano poco e niente e quando si vedevano si concentravano per lo più sul sesso. Non parlavano mai, non uscivano mai, si vedevano solamente la domenica litigio per qualche ora e basta, Luka andava da loro, lo facevano e poi tornava indietro. Il vuoto che si creava in certi momenti di solitudine lo divorava, ma quello era l'unico modo per stargli vicino e pur di farlo a lui andava bene. I due ragazzi non si volsero nemmeno per un istante e lui cercando di essere il più naturale possibile. Strinse il bordo del vassoio fra le mani e fece un lungo sospiro. Il petto iniziava a fare male.
Dopo aver preso il proprio pranzo si sedette ad uno dei tavoli insieme a Rin. Era abbastanza isolato, non molto vicino a quello dei due ragazzi. Mentre mangiavamo un ragazzo dai lunghi capelli biondi e con particolari occhi grigi si sedette sulla sedia vicino a quella di Luka. Il ragazzo spalancò gli occhi visibilmente sorpreso dalla troppa vicinanza.
<<Sammy.>> Esclamò Rin contento.
Il ragazzo Lo guardò sorridendo. <<Ehi.>> Si salutarono meglio stringendosi la mano in un modo tutto loro.
<<Da quanto tempo..>> Esclamò nuovamente Rin.
<<Qualche mese.>> Rispose tranquillo Sammy mentre riprese a mangiare. Luka fece lo stesso.
<<Dove sei stato?>> Gli Chiese Rin.
<<Corso di Specializzazione in Francia.>>
Luka spalancò gli occhi. <<Sei stato in Francia?>> Sammy si voltò di scatto guardando i due bellissimi smeraldi verdi. <<Si.>>
Luka sorrise entusiasti. <<Parlamene..>> Lo implorò quasi.
Sammy sorrise coprendosi la bocca con il palmo della mano.
<<Cosa vuoi sapere?>>
<<Tutto.>> Rispose Luka avvicinandosi senza nemmeno rendermene conto.
<<Okay piccoletto, ma ad una condizione?>>
Luka annuì con il capo. <<Quale?>>
<<Che tu mi conceda un uscita.>> Rin scoppiò a ridere. <<Vuoi un appuntamento con lui?>> Gli Chiese riprendendosi la sua attenzione.
Sammy lo guardò con fare soddisfatto. <<Ovvio.>> Fece una pausa tornando a guardare il piccolo. <<Mai vista una meraviglia del genere.>> Si avvicinò ancora di più lasciando un piccolo bacio sulla punta del naso del piccolo, il quale rimase pietrificato.
<<Guarda che è fidanzato.>> Lo informò Rin. Sammy non distolse gli occhi da Luka. <<Non importa. Non sono un tipo geloso.>>
Luka sorrise.
<<Stasera alle otto al bar di fronte il dormitorio okay?>>
Luka annuì e Sammy si alzò portando via con se il proprio vassoio.
Il più piccolo continuò ancora a pensare all'avvenimento appena accaduto.
<<Sei fidanzato lo sai vero?>> Gli Chiese quasi con tono rimproveratorio Rin. Luka contrasse la mascella.
<<Se quella la chiami relazione è ovvio che le ragazze dopo aver passato una notte con te e scappano.>>
Rin corrugò la fronte non capendo.
Luka si voltò verso il ragazzo guardandolo in quegli inconfondibili occhi neri. <<Stiamo "Insieme" se così si può dire da qualche settimana. Ci vediamo poco e quando ci vediamo l'unico pensiero è scopare. Non abbiamo momenti nostri, non usciamo mai, dormiamo in camere separate, loro si vivono quotidianamente, mentre io devo preoccuparmi anche di poterli abbracciare perché dopo mi sentirei si troppo. Ho paura di poter parlare perché potrei dire qualcosa di sbagliato, mentre quando stiamo insieme le loro conversazioni si basano sul loro lavoro, su cosa fare dopo che io me ne sia andato, o su cosa fare o quale festa andare il sabato sera, quando sanno che a me non piacciono e non si sono mai creati il problema.. Nemmeno di pensare come io potessi sentirmi a pensare che loro la sera vanno a dormire insieme abbracciati, si svegliano nello stesso modo, pensare che si vivono quotidianamente mentre io non posso nemmeno sentirli se non tramite messaggi. Non si creano nemmeno il problema di cercare di capirmi.. Perché io allora dovrei continuare a capire loro?! Perché anche loro non possono pensare a me per una volta?! Perché non possono cercare di venirmi incontro e dico solo provare a pensare di come potrei stare io in tutto questo.>> Fece una pausa quando sentì un singhiozzo salirgli dalla gola, senza nemmeno rendersene conto aveva iniziato a piangere, gli occhi gli luccicavano, il groppo in gola bruciava, il naso diventato rosso e le guance rigate dalle lacrime, scendendogli e andando a poggiarsi sul vassoio. Rin spalancò gli occhi, non aveva mai visto Luka in quello stato, non aveva mai pensato che tutto quello potesse fargli del male. Lo vedeva sempre contento e spensierato quando tornava da casa dei ragazzi, e pensare che era tutto una messa in scena per non farlo preoccupare lo faceva stare ancora peggio. Luka alzò subito i palmi delle mani asciugandosi gli occhi e le guance, distogliendo lo sguardo da lui, abbassando la testa, quasi per nascondersi. <<Loro non provano nemmeno a capire come io mi senta in tutto questo, le paure che ho, le paranoie che mi affliggono, i pensieri che mi soffocano. Loro non lo hanno mai pensato.>> Si alzò dalla sedia prendendo il vassoio fra le proprie mani.
<<Scusami ma ora è meglio che io vada.>> Si voltò di scatto senza aspettare una risposta dall'amico, ma di colpo di trovò davanti Charles e Sam, con gli occhi puntati su di lui. Il piccolo rimase completamente paralizzato, si guardò per un attimo intorno capendo che erano di passaggio stavano andando verso l'uscita.
<<Scusate.>> Disse semplicemente, dopo che gli fu andato addosso quasi. Luka strinse i denti sentendo nuovamente gli occhi pizzicargli e dopo aver incrociato gli occhi dei due per qualche secondo li superò ed uscì dalla mensa nel giro di qualche secondo.
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Il piccolo Luka.
RomanceUn ordinario studente universitario, amante della letteratura studia lingue. Corre tutto normale fino a quando non incontra due paia di occhi che gli scrutano l'anima.