Il ragazzo tirò in giù le maniche della felpa che stava indossando. Era enorme dato che era di Charles. Mentre tornava in cucina, in quel piccolo pezzo di strada, aveva ripensato a tutto ciò che era successo in quegli ultimi istanti. Come era potuto finire tutto così?! Luka sbuffò portandosi le mani davanti agli occhi.
Una volta arrivato in cucina, si guardò intorno cercando Charles. Era dietro al bancone della cucina, con un bicchiere in mano, colmo di un certo liquido nero, mentre se lo stava portando alle labbra, aveva lo sguardo perso, guardandolo meglio era palese che avesse perso qualche chilo, la carnagione era diventata più chiara. Luka corrugo la fronte, si tolse l'asciugamano da testa mettendola su un mobiletto che si trovava vicino a lui, poi fece qualche passo in avanti, cercando di richiamare l'attenzione del ragazzo davanti a se. Dopo qualche passo, Charles alzò il viso, incrociando gli occhi verdi del ragazzo, strinse la mascella e si girò verso la cucina, poggiando il bicchiere sporco nel lavandino. Luka si avvicinò ancora di più, sedendosi su uno degli sgabello vicino la penisola, alzò le gambe incrociandole e mise le mani nelle tasche della felpa. Il suo sguardo sempre posato sul ragazzo davanti a lui, leggermente intimorito, lo stupiva, non si era mai sentito così in sua presenza.
<<Scusa..>> Disse infine Luka. Charles mise le mani sul bordo della cucina e iniziò a guardare davanti a se. <<Il mio comportamento non è stato dei migliori in questi giorni, oggi più che mai, ma io..>>
<<Non sei tu quello che si deve scusare.>> Lo interruppe freddamente Charles. Abbassò leggermente la testa. <<Quelli che dovrebbero scusarsi siamo noi, eppure lo stai facendo tu.>>
Luka abbassò la testa, sfilando le mani dalle tasche e iniziò a torturarsi il bordo della maglia. <<Voi non avete nulla di cui scusarvi..>> Iniziò a spiegare. <<Sono stato io a sbagliare, volevo tutto e subito senza pensare a come potevate stare voi o a cosa potevate pensare.>>
Charles fece un leggero sorrisetto quasi amareggiato. <<Noi volevamo.. Almeno io volevo, credo come Sam.. Io volevo averti già subito nella mia vita, viverti a pieno, amarti, ma avevamo.. C'è io e anche lui.. Avevo paura che correndo più del dovuto poi tu ti saresti spaventato.>> La voce fredda e decisa iniziò a vacillare.
<<Avevamo paura che tu avresti avuto ancora più paura se noi avessimo preteso tutto e subito.>> Spiego velocemente Sam, comparso dal nulla, dietro al ragazzo, poggiandosi come suo solito allo stipite della porta, incrociando le braccia al petto. <<Non avrei avuto paura.>> Rispose deciso Luka alzando il capo e guardando le forti spalle dell'uomo davanti a lui. <<Lo volevo anche io.>>.
Charles strinse le mani intorno al bordo del piano della cucina, le nocche gli divennero bianche e abbassò ancora di più la testa. Luka ammirò l'uomo davanti a lui. <<Non c'è la fa più a stare senza di te.>> Asserì serio Sam. <<È ad essere sincero nemmeno io.>>
Luka sfilò le gambe e scese da sopra lo sgabello mettendosi in piedi, raggiunse il ragazzo che stava poco prima davanti a lui. Vedendo il corpo di quell'uomo da vicino, stava tremando, aveva paura.. Luka si mise al suo fianco, alzò il viso cercando di vedere quello dell'uomo davanti a lui, ma Charles subito girò di scatto il capo, guardando dal lato opposto. Il piccolo fece un profondo respiro e si mise nel piccolo spazio che si trovava fra Charles e la cucina, gli si Poggiò addosso, mettendo il viso sul petto dell'uomo davanti a lui, gli circondò la vita con le braccia, cercando di trasmettergli quanto più calore possibile, dato che era freddo. Sentì Charles muoversi, aveva abbassato il viso verso il ragazzo. <<Scusa.>> Disse Luka stringendo ancora di più le braccia, con tutta forza che aveva in corpo. <<Scusa.>> Ripetette, chiudendo e stringendo forte gli occhi.
<<Perché ti scusi?>> Chiese sorridendo Charles, con la voce leggermente incrinata.
<<Non voglio che tu stia così.>> Ammise Luka. Charles scontrasse la mascella, lasciò andare il bordo della cucina e avvolse le braccia intorno al corpo del più piccolo. In quell'istante, quasi perfetto, Charles, che fino a quel momento, era stato forte e deciso, stava crollando.
<<Sto bene piccolo.>> Cercò di rassicurarlo il più grande. Luka fece un cenno di diniego con la testa. <<Non stai bene..>> Disse quasi sussurrando il piccolo. <<..Non sto bene nemmeno io senza di voi.>> Ammise. Charles lo strinse ancora di più a se. <<Sam.>> Lo chiamò piano Luka. Nonostante le sua voce fosse lieve è quasi inesistente, il ragazzo lo sentì e subito si avvicinò ai due ragazzi. Luka senza muoversi tanto lasciò andare con un braccio il corpo di Charles e Il più grande fece la stessa cosa con lui, lasciando così una piccola apertura per Sam, il quale non spese tempo e si intrufolò in quell'abbraccio. Luka spostò il viso vicino a Sem, il quale si avvicinò ancora di più a lui e dopo essersi stretti, rimasero vicini e avvinghiati uno all'altro per un tempo quasi infinito. Quello era il momento perfetto. Sam appoggiato sulla spalla di Charles, Luka poggiato con il viso sul petto di entrambi e Charles con il viso poggiato sui capelli di Sam.
<<Scusate.>> Disse nuovamente il più piccolo in un filo di voce.
<<Perché ti scusi?>> Chiese Sam, preoccupato.
<<Perché mi sono innamorato di voi.>> Disse ancora più piano di prima. Charles sorrise, alzando gli occhi al cielo. <<Ripetilo, ma senza il "Perché" dell'inizio.>>
<<Mi sono innamorato di voi.>> Ripetè il più piccolo stringendosi ancora di più ai due ragazzi.
<<Anche io mi sono innamorato di te.>> Rispose prontamente Charles. Luka spalancò gli occhi. Alzò il viso incrociando i bellissimi occhi cristallini di lui. <<Davvero?>> Chiese in un filo di voce.
Charles annuì. Gli occhi del piccolo gli si riempirono di lacrime, pensando che mai in vita sua avesse potuto sentire quelle parole da lui.
<<Anche io sono innamorato di te.>> Disse Sam rompendo il silenzio. Luka spostò gli occhi verso di lui, sentendo le lacrime rigargli le guance. <<Davvero?>> Chiese fra un singhiozzo e l'altro. Sam sorrise dolcemente facendo scivolare la mano dalla sua vita, fino a sopra i capelli del piccolo. Iniziò ad accarezzarlo, giocando con qualche ciocca di capelli ribelli. <<Credo di essermi innamorato di te da quando ti ho visto a quella festa rumorosissima.>>
<<Ma è la prima volta che ci siamo visti.>> Rispose perplesso il ragazzo.
Charles sorrise. <<Ed è stata la prima volta che i tuoi bellissimi occhi si sono posati su di noi.>>
Luka lasciò andare i ragazzi, alzandosi sulle punte dei piedi alzando le braccia verso Charles, il quale si protese verso di lui, il quale gli avvolse le braccia intorno al collo e le gambe alla vita. I due sentirono Sam sorridere.
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Il piccolo Luka.
RomanceUn ordinario studente universitario, amante della letteratura studia lingue. Corre tutto normale fino a quando non incontra due paia di occhi che gli scrutano l'anima.