"Miaaa" cantileno.
"So che sei lì dietro, le tende non possono nasconderti. Non da me."Fisso la sua finestra, l'interno della stanza si intravede attraverso le tende sottili. Non ho bisogno di cercarla con lo sguardo per avere prova della sua presenza: avverto perfettamente la sua angoscia.
Inspiro profondamente chiudendo gli occhi, sorridendo appena nel pregustarmi la sua espressione."Perché non scendi? Ci facciamo due chiacchiere come ai vecchi tempi. Non avere così paura" sghignazzo.
"Io non ho paura di te" la sua voce scandisce queste sei parole con una determinazione tale da lasciarmi sorpreso per un istante, una frazione di secondo e poi scoppio a ridere.
"Non puoi mentire. Sento le tue emozioni."
"Proprio per questa ragione dovresti credermi, allora, demone" sputa.
Deglutisco, serrando le labbra. Le sue emozioni sono prive di terrore e paura.
"Sapevo che in te c'era qualcosa di strano, Kyle. Avevo dei sospetti, ma tu hai dato dimostrazione di essere un demone prima che potessi trovare alcuna prova."
"Speravi davvero di trovare prove?" rido, "tutte quelle morti e mai nessuna traccia, e tu credevi di essere la detective perfetta? Fammi il piacere!"
Qualcosa cambia nell'aria e mi volto di scatto, trovando Mia a pochi passi da me, nel buio. Assottiglio gli occhi, mentre il mostro che è in me urla e si dimena perché io la uccida immediatamente.
"I tuoi sensi sono leggermente offuscati, non è così?"
Sciocca di una ragazzina...osa addirittura deridermi.
"È da un po' che mi interesso alle creature come te, Kyle. Sei così accecato dalla fame che non ti accorgi delle cose reali. Non sei riuscito ad avvertirmi nelle vicinanze, preso com'eri nel guardare verso la mia finestra."
"Mi stai sfidando, Mia?"
Incrocia le braccia.
"Non sarai tu ad uccidere me, Kyle. Sarai tu ad essere eliminato per sempre."
Passano alcuni istanti di silenzio, immobile e pesante come una coperta, poi scoppio a ridere, tremendamente divertito dalla sua affermazione così tanto coraggiosa quanto stupida. Sciocca come la ragazzina che è.
"Mi sembra che nonostante tutto non ti sia chiaro il concetto di ciò che sono, mi sbaglio?"
"Credi di essere invincibile?" Mia alza un sopracciglio, il tono disgustato.
Creo una barriera fra me e le sue emozioni.
Non ancora, non ancora.
Sono troppo affamato.
La inchiodo con lo sguardo e mi concentro sui suoi pensieri, cerco di individuare la paura più nascosta in lei.
Sorrido soddisfatto, distendendo le labbra in un ghigno.Un grido di bambina si leva tra le fronde degli alberi.
Mia sgrana gli occhi e si volta di scatto verso il bosco."Katherine..." sussurra.
"Mia!" Ancora un grido da parte della bambina.
"Katherine!" Mia si volta a guardarmi, il terrore negli occhi.
Non dice una parola, si allontana lentamente da me, poi si volta e inizia a correre.
Mia è una macchina da guerra, ostinata e determinata, ma come tutte le macchine, possiede una falla nel sistema. Io ho trovato quella falla: la paura di perdere la sorella per mano di un demone, uno come me.
Che i giochi abbiano inizio.
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Fear the night
Paranormal[Prequel di "after the midnight"] "Cosa sono?" "Un sadico." "Uno psicopatico." "Un maniaco." "Un pazzo." "Un demone."