Capitolo 15

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Dieci anni dopo

Vago per i boschi, annoiato. Ogni tanto ripenso a quella notte, all'omicidio di Mia, e tutto ciò che provo è un forte fastidio, come se ci fosse qualcosa che non va, qualcosa di strano in tutta quella faccenda. Scuoto la testa, osservando il cielo scuro costellato di stelle, coperto a intermittenza dalle fronde degli alberi che lasciano filtrare la luce della luna piena.
Mi fermo improvvisamente.
L'hai sentito. Sì che lo hai sentito.
Un fremito mi percorre la spina dorsale, scaricando piccole scintille d'eccitazione. Chiudo gli occhi, l'aria si è d'un tratto fatta più densa. Carica di attesa.
Anche i miei fratelli l'hanno sentito ed ora sono qui, mimetizzati nell'ombra.
È stato rapido, come una frustrata, ma che invece di dolore, promette gioia, appagamento, sadica soddisfazione.
Quella che non hai provato uccidendo Mia.
Le voci nella mia testa sono tornate, più forti di prima. Sono affamate di distruzione e morte.
Anche il richiamo è forte. C'è qualcuno nel bosco. Una ragazza, è sola e spaventata. La sua paura è talmente forte da riuscire a sentirla da chilometri di distanza.
E non sono l'unico ad averla avvertita.
Mi concentro, quasi posso vederla correre. Mi dà le spalle, si sta dirigendo rapidamente verso la strada, fuori dal bosco.
Decido di lasciar perdere, i miei fratelli le sono già alle calcagna e sono in tre: la lascerò a loro.
A breve, infatti, una nuova ondata di terrore mi investe con la forza di uno tsunami, mista al dolore provocato da contusioni e ossa rotte. Emozioni con una forza simile sono molto rare e la curiosità mi incalza ad aggiungermi alla festa.
Emergo da una nube di oscurità, alle spalle della ragazza.

- Che vuoi fare, Derek? - chiedo, con sarcasmo. Vorrei aggiungere un "divertirti senza di me?", ma non appena la ragazza si volta verso di me, la voce mi muore in gola. Lunghi capelli castani, occhi grandi e scuri. Occhi da cerbiatta familiari.
Katherine.
La morte di Mia è come un macigno sul mio stomaco, adesso. La speranza che leggo negli occhi della sorella...crede che io sia qui per salvarle la vita.

- Vuoi unirti alla festa? - sghignazza Derek, lanciando occhiate d'intesa ai due demoni che si è portato dietro, i quali però sono arretrati di qualche passo dal mio arrivo.

- No, passo - dico di getto, con disinteresse. Faccio per andarmene, non posso più immischiarmi con la famiglia Todd, ma la voce disperata di Katherine mi fa desistere.

- No, ti prego, aspetta! Non puoi andartene!

- Lui è una noia, dolcezza. Io sono molto più divertente - sussurra Derek, lascivo, dandole una ginocchiata dritta nelle costole.
Qualcosa monta in me, come una furia, familiare ma allo stesso tempo sconosciuta.

- Lasciala andare - ordino, ed una nube nera si propaga attorno a me. Derek incespica un po' all'indietro, sorpreso. Poi scuote la testa con una risata. Probabilmente sta pensando che il motivo per cui io gli sto intimando di lasciare andare la ragazza sia perché la voglio tutta per me e non per salvarla da loro, salvarla da me.
- E perdermi tutto il divertimento? No.

Derek non si muove, per cui sono costretto a fare l'unica cosa che mi viene in mente: colpirlo. Non voglio ricorrere alle mie capacità, ma la lotta nello stile umano non fa è il mio forte: una vera e propria perdita di tempo per chi non ha pazienza come me.
Pura oscurità si sprigiona da me e si abbatte su Derek, scaraventandolo a qualche metro  di distanza, mettendolo k.o. Questo basterà a mettere in chiaro le cose e non si avvicinerà più. Non per questa notte. Gli altri due svaniscono nel buio portando con loro Derek prima che io possa dire nulla.

- Grazie. Mi hai salvato la vita - mormora Katherine, avvicinandosi di poco, zoppicando, dopo essersi alzata da terra a fatica. Non mi soffermo sulla sua pelle sudata, sporca e graffiata. Sulla sua caviglia sicuramente rotta o sul sangue incrostato sulla fronte, i capelli scompigliati.

- Non te l'ho salvata. Te l'ho solo complicata. Da adesso inizia l'incubo - dico, rude, ma è la verità: finché lei sarà in vita, Derek non dimenticherà che ha un conto in sospeso con lei, con me. La cercherà e vorrà ucciderla.
Mi dico che non dovrebbero essere affari miei, di non continuare a immischiarmi, ma la vita di Katherine non sarà complicata solamente a causa di Derek, da questo momento in poi. Lo sarà soprattutto per causa mia. Mia era la mia ossessione ed alla fine l'ho uccisa per questo, ma Katherine...con Katherine è diverso. La mia attrazione verso la sua famiglia non la porterà alla morte. Stavolta la mia ossessione la proteggerà.

Fear the night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora