Capitolo 20

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Margherita
《Finito!》esclamo richiudendo il libro di matematica.
Sono stata tutto il pomeriggio a studiare per un'importante test di matematica e ora sono distrutta.
Mi alzo dalla scrivania e vado in salotto dove trovo Chris.
I nostri genitori sono a una cena di lavoro mentre Eleonora e Lorenzo sono nelle loro stanze.
《Hai finito di studiare?》chiede lui venendomi ad abbracciare.
Io annuisco e lo bacio.
《Bhe...dopo tutto questo studio ti serve un po di relax》dice facendomi sedere sul divano.
In quel momento sentiamo dei passi. È Lorenzo che sta arrivando.
Ci allontaniamo e vedo Chris lanciare uno sguardo arrabbiato al fratello che nel mentre fa finta di niente e si mette a guardare la tv.
《Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata nel centro? Ho voglia di stare un po con te》annuisco entusiasta e usciamo.

Ci teniamo per mano tutto il tempo che impieghiamo per raggiungere il locale in cui volevamo andare.
Una volta li ci sediamo al bancone e ordiniamo da bere. Parliamo del più e del meno e tra un bacio e l'altro arriva mezzanotte.

Usciamo dal locale e mi sorprendo di quanto faccia freddo.
Chris se ne accorge a si sfila la giacca per appoggiarmela sulle spalle.
Lo ringrazio con un bacio.
Decidiamo di percorrere una strada secondaria, che passa davanti alla casa di Giulia.
Volevo controllare che andasse tutto bene.

Nel momento in cui svoltiano l'angolo un brivido di paura mi percorre. Corro a nascondermi dietro un cespuglio e mi trascino anche Chris.
《Ma cos...》prova a dire ma lo zittisco indicando un punto davanti alla casa di Giulia. C'erano quei due uomini che avevamo incontrato un paio di giorni fa al parco, e stavano cercando di entrare in casa. Sono come paralizzata dalla paura. In poco tempo riescono ad entrare.
Sentiamo un grido soffocato, il pianto di un bambino,una porta che sbatte e poi più niente.
La strada piomba in un silenzio tombale. Vediamo uscire i due uomini dalla casa con Giulia sulle spalle. Io trattengo un grido. Chris però non riesce a stare li a guardare a si lancia contro i due. Ma loro sono molto più forti di lui e lo mettono a tappeto.
Vedendolo li per terra senza pensarci corro verso di lui e gli bacio delicatamente le labbra.
《Chris...Chris rispondimi!》Delle lacrime salate mi rigano le guance, ma non faccio in tempo a chiamare la polizia che uno dei due uomini mi da un colpo in testa facendomi perdere i sensi.
Poi il buio.

Chris
Mi ritrovo in mezzo alla strada.
L'ultima cosa che mi ricordo è il bacio di Margherita poi nulla.
Perdo sangue da una ferita sulla fronte e credo anche di essermi rotto il polso, ma ora non ha importanza, devo solo ritrovarla.

Ma dove possono averla portata?!

È ancora notte fonda, penso siamo le 2 o le 3. Mi metto a vagare per la strada cercando qualche indizio. Poi decido di entrare in casa di Giulia.
Salgo le scale fino alla camera del padre che trovo chiusa a chiave.

Bene...li non sono entrati

Poi vado nella sua stanza. Conosco Giulia da molti anni orami, quando eravamo piccoli giocavamo sempre insieme, e conosco la sua casa a memoria da quante volte ci sono stato.
Ma vedendola così,in disordine e buia stento a riconoscerla.
Entro nella stanza e accendo la luce sul comodino per vedere meglio. Le lenzuola e il materasso sono sul pavimento. Poi mi sembra di vedere qualcosa, un foglio buttato a terra.
Ma la piccola luce in quel momento si spegne lasciandomi di nuovo al buio.

Allora cerco un interruttore per accendere la luce sul soffitto. Lo trovo e ritorna la luce. Solo ora vedo quello che Giulia aveva fatto sul muro davanti al suo letto. Era pieno di fotografie, scritte e collegamenti riguardanti i due uomini.
Stava indagando su di loro, voleva prenderli, ma sono arrivati troppo presto. Raccolgo il pezzo di carta che sembra stato strappato da un taccuino. Ma era bianco.
Torno a fissare il lavoro di Giulia.

Quanto tempo deve averci messo per fare tutto questo?!

In quel momento il telefono di casa squillò. Istintivamente corro di sotto e risposi.

《Abbiamo sua figlia. Se la vuole rivedere viva venga al 25 di via Amedei tra mezz'ora. E non si azzardi a chiamre la polizia, o le ragazze faranno una brutta fine.》Rimango immobile con ancora il telefono attaccato all'orecchio nonostante l'uomo avesse attacato.
Il mio primo pensiero è per Margherita è solo per colpa mia se si trova in questo casino.

Assorto nei miei pensieri, con il segnale di linea libera che rimbomba nella mia testa,non mi accorgo subito che ce qualcuno dietro di me. Ma quando finalmente mi decido ad attaccare la cornetta e mi giro faccio un salto all'indietro e per poco non distruggo il telefono.

È il padre di Giulia che mi fissa da metà scale.
《Christian. Speravo fossi tu. Ho visto tutto dalla finestra.》L'uomo mi fissava con occhi vuoti, come se avesse sofferto così tanto da non riuscire più ad esprimere alcuna emozione.
《Penso che in questo momento la tua priorità sia ritrovare la tua ragazza. Quindi ti conviene alscoltarmi e fare cio che ti dico.》 Entriamo in camera e mi fa sedere su una poltrona in un angolo. Poi apre una cassettiera e prende una cassetta di metallo.
《Questa è gente pericolosa Christian, non conviene scherzare con loro ti consiglio di fare molta attenzione. Questa è una mappa dell'edificio in cui tengono le  ragazze.》dice porgendomi una cartina malridotta.
《È pieno di passaggi segreti. E qui te li indica tutti. Ti servirà.》la prendo e la metto nella tasca dei pantaloni.
《Io per ora non posso fare altro. Buona fortuna ragazzo.》io mi alzo e mi dirigo verso la porta.
《Ah un'ultima cosa》dice lanciandomi una pistola che prendo al volo.
《Usala solo quando ti serve, non ha molti proiettili 》poi me ne vado.

Non lo avevo mai visto così. Queste persone gli hanno strappato la vita. Ma dopo stasera sarà diverso.
Me la pagheranno.

Heyy!
Piaciuto il capitolo?❤
Che ne pensate del rapimento?
Non so quando aggiornerò dipende se sono impegnata.
Detto questo se vi va lascite dei commenti e delle stelline⭐⭐per farmi capire se la nostra storia vi stia piacendo.
Baci!!❤
F&A❤💗

Tutto grazie a teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora