Capitolo 6

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Le luci del negozio erano ancora acese con un sottofondo della musica che proveniva dal telefono della corvina che ballava felice insieme alla sua Kwami mentre pulivano la pasticceria, erano quasi le undici di sera c'era ancora molto lavoro da fare e il giorno dopo doveva andare a scuola quindi doveva sbrigarsi.

"ma ti rendi conto Tikki, oggi io e Adrien abbiamo cucinato insieme, sembravamo marito e moglie!" disse la corvina felice con sguardo sognante mentre la sua Kwami gli volava intorno felice per lei e divertita allo stesso tempo "sono felice per te Marinette" la corvina saltava di gioia tenendo in mano una pezza, la Kwami la fermò "Marinette devi sbrigarti, ancora devi fare i compiti per domani e avevi detto che dovevi preparare alcuni impasti la sera prima per farli lievitare" disse mentre si sedette nel tavolino sporcandosi di farina, la ragazza vedendola scoppia a ridere "sei così carina" la Kwami cerco di pulirsi fallendo ridendo anche lei mentre Marinette prese un tovagliolo pulendo la piccola coccinella.

"Devo sbrigarmi, sennò farò tardi per domani"  inizio a sbrigarsi prendendo il necessario per preparare gli impasti,  mettendosi subito al lavoro canticchiando la canzone che aveva ballato con il suo Adrien, era felice di quel ricordo, felice di essere stata fra le sue braccia senza imbarazzo e senza balbettare, si sentiva il cuore battere fino in gola, le farfalle che volavano nel suo stomaco, sentire le mani del biondino nei suoi fianchi la facevano impazzire. 

Voleva ancora averlo vicino, voleva stare nelle sue braccia, sentire la sua voce, la sua risata, vedere il suo sorriso, i suoi occhi verdi smeraldo, i suoi soffici capelli biondi e vederlo sorridere insieme a lei...

Peccato però che per lui, lei era soltanto un'amica, anzi, un ottimo un'amica, quelle parole facevano sia bene che male al cuore della piccola corvina adolescente, era felice sul fatto che aveva un rapporto con il modello, ma il suo cuore voleva di più.

Ma lei non si era ancora arresa, ha provato più volte dimenticarsi di lui fallendo miseramente, il suo cuore batteva più veloce al solo pensiero di Adrien, il suo corpo trema come una foglia e non riesce a stare in equilibrio, il suo balbettare, insomma, non riesce ad essere se stessa, mentre per il suo alter-ego era diverso, era sicura di se, mentre quando era nelle vesti della sua vita privata era l'esatto opposto, una ragazza insicura e debole... 

Finisce di impastare , li lascia a lievitare per poi sistemare la cucina, si stiracchia la schiena sbadigliando "sono così stanca" la sua Kwami rideva vedendola tutta sporca di farina "prima dovresti  lavarti Marinette" la corvina si guarda e nota di essere sporca "si,hai ragione Tikki, dai andiamo in camera, sennò domani mi alzerò tardi per la scuola" Tikki annuì, intanto Marinette si dirige nella sua stanza mentre Tikki la segue volando anche lei parecchio stanca. 

Appena la corvina arrivo in stanza, si sciolse i suoi adorati codini mentre si avvicina all'armadio prendendosi il suo pigiama, intanto la piccola coccinella si era sdraiata nel cuscino del letto e si addormenta subito, la corvina entra in bagno, si spoglia completamente ed entra in doccia iniziando a lavarsi. 

intanto, nella casa Agreste c'era il biondino che camminava per la stanza indeciso se andare nelle vesti del gatto nero dalla sua amica corvina però era indeciso, da un lato non gli sembrava il caso dato l'orario, mentre dall'altra parte, non sapeva nemmeno lui il motivo ma desiderava tanto vederla.

Si avvicina al suo Kwami che mangiava il suo adorato formaggio puzzolente che si sentiva anche da lontano, l'odore era in tutta la stanza da dargli una bruttissima nausea.

Il biondino guarda il suo Kwami tapoandosi il naso, non era ancora abituato a quel odore "Plagg, dobbiamo andare" il Kwami in un boccone si mangio tutto il formaggio guardando il biondino seccato "finalmente ti sei deciso Adrien".

il ragazzo lo guardo sorridendo dicendo "basta parlare, Plagg trasformami!" la luce verde invase tutta la stanza e in un attimo il biondino era diventato il famoso supereroe gatto nero, salto fuori dalla finestra con il suo abile bastone saltando fra i tetti delle case in silenzio con il cielo pieno di stelle e la luna piena che dava un po di luce alla città ormai oscurata dalla notte.

Dopo qualche minuto si ritrova davanti alla casa e pasticceria dei Dupain-Cheng, nota la luce acesa dalla piccola finestra della camera della ragazza corvina "la luce è ancora acesa,forse è ancora sveglia,andiamo a controllare" fa un piccolo solbazo ritrovandosi davanti alla finestra, si sporge guardando all'interno della camera guardando attorno non vedendo nessuno e il letto ancora fatto "mh strano, forse sarà ancora in cucina a cucinare dolce, allora meglio che vada non voglio disturbarla..." fa per girarsi ma all'improvviso sente la porta aprirsi, si gira di scatto vedendo la corvina entrare in stanza con solo l'asciugamano adosso, sgrana gli occhi abbastanza sorpreso e imbarazzato, rimane lì fisso a fissare arrossendo nelle guance ma non si nota grazie alla notte.

La corvina si stava passando una asciugamano tra i capelli bagnati sciolti nelle spalle chiudendo la porta dietro di lei per poi dirigersi verso l'armadio ma si ferma parecchio pensierosa tenendosi stretta l'asciugamano guardandosi attorno nella stanza pensando ad alta voce "perché ho la sensazione che qualcuno mi stia osservando?" si dirige verso la finestra.

Il gatto nero si abbasso di colpo cercando di fare più silenzio possibile sentendosi la tuta nera un po stretta nel cavallo dei pantaloni mettendolo parecchio a disagio, intanto la corvina si era affacciata alla finestra non vedendo nessuno "forse era solo la mia immaginazione..." chiuse di colpo la finestra andandosi a vestirsi.

Intanto il gatto nero prende il bastone e scappo via più velocemente possibile da casa Dupain-Cheng ritirando nella casa Agreste, si fiondo di colpo in camera atterrando a quattro zampe" Plagg, ritrasformami!" la luce verde invase di nuovo la camera del biondino facendolo tornare dal suo vero aspetto, intanto il Kwami nero atterro rotolando per terra abbastanza schifato" fai davvero schifo Adrien, lo sentito anch'io, Bleah!" disse uscendo la lingua trattenendo il vomito.

Il ragazzo si alzo di colpo da terra" N-non mi sarei mai immaginato che Marinette uscisse in quelle condizioni!" appena dice quella frase gli ritorna in mente la scena di prima sentendosi il cavallo del pantalone più stretto di prima, il Kwami se ne accorge voltandogli accanto "Placa i tuoi ormoni da adolescente in calore!" il biondino si dirige di corsa in bagno spogliandosi completamente buttando i vestiti nel cesto, entra in doccia aprendo l'acqua fredda respirando in un modo abbastanza affannato cercando di calmarsi.

Intanto il Kwami nero era rimasto lì immobile spezzando il silenzio della stanza "questa scena mi ha fatto passare l'appetito, meglio che vado a dormire" vola verso nel letto addormentandosi subito, il biondino dopo un po uscì dalla doccia vestito e rilassato cercando di non pensarci più.

Vede Plagg dormire guardandolo sorridendo, si avvicina sdraiandosi accanto a lui mettendosi sotto le coperte sussurandogli senza svegliarlo "buonanotte Plagg" chiude gli occhi ma l'immagine della corvina gli rimane impressa per tutta la notte non facendolo dormire per niente "devi smettere Adrien, Marinette è soltanto un amica, solo un amica!" questa frase gli rimbombo in testa per tutta la notte.

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