Capitolo 3

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Arrivarono a casa di Alya, Marinette si rese conto che erano sole, i genitori erano a lavorare mentre le sorelle erano uscite per conto loro, potevano parlare tranquillamente senza interruzioni.

Si prepararono qualcosa veloce per il pranzo così si potevano mettere subito con lo studio, mangiarono velocemente e la corvina aiuto la mora sparecchiando la tavola.

Si sedettero nella scrivania e iniziarono subito a concentrarsi nello studio, tranne Marinette, che era un po tra le nuvole ripensando per quello che era successo quella mattina con Adrien.

Alya cerco di mettere la testa al posto a Marinette che ogni tanto si riperdeva di nuovo tra le nuvole ma dopo qualche ora riuscirono a studiare e finire i loro compiti.

"finalmente, non ne potevo più!" disse la corvina mentre si stiracchiava la schiena, intanto Alya rimetteva a posto tutti i libri e il materiale scolastico che avevano utilizzato mentre ridacchia al suo solito.

"Marinette mi racconti quello che è successo tra te e Adrien quando eravate da soli?" si lancio nel letto sedendosi a gambe incrociate guardando la sua amica che rimane seduta sulla sedia.

La corvina prese un bel respiro "Non tralasciare nulla amica mia" ridacchia dopo quella frase e inizio a raccontare senza trascurare nessun dettaglio, Alya l'ascoltava in silenzio trattenendo i suoi scleri.

Marinette fini di raccontare quella che era successo con il modello, Alya tirò un piccolo urlo di gioia pensando che finalmente Adrien si stava accorgendo della piccola e dolce Marinette, che gli andava da dietro da almeno tre anni e non ha mai perso ancora le speranze.

ad un tratto ad Alya gli venne un'idea per far unire di più i suoi compagni, schiocco le dita per attirare l'attenzione di Marinette e così fece, si giro verso di lei sapendo che quando fa così ha un'idea sia terrificante ma allo stesso tempo magnifica.

"che ne dici domani di proporre ai ragazzi un'uscita a quattro!?" Marinette inizialmente era contraria ma alla fine si arresse all'idea della sua migliore amica, alla fine lo faceva per il suo bene.

"Dovresti scioglierti con lui, non puoi balbettare ogni singola parola Marinette!" Alya inizio a dare delle regole e rimprovera la sua amica per avere un giusto comportamento davanti al ragazzo.

Marinette fece finta di ascoltare annuendo, ormai si sapeva che non c'erano speranze per lei, doveva essere lei a sciogliersi a lui, ma era il primo ragazzo dove provava questi sentimenti che la mandavano in confusione.

All'improvviso si sente un forte boato, da lì Marinette e Adrien capirono che servivano Ladybug e Chat Noir.

Alya prese il suo cellulare "Dobbiamo andare, devo pubblicare tutto sul mio LadyBlog!" disse estasiata prendendo per il polso la sua compagna.

"Alya, non posso! d-devo andare a vedere come stanno i miei!" disse inventando la prima scusa che gli passo per la testa per andare a salvare Parigi che era impericolo da Papillon.

Alya la lascio andare capendo quello che provava "Fai attenzione Marinette.." e corse via sbattendo la porta, la corvina aspetto che se ne andava più lontana possibile dalla finestra, apri la borsetta dove uscì la sua Kwami.

"Tikky trasformarmi!" divenne subito LadyBug, uso il suo yoyo per saltare via dalla finestra dirigendosi nel luogo dove senti quel boato, vide in lontananza il ragazzo akumizzato.

Si avvicinò e in quel istante arrivò Chat Noir con il suo bastone con il suo sorriso spacciato "Buongiorno My Lady!" si avvicinò per fargli da baciamano ma LadyBug allontanò subito la mano ridendo "Gattino non abbiamo tempo, abbiamo una Akuma!".

I due iniziarono a combattere, intanto Alya stava in un angolo a registrare tutto quello che capivata durante la battaglia.

LadyBug evoco il suo Lucky charm, che grazie ad esso riuscirono a sconfiggere il cattivo, fece tornare tutto com'era prima.

"Ben fatto!" gli orecchini continuarono a lampeggiare, LadyBug sorride a Chat Noir "Devo andare gattino, ci vediamo presto!" prese il suo yoyo e salto via il più velocemente possibile verso il balcone della sua stanza.

Intanto Chat Noir non aveva utilizzato il suo Cataclisma, quindi decise di farsi un giro per tutta Parigi con l'aiuto del suo bastone.

Dopo un pó Chat noir si ritrovo nelle vicinanze della pasticceria Dupain-Cheng, si sentiva un odore buonissimo, sentiva anche quel odore dei biscotti che gli aveva fatto mangiare la sua compagna.

Era tento di entrare, ma il vero problema era se lui voleva i dolci oppure vedere la sua dolce compagna, tolse subito quel pensiero dalla testa dicendo tra sé a sé "È soltanto un'amica" decise ugualmente di entrare.

Appena entro si senti il campanello che si trova sopra la porta, non c'era nessuno ma era aperto, all'improvviso uscì dalla cucina Marinette con un grembiule rosa sporca dalla testa ai piedi di farina, i suoi genitori erano partiti quel giorno fuori Parigi per delle consegne importanti.

Chat Noir alla vista di quelle condizioni della sua compagnia scoppio a ridere con le lacrime, Marinette provava a pulirsi fallendo miseramente "Smettila non c'è niente da ridere!".

Chat Noir si riprese e si avvicina al bancone appoggiando i gomiti, era molto vicino a lei causando una strana sensazione allo stomaco.

"che ci fa un supererore qui?" disse la corvina allontanandosi da lui un pó infastidita per la troppa avvicinanza, Chat Noir rideva felice, gli piaceva vedere Marinette così tranquilla, ogni volta nelle sue sembianze di Adrien iniziava a balbettare, quando faceva così rimaneva incantato perché era così carina quando faceva così.

"Volevo mangiare qualcosa di dolce, visto che siete la pasticceria migliore di Parigi" fa spallucce divertito mentre Marinette si tolse il grembiule rimanendo con la faccia ancora sporca di farina e i capelli un pó all'aria.

"Dunque chaton cosa desideri?" Chat Noir guardava la corvina, se la stava mangiando con i suoi occhi verdi, Marinette si trovava un pó a disagio.

Chat Noir rispose quasi sussurrando "desidero te Lady" a quelle parole le guance di Marinette divennero rosse.

"C-cosa stai dicendo Chaton" Chat Noir senti la voce di LadyBug al posto di quella di Marinette ma una parte di lui lo voleva dire, ma continuo a negare, rise nervosamente "Nulla nulla, stavo pensando ad altro scusa!"

Si gratto la nuca imbarazzato e ordino un croissant che alla fine Marinette non voleva che lo pagava, era un suo modo per dirgli grazie per esserle sempre accanto a Ladybug, ma ovviamente lo pensava lei.

Chat Noir entro nella sua stanza con il croissant in bocca e si detrasformo, il suo Kwami si sdraio quasi morto nel divano con lo stomaco che gli brontolava.

"Adrien, voglio il mio camembert!" uscì dalla sua tasca un piccolo pezzetto di formaggio che mangio in un boccone, intanto Adrien si sedette sulla scrivania guardando il suo croissant ripensando a tutto quello che era successo oggi con la sua dolce compagna Marinette...

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