24; Discoveries

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Ero seduta in tribunale e stavo aspettando il giudice. c'erano tre tavoli davanti a me che erano distanti due metri l'uno dall'altro. Io ero seduta dietro quello a sinistra, Zayn e Harry dietro quello centrale e Jack dietro quello a destra. Guardai Harry, che stava fissando Jack, pronto ad attaccarlo se necessario. Zayn si voltò verso di me e sorrise, sperando di farmi sentire meglio. Quella situazione era così stupida. Zayn e Harry dovevano essere seduti vicino a me, non avevano fatto nulla di sbagliato. La giudice arrivò e ci alzammo tutti. "Sedetevi, per favore." disse, e facemmo come ci era stato detto. La giudice guardò Harry disgustata, perché lui stava a sua volta guardando Jack molto male. Zayn gli diede una pacca e gli fece cenno di guardare la giudice. Harry spostò la sua attenzione verso di lei. Cominciò a parlare di chi era accusato di cosa e mi diede il permesso di parlare per prima. "Quindi signorina Jennings, può dirmi cos'è successo il giorno in cui è stata accoltellata?"
"E' molto semplice vostro onore. Harry e Jack stavano combattendo perché Jack aveva minacciato di portarmi via da Harry, Zayn mi portò da Harry per cercare di calmarlo prima che facesse qualcosa di stupido, Harry venne accoltellato poco dopo il mio arrivo mentre mi proteggeva, diedi un calcio nelle palle a Jack impedendogli di attaccarci, Zayn e io provammo a portare Harry in ospedale ma lui perse coscienza per la via, Jack mi rapì mentre Zayn era dentro all'ospedale cercando aiuto, Jack per poco non mi stuprò, Harry dopo essere stato aiutato venne a salvarmi, mandando KO Jack cosicché potessimo scappare, Jack si svegliò e provò ad accoltellare Harry di nuovo ma saltai davanti a lui per proteggerlo, quindi Harry stese Jack un'altra volta e mi portò all'ospedale."
Guardai l'espressione della giudice. Sembrava abbastanza shockata. Si girò verso gli altri ragazzi.
"Voi confermate questa versione della storia?"
Sia Jack che Harry rimasero in silenzio. Si limitavano a fissarsi con degli sguardi assassini e sapevo che non ci sarebbe voluto molto prima di dover portare via Harry dal tribunale.
"Io confermo, vostro onore." disse Zayn.
La giudice annuì e si volto versò Harry.
"E lei, signor Styles?"
disse. Harry la guardò, e poi guardò me.
"E' la verità, vostro onore." disse e tornò di nuovo a fissare Jack.
"E il signor Andersson?" chiese la giudice, guardando Jack. Le labbra di Jack curvarono in un sorriso.
"No, vostro onore." A me e Zayn scappò un lamento rumoroso, e io diedi una testata sul tavolo dall'esasperazione. "Le dirò la verità. La mia povera Bella era terrorizzata. Harry l'aveva minacciata e lei si era accovacciata per terra per proteggersi. E' la mia ragazza e non le farei mai del male." Non potei fare nient'altro che scoppiare a ridere. Era la cosa più patetica che avevo mai sentito. Zayn rise e scosse la testa.
"Aha, ha-ha, NO! Bugiardo!" dissi a Jack. Lui mi guardò. Harry era passato dal fissare Jack a fissare il tavolo davanti a lui. Sembrava nervoso.

La discussione fra me e Zayn, Jack e la giudice stava cominciando a durare un bel po'. Zayn e io ovviamente eravamo una squadra, Harry era stato zitto tutto il tempo; annuiva qualche volta, Jack mentiva costantemente e la giudice non credeva alla squadra Bellayn. Cioè, io e Zayn.
"CHE CAZZO, DEVO PRENDERTI A SCHIAFFI PER FAR ENTRARE LA VERITA' IN QUELLA CAZZO DI NOCCIOLINA CHE CHIAMI TESTA, PUTTANELLA?"
urlai alla giudice, facendo sobbalzare tutti i presenti. La giudice mi fissò con gli occhi spalancati, sorpresa dalla mia perdita di pazienza.
"Abbassi i toni signorina Jennings, lei realizza che ha appena minacciato un giudice?" disse.
Salii sul tavolo e mi sentii gli occhi di tutti addosso. "Cosa sta facendo signorina Jennings?" sospirò la giudice, scuotendo la testa.
"Vedrà." dissi, lasciandomi cadere all'indietro, verso il pavimento. Prima di colpirlo, due braccia forti mi hanno salvato dalla caduta, tenendomi stretta. Guardai in alto e vidi un paio di bellissimi occhi verdi, che sembravano abbastanza straniti. "Ma che fai?" mi disse Harry a bassa voce. Io risi e lo baciai.
"Vede vostro onore? Ha appena spinto via tre dei suoi poliziotti ed era lì pronto a salvarmi in meno di tre secondi. Fa tutto quello che può per proteggermi, e lei deve smetterla di stare dalla parte di Jack solo perché Harry è stato nei guai qualche volta prima d'ora. Jack è uno stronzo che sta mentendo e inventando storie, mentre Harry è un dolce angelo che aspetta il suo turno per parlare. E' stato zitto tutto questo tempo, la sua sola preoccupazione è che Jack possa fare qualcosa per ferirmi. Come fa a dargli la colpa per questo?" fissai la giudice, sentendo la rabbia bollermi dentro.
Harry era appoggiato a me ed eravamo mano nella mano. Con Harry così vicino, mi sentivo capace di fare ogni cosa. "Amo questo ragazzo vostro onore, e non lascerò che lei me lo porti via. E' la sola ragione per cui sono ancora viva."
"Direi di terminare qui per oggi, mi serve un po' di tempo per pensare." disse la giudice, lasciando la stanza. Mi girai verso Harry, che mi fissava con gli occhi spalancati. "Che c'è?" dissi, confusa dalla sua espressione shockata.
"Mi...ami?" disse, continuando a fissarmi. Ripensai alle mie parole, realizzando quello che avevo detto. Ci pensai un po'. Lo amavo veramente? Sapevo di essere assuefatta da lui, di quello ero sicura. Non riuscivo a riposare senza di lui, non mi andava di mangiare senza di lui, lo volevo sempre vicino a me, e mi sentivo così sicura quando ero con lui. Era tutto quello che avevo sempre sognato. Sì, lo amavo.
"Sì, ti amo, Harry." dissi, sorridendo. Sorrise anche lui e si abbassò per baciarmi. Le nostre labbra si sfioravano delicatamente.
"Anch'io ti amo, Isabella." sussurrò, poi mi baciò. Le sue labbra morbide si muovevano perfettamente sincronizzate alle mie e aveva appoggiato le mani sulla mia schiena. Misi le braccia attorno al suo collo, giocando con i suoi ricci. Interruppe lentamente il bacio e mi imbronciai giocosamente.

Uscimmo dal grande edificio, mano nella mano. La gente ci guardava, sussurrando cose. Il freddo vento invernale soffiava attraverso il mio giacchetto sottile. Ne avrei dovuto portare uno più adatto. Prima che io potessi dire qualcosa a riguardo, la giacca di Harry era sulle mie spalle e il suo braccio era attorno a me. Mi baciò la fronte, e mi disse che ero carinissima. Ridacchiai all'angelo che camminava graziosamente vicino a me, e mi chiesi come diavolo ero stata così fortunata. "Quand'è che posso conoscere tua madre?" dissi, guardandolo.
"Quando vuoi." e rise.
"Possiamo fare adesso? Puoi chiamarla?" Harry prese il telefono dalla tasca.
"Ciao mamma. Sì, sto bene. E' andata molto meglio di quanto mi aspettassi. Penso che lei mi abbia salvato il culo lì dentro." Harry mi guardò fiero, facendomi ridere. "Ah mamma, possiamo venire a cena stasera? Sì. Mh-mh. Mamma, basta. Non la sto obbligando! Gesù." risi divertita per l'espressione infastidita di Harry. Saltai alla sua altezza per rubargli il telefono e me lo misi all'orecchio. "Salve, signora Styles! Sono Bella, e voglio che lei sappia che sono molto innamorata di suo figlio e non mi sta obbligando a fare nulla." restituii il telefono a Harry. Lui sorrise, mostrando i suoi denti perfetti e le sue fossette adorabili. Era difficile immaginare che potesse essere una persona pericolosa, quando sorrideva così.
"Ha-ha, glielo dirò, mamma." rise Harry. "Sì, ok. Ci vediamo dopo, ciao. Ti voglio bene anch'io."
Attaccò e rimise il telefono in tasca. Amavo il fatto che non aveva paura di farmi sapere che voleva bene a sua madre. Che non aveva problemi a dirle che le voleva bene davanti a me, e speravo davvero che si sarebbe sempre comportato così con lei. "Devo cambiarmi." dissi, mentre ci avvicinavamo all'auto di Harry.

Accostammo una volta arrivati a casa mia. Saltammo fuori dall'auto ed entrammo. "No, non è vero. Potrebbe tornare a casa in qualsiasi momento!" sentii ridacchiare mia madre. Misi un dito sulla bocca di Harry, per farlo stare zitto. Lui annuì e ci avvicinammo un po' di più per sentire, senza farci vedere. "Dai piccola, ci mettiamo poco." sentii la voce di un uomo, ma non riuscii a riconoscerla. "Ho detto no, ma ti chiamo se stasera esce." mamma dalla voce sembrava delusa, e infastidita. Entrai nel soggiorno, vedendoli. Mamma era seduta sulla scrivania del PC, e l'uomo stava in piedi, in mezzo alle sue gambe, mentre le baciava il collo. Gli occhi di mia madre erano chiusi e si stava mordendo il labbro, chiaramente le piaceva. Sentii le lacrime bruciarmi negli occhi e mi faceva male la gola. Harry si avvicinò a me e mise le braccia attorno al mio bacino. Fece finta di tossire, facendoli entrambi saltare e guardarci. Vedevo sfocato a causa delle lacrime e non riuscivo a trovare le parole. Guardai mia madre e l'uomo sconosciuto e mi morsi la lingua dalla frustrazione.
"Penso che sarebbe meglio se te ne andassi, ora." disse Harry guardando l'uomo. Lui annuì e scappò velocemente dalla situazione.
"Come hai potuto?" dissi, fissando mia madre.
"Bella, devi capire che..." cominciò, ma sapevo dove sarebbe andata a parare.
"Che ti senti sola, vero? Che ami ancora papà, ma non vuoi essere sola. Ti fa male vedere che io ho trovato l'amore, perché non puoi avere il tuo amore qui a casa. Sei una stronza, mamma." dissi, prima di liberarmi dall'abbraccio di Harry e correre in camera mia. Mi stesi per terra e scoppiai a piangere. Come avrei dovuto dire a papà che mamma l'aveva tradito? Come avrebbe dovuto gestire questa cosa, ora che era completamente solo? Sentii i passi pesanti di Harry che entrava nella mia stanza. Si sedette vicino a me, avvicinandomi a lui. "C-come ha p-potuto?" piansi sul suo petto, stringendolo. Lui mi teneva stretto mentre mi accarezzava.
"Non lo so, tesoro." sussurrò, baciandomi il capo. "Ti basti sapere che non farò mai una cosa del genere a te." Lo guardai negli occhi. Erano tristi e pieni di amore ed onestà. Sapevo che non mi avrebbe mai ferito in quel modo. Lo baciai sulla guancia e affondai la faccia nel suo collo.
"Mi vesto elegante o casual?" sussurrai, cercando di controllare il pianto.
"Casual." disse Harry, prima di baciarmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10, 2017 ⏰

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I'm in love with a killer[h.s] (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora