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Come sempre mi avvio con Miriam a scuola. Forse zia ha ragione devo iniziare ad essere amica di Federico anche se sospetto che zia sappia qualcosa più di me. Stranamente oggi non sento le oche parlare e non vedo il diretto interessato.
"Ehi Ben ma Federico?"
Ora penserà di sicuro qualcosa di strano
"Beh se te lo dico non raggiungerlo non vorrebbe,è andato al cimitero"
Al cimitero? Devo correre, devo parlargli, dobbiamo chiarire questa situazione
Corro via e in me che non si dica lo intravedo vicino ad una lapide accanto a quella di mia madre. Decido di portarle dei fiori come sempre ed entro.
"Ciao mamma, sai in questi giorni non riesco a capirmi sarà che sto crescendo ma vedi ho bisogno di un tuo abbraccio ma so che è impossibile allora uno di papà. Mi dicevi sempre "Beato il cuore che perdona amore mio" sarà difficilissimo perdonarlo anzi impossibile ma giuro che se ci rincontreremo ci proverò."
Non faccio caso a Federico e leggo il nome inciso "Mirko Rossi" ha il suo stesso cognome forse sarà suo nonno paterno.
"C-ciao posso aiutarti in qualche modo a calmarti?"
Sono stata fin troppo gentile
"Ehi penso di no poi dopo tutto ciò che ti ho fatto"
Posso fare la filosofa? Si me lo concedo
" Beato il cuore che pedona mi hai offesa molto e anche duramente non credo di meritare determinate parole ma passiamoci sopra"
Gli sorrido e lui fa lo stesso ci dirigiamo verso casa sua e mi ricordo che devo avvisare zia, stranamente mi risponde dicendo solo:"va benissimo tesoro"

La porto a casa mia, cosa stracavolo sto facendo? Forse vuole essermi amica, ma sono pronto ad esserle amico? Ceh è complicato molto complicato
"Vieni Camille"
Mhh
"Federico senti io voglio solo parlarti cercare di capire perché mi odi cosa ho fatto per meritarmi questo tuo disprezzo ecco cercare di diventarti amica magari ti posso aiutare. Ma nulla di più"
Oh
"Mh si mettiamoci sul divano"
Mi segue, ed ora? Cosa ci diciamo?
"Allora Camille parlami un po' di te "
" si beh ecco mia mamma è morta quando avevo 5 anni per un brutto male, mio papà dopo che la vita gli ha strappato via il suo grande amore ha iniziato a bere,drogarsi e mi usava come strumento di divertimento per gli altri, mi picchiava ma un giorno mia zia mi ha presa e portata qui. Sono molto diretta sulle cose, timida a volte aperta a tutti e tutto pronta ad aiutare il prossimo beh sono una persona molto fragile moralmente ma ho imparato ad essere forte."
Noto che delle lacrime gli rigano il viso ma lei se le asciuga subito mi sorride e io inizio a parlare
" beh come hai potuto vedere mio padre è morto un anno fa, mia mamma lavora in profumeria si chiama Morena, ho una sorella da parte di papà di nome Valentina ha una figlia che conosci bene. Maira o meglio la mia pulce è la mia gioia per lei darei tutto davvero. Poco tempo fa ho perso mia nonna lei era la mia seconda madre. Sono un ragazzo dolce, romantico e timido ma mi sono creato una corazza, cambiando molto."

Noto molta tristezza in lui così decido di abbracciarlo e lui mi stringe ancora di più
"Federico io posso capirti posso aiutarti, penso e credo che saremo buoni amici"
"Anche io lo penso. Ma ti prego non chiamarmi Federico ma Fede"
Gli sorrido e vado via da casa sua,mi sento meglio ora. Non bisogna urlare contro le persone o tantomeno usare le mani, non portano a nulla è molto meglio sedersi e parlare, ragionare,cercare di risolvere con calma.

Un favoloso disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora