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Devo iniziare a prendermi cura di me stessa di non trascurare troppo le persone che amo. Devo iniziare a mettere in atto tutte le mie passioni tutte le cose che so. Devo cambiare ma per me stessa per il mio essere per il mio bene. Devo iniziare a fidarmi più di me smettere di avere sempre l'ansia o il timore che tutto vada storto che nessuno mi capirà che mi abbandonino tutti.
"Ehi allora? È stato bello vero?"
Già tutto così rilassante voglio venirci di nuovo.
Tra meno di due giorni è il mio compleanno devo organizzare qualcosa? Farò una cena in famiglia così molto semplice non mi piacciono le cose in grande e tantomeno andare in discoteca.

Buongiorno mondo. Mi alzo prima che la mia sveglia possa suonare mi preparo e scendo giù per fare colazione.
"Buongiorno tesoro"
Ricambio il buongiorno e mi siedo a tavola. Oggi sono proprio mattiniera wow devo segnarmelo. Amo dormire e stare al caldo ma oggi il mio corpo non ne vuole sapere. Tralasciando che mi dovrebbe arrivare Fausto ma avrà tardato ha sbagliato treno. Rido tra me e me per questa affermazione o meglio ipotesi e finisco di mangiare.
"Vado a scuola ciao zia"
Ovviamente passo prima al cimitero e noto subito un postit giallo sulla lapide in marmo.
Ha una strana grafia non capisco di chi sia mi avvicino e leggo lentamente.
"A mia figlia: ciao amore mio mi manchi tanto, tra qualche giorno sarà il tuo diciassettesimo compleanno e non sarò lì a cantarti quella canzoncina di auguri non sarò presente per strapazzarti di baci e dirti che stai crescendo velocemente. Ma ricorda ovunque tu vada e qualsiasi scelta prenderai,sarò lì al tuo fianco ti guarderò le spalle e ti proteggerò come ho sempre fatto e faccio tutt'ora. Ti amo piccola mia.
Mamma"
Quel corsivo che solo lei sa fare. La mia mamma. Mi giro e rigiro per vedere se è da qualche parte ma all'improvviso sento un forte calore per tutto il corpo e mi dondolo su me stessa mi rilassa, le lacrime che stavano rigando il mio viso sono asciutte. Prendo il telefono e chiamo i ragazzi.
Lei è qui con me. Sorrido sento ancora quel calore.
"Camille che succede"
Porgo il biglietto ai ragazzi e gli spiego questo calore che provo. Ad un tratto Federico si avvicina ma non mi tocca.
"È successo anche a me questo giovedì quando stavo venendo in ospedale sentivo che dovevo andare al cimitero e ho trovato anche io un biglietto poi sono caduto e sentivo un caldo in tutto il corpo"
Mi sorride dopo cinque minuti non sento più il caldo. Ma un leggero venticello mi avvicina un fiore una rosa la prendo e la annuso e si proprio la mia mamma.
Ci incamminiamo verso la scuola e mi attacco di più a Federico come se potesse volare via da un momento all'altro. Sembro una cozza ma lasciamo stare. Entriamo a scuola.

Ciao ciccine 🎈
Tutto bene? A me no sono bloccata con il collo non riesco a muoverlo e mi fa malissimo.
A scuola come procede?
Buona giornata🤗

Un favoloso disastroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora