Be Alright

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PROLOGO

Mi chiamo Aria Collins,sono una diciottenne di Londra.

Sono una ragazza solare,allegra ma a volte timida e insicura anche di me stessa.

Ho solo mio padre con me. Mia madre morì in un incidente stradale.

Mi manca tantissimo,a volte mi sento sola senza di lei, ma con qualche distrazione riesco sempre a cavarmela. Mio padre lavora di continuo e non abbiamo un rapporto stretto,ma so che lui mi vuole bene.

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CAPITOLO 1 - IL NOSTRO GIOCO-

Tutto iniziò quella sera d'estate, quando i nostri occhi si incontrarono per la prima volta, non avevo mai visto occhi come i suoi, erano di un azzurro profondo,al confronto dei miei occhi, quelli erano la perfezione.

Era una di quelle serate un po' inutili, una come le altre, niente di che: spiaggia, falò e qualche drink qua e là.

"Ragazzi ma qui dobbiamo trovare qualcosa da fare, anche qualcosa di stupido dai" dissi sedendomi sulla sabbia quasi fresca.

"Si infatti hai ragione" mi rispose Lucy, dandomi ragione. Era la mia migliore amica per questo, volevamo fare sempre le stesse cose ed avevamo sempre le stesse idee, eravamo telepatiche.

"Si ragazze ma in questo stato cosa possiamo fare, siamo in quattro e non vorrei essere la cavia delle vostre idee stupide" Liam è il solito guastafeste e svogliato, come è sempre stato. "poi fra poco dovrebbero arrivare Zayn con suo cugino, aspettiamoli e facciamo decidere a loro dai su".

"Va bene capo" rispose ridendo Cloe.

"Deve arrivare Zayn??Cosa? E non me lo dite nemmeno? Ossignore!" tranquilla Lucy non si vede che ti piace ahaha.

"Si tesoro ed è proprio dietro di te" solita frecciatina di Liam. E' diventato molto scorbutico negli ultimi tempi.

"Davvero?" lo scatto di Lucy mi fa prendere un colpo, ma alla fine rimane delusa alla vista di zayn in lontananza. Anzi non so se sia uno sguardo di sollievo o cos'altro ma niente di grave. Al suo fianco noto un ragazzo biondo, non riesco a vederlo subito perche tiene la testa bassa, ma appena si avvicina noto un luccichio nei suoi occhi che guardano verso di me: ha degli occhi azzurri, molto azzurri, biondo ma credo sia tinta a guardare dalla ricrescita alla radice, sorriso molto bello, e a giudicare dalle sue spalle, credo abbia anche un bel fisico, che ora viene nascosto da una tshirt azzurra. Beh di primo impatto è un gran figo.

"Ciao ragazzi, lui si chiama Niall, è mio cugino e me lo devo subire per tutta l'estate" fa un sorriso a niall prima che si metta a ridere "no va beh dai, resta con noi se per voi non è un problema" Tranquillo zayn che se vuoi me lo subisco io, no problem.

"Tranquillo, è il benvenuto. Piacere Liam" si alza e gli stringe la mano

"Piacere Lucy" stessa cosa "Piacere Cloe" stessa cosa ancora. Sono talmente concentrata sui suoi movimenti che mi accorgo dopo che mi sta fissando aspettando che mi presenti.

"Oh si scusa, piacere Aria" brava ragazza parti subito con le figuraccie. Faccio finta di non sentire le risate di sottofondo di Lucy dietro di me. Credo abbia gia capito quel che penso, e non mi stupisco.

"Comunque ragazzi" interviene Liam "vi stavamo aspettando per decidere cosa fare, decidete voi"

"Ah io non so cosa fate di solito quindi non posso decidere" niall. Ha una voce davvero bella.

"Io opterei per quei giochi stupidi del tipo obbligo e verità tanto per perdere un po' il tempo" sento questa frase e vorrei davvero uccidere chi l'ha appena pronunciata. Lucy. Immaginavo. Mi sta guardando con un sorriso sulle labbra come per dire 'adesso sai già quel che farò' e in realtà sono un pochino curiosa.

"Ci sta" disse Cloe.

L'aria si era fatta imbarazzante, soprattutto mentre giocavamo, poi venne il mio turno.

" Allora Aria, obbligo o verità?" Liam mi vuole bene vedo.

" Direi...obbligo." Non so cosa mi salti in mente.

" Prendi il ragazzo più carino e portatelo via per un po' di tempo" rimango immobile per pochi secondi. Beh per prima cosa direi che sono belli tutti e tre e questo lo ammetto. Sono tentata di chiamare Zayn, ma poi Lucy si arrabbierebbe con me e meglio di no. Provo a farmi coraggio.

"Vado con Niall che non lo conosco, cosi parliamo di qualcosa no?!" dico un po imbarazzata.

"Ehm va bene " Il ragazzo si alza e mi segue verso la riva.

"Allora dai raccontami un po' di te, come mai sei qui?" non so come faccio a essere cosi sciolta, di solito sono molto timida di primo impatto, ma non so perché, mi viene naturale stavolta.

"I miei genitori sono in america e allora hanno pensato di farmi fare un viaggetto anche a me in Inghilterra per l'estate". La sua voce..

"Oh..ehm..si e scusa ma tu di dove sei?" dico imbarazzata.

"Vengo dall'irlanda, dai non molto lontano"

"Wow! Non sono mai stata in Irlanda! Com'è? Scommetto meglio di qui" dico entusiasta.

"Non è meglio, sono due posti molto diversi per essere, e poi qui è bellissimo, come fai a dire di no" abbassa lo sguardo e sorride. Faccio lo stesso.

"Non è bruttissimo qui ma credo ci sia di meglio" ripeto.

"Non troveremo mai un accordo su questo argomento immagino" si mette a ridere.

"Mi sa di no" e mi aggiungo alla sua risata contagiosa.

Passiamo un sacco di tempo a parlare e parlare, che quando torniamo è tardissimo. Siamo stati due ore a camminare e a parlare di un sacco di cosa: della sua famiglia, della scuola, le differenze tra qua e là. Oltre che bello, è anche molto intelligente.

DUE ORE DOPO...

Il cielo ormai era diventato buio e faceva anche freddo ed io e Niall eravamo appena tornati.

"Vado a mettermi la felpa perché mi fa freddo arrivo subito."

"Ti accompagno" e con mio stupore mister occhiazzurri mi segue. Mi diressi verso la mia cabina dove si trovava la mia giacca, la presi e me la misi, usci dalla cabina, e mi sentì prendere dal braccio.

"Ehi qualcosa che non va?" sciolsi la presa. Si va bene è un bellissimo ragazzo ma lo conosco da cinque ore e non mi sembra il caso di passare subito a qualcosa, dai mi capite.

"Ehm no niente" abbassò lo sguardo "avevo sentito un rumore tranquilla" si girò e raggiunse gli altri, che strano.

"Niall la mamma ci vuole a casina, quindi è meglio se andiamo dai" zayn disse mentre li raggiungevo.

"Certo andiamo allora" Niall rispose "Ciao ragazzi a domani".

"Ciao" mi sembrava tutto cosi strano. Prima si confida con me e poi va via senza dire niente, chissà com'è fatto quel ragazzo.

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