Be Alright

CAPITOLO 10

POV’S LUCY

Ero tornata a casa dopo la chiacchierata con Zayn, e devo dire che mi ha fatto riaffiorare dei ricordi. L’ultima volta che un ragazzo mi aveva detto che gli piacevo era stato con Justi, ma in realtà lui mi amava e anche io lo amavo, ma la distanza era dalla nostra parte. Zayn era un bel ragazzo, simpatico, ma li mancava qualcosa, forse non era Justin. Andai in camera mia sbattendo la porta arrabbiata perché ripensavo a il male che mi aveva fatto Justin.

Lui mi aveva anche tradita, non stavamo più insieme perché eravamo distanti, come vi avevo già detto, ma ricordo benissimo il messaggio che mi aveva inviato, diceva proprio così:

‘Ei scusa se ti disturbo, è tardi, io sono in viaggio verso qualche paese per promuovere il mio album, forse lo sai già ma non è questo il punto. Il punto è che mi manchi moltissimo e non riesco a stare senza di te, Lucy, io ti amo, e te lo ripeterò fin quando non lo saprà tutto il mondo, anche se stiamo distanti io ti prometto che un giorno verrò li e ti amerò come non ho mai fatto, buona notte, Il tuo Justin’

Stavo piangendo come una fontana, i vecchi ricordi mi fanno male, troppo. Chiamai Aria per parlare con lei, dovevo sfogarmi ancora una volta.

*TELEFONATA*

ARIA: Ehi Lu dimmi!

LUCY: Puoi..venire..qui..da..me! –dissi singhiozzando-

A: Si si certo arrivo subito!

*FINE CHIAMATA*

POV’S ARIA

Mi arrivò una chiamata da lucy mentre io e Niall ci stavamo baciando. Okay ero un po’ arrabbiata con lei quando è squillato il telefono, ma mi è passata subito dopo che lo sentita piangere, dovevo correre da lei!

NIALL: Chi era? –disse sbuffando-

ARIA: Era lucy, devo andare da lei!

N: E mi lasci tutto solo?

A: Ora devo andare ma ti prometto che –misi le mani attorno al suo collo- quando torno ci scambiamo tutte le coccole che vuoi –dissi per poi stamparli un bacio a stampo-

N: Ok, ok a dopo!

Mi incamminai verso casa di Lucy, era piuttosto vicina da dove ero io.

Suonai il campanello e mi venne ad aprire tutta in lacrime, la corsi ad abbracciare.

A: Chi ti ha ridotto così?

L: Jus…tin –disse più insicura del solito-

A: Ti ha cercato ancora?

L: No, è questo il punto, non mi cerca.

A: Ehi ehi, cosa abbiamo detto la scorsa volta?

INSIME: Che lui ormai è il passato.

A: Brava, ed è questo che ti devi conficcare nella tua testa.

L: Non ci riesco, lui non è il passato e…

A: Come come, non è il passato? Ma ti rendi conto di come ti ha conciata? Ti ha fatto soffrire!

L: Si ma lui mi amava!

A: No, perché se una persona ti lascia non ti ama davvero.

L: Mio padre mi ha insegnato che se ami una persona lasciala andare, e se ci tiene davvero, tornerà da te.

A: Scusa ma io questo non lo capisco, me ne vado!

L: Vai vai, non sarai la prima.

Chiuse la porta, subito mi girai verso di essa per realizzare cosa avevo appena fatto. Cazzate, cazzate, combino solo cazzate.

POV’S LUCY

Ero ancora arrabbiata con lui e adesso ci si mette anche lei? Avevo la tentazione di scrivere a Justin ma non volevo disturbarlo, insomma per quale motivo dovevo cercarlo se mi aveva abbandonato.

Presi il cellulare, andai nella chat di Justin e gli scrissi un messaggio:

‘Ehi Jus, sono io! Scusa se ti disturbo ma stavo male e avevo bisogno di parlare con te, ti prego rispondimi!’

Passarono minuti, che si trasformarono in ore, la sua risposta? ‘Visualizzato alle 17.05’ ovvio, era la risposta che mi aspettavo, anzi no, non me l’aspettavo proprio da lui. Lui che mi “amava”, anzi credevo mi amasse,mi sono illusa. Come sempre.

POV’S NIALL

Aspettavo Aria che tornasse a casa sua, in realtà era anche mia perché ogni sera dormivamo insieme e passavamo la giornata assieme. Vi starete chiedendo ‘E il padre?’ Bhe lui è partito per la Germania per affari di lavoro e starà via 2 o 3 settimane.

Bussarono alla porta, andai ad aprire e mi ritrovai Aria in lacrime.

N: Ehi che hai fatto? –dissi abbracciandola-

A: Ho litigato con Lucy.

N: Perché?

A: Non vuole dimenticare il suo passato, è troppo legata. Ed io invece di starli vicino me ne sono andata.

N: Tranquilla, si metterà tutto a posto.

A: Lo spero.

N: Ora pensa che domani ti porto nel locale più costoso della città!

A: E con “costoso” intendi il Mc?

N: Esatto!

Scoppiammo tutti e due in una risata, ci mettemmo sul divano abbracciati e ci guardammo un film alla tv.

Tutto era tranquillo finche non mi vibro il telefono, era Lucy.