Avete presente quando qualcuno vi dice che siete 'unici'? Dai sarà capitato qualche volta. Jesse me lo diceva spesso. Mia madre anche. Persino il mio vecchio professore di storia me lo aveva detto una volta. Certo tutto questo perde completamente di significato quando cominci a viaggiare tra le dimensioni e ti accorgi che ognuno di noi ha infinite copie di sé stesso che vivono da un'altra parte.
No, non tutti. Io non ce l'avevo a quanto pare.
«Che cavolo mi stai dicendo Brian?»
«Esattamente quello che ho detto. Ogni Traversante può viaggiare in un range più o meno ampio di dimensioni, ma nasce e può vivere solo in una di queste. Nelle altre, non esiste. A dirla tutta non può nemmeno rimanerci tanto a lungo, visto che richiede un dispendio di energie molto forte...ma di questo immagino te ne sia già accorta vero?»
Era vero, ecco perchè mi ero sentita così stanca. E affamata.
«Ma come è possibile scusa, come possono i miei genitori avermi dato alla luce solo in questa? Cosa è capitato in tutte le altre allora?»
«Lo sai Virginia, non ho tutte le risposte che cerchi. Ma riguarda sempre una delle caratteristiche della materia stessa. Quella di saltare determinate combinazioni intermedie di energia. Tu sei la parte mancante. Sei il 'salto'. Dove non sarebbe dovuto esserci nulla, invece sei nata tu. E per fortuna aggiungerei.»
«Per fortuna mia dici?»
«No. Per fortuna dell'universo intero. Ti sei mai chiesta perchè esistono i Traversanti?»
Non sapevo nemmeno cosa fossero fino a ieri. «No, Brian, non mi sono mai chiesta un cazzo di questa storia. Sai com'è, ero troppo impegnata a non ammazzarmi...»
Il mio commento ironico passò sull'espressione di Brian come un soffio d'aria calda sul vetro. Un attimo e poi tornò come prima a parlare.
«Forse non stai capendo bene la tua posizione Virginia. Qua non si tratta solo di Te, o del tuo ragazzo scomparso.»
«Abbandonato.» Lo corressi. «Perso, magari. Ma non è scomparso.»
«Va bene, come vuoi tu. Ma non è importante...»
«Lo è per me!» gli urlai in faccia.
«...dicevo non è importante trovarlo SOLO per te. E' importante riportarlo nella sua dimensione al più presto, per tutti noi. E qua torniamo alla domanda che ti ho appena fatto. Non sai perchè voi Traversanti siete così importanti vero?»
«No che non lo so Cristo. Dimmelo tu.» Ero alterata. Incazzata nera a dire il vero. E stanca dei suoi giri di parole. Soprattutto quando riguardavano Jesse.
«Il vostro compito è mantenere l'equilibrio. Aspetta, so cosa stai pensando. Non hai idea di quale equilibrio devi mantenere.» Era proprio quello che stavo per dirgli. Anche se decisamente con altre parole. «Ma per fortuna non è una cosa che devi fare coscientemente. È la tua stessa natura che porta equilibrio nella tua fascia dimensionale. Sei come un giroscopio energetico, o meglio un elastico energetico che si occupa di sopperire alle variazioni casuali che avvengono nelle varie dimensioni di tua competenza.»
Non avevo capito benissimo questa cosa. Se non che praticamente ero nata per fare l'elastico. Avevo altre ambizioni, alcune anche peggiori di questa.
«E cosa c'entra Jesse con tutto questo?»
«Seguendo il paragone, cosa succede a un elastico quando lo tiri troppo?»
«Si rompe.» Rispondo subito.
«Esatto. Hai un limite nella tua capacità di portare equilibrio. Stiamo parlando di micro variazioni che solitamente capitano per qualche salto energetico fuori scala, ma niente che possa stravolgere un universo intero. Non spesso almeno. Ma qua invece, c'è uno spostamento fisico di materia da una dimensione all'altra, ed è decisamente contrario ad ogni regola di equilibrio...»
«Vai fino in fondo Brian, di che cosa stiamo parlando? Cosa mi succederà se non riporto indietro Jesse?» Come se poi mi importasse nel caso in cui non trovassi Jesse mai più.
«No Virginia, non ci siamo capiti. Non è quello che potrebbe succedere a te. Ma quello che potrebbe succedere a tutto il resto. E no, non ho idea di cosa accadrebbe perchè non è mai capitato niente del genere prima d'ora.»
«Come fai a saperlo per certo?»
«Semplicemente perchè nessuno di noi esisterebbe più...»
Ecco, non bastava il senso di colpa per Jesse. Ora ho quello di tutto il mondo sulle spalle. Anzi, di tutti i mondi possibili.

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LA TRAVERSANTE
Ficção CientíficaCome vi sentireste se una notte il vostro amore più grande sparisse davanti ai vostri occhi? Cosa fareste se la colpa fosse vostra? E se qualcuno vi dicesse che avete la possibilità di rimediare? Ecco la prova che Virginia deve superare. Conoscere...