•2•

308 10 0
                                    

<<Mamma ho visto tutta la casa, è bellissima!>> disse Benji abbracciandomi.
<<Chiara, magari a Benjamin farebbe piacere vedere la palestra dove ti allenavi. La cena non è ancora pronta, potreste andare a farci un salto>> disse mia madre con un insolito sorriso.
<<Ti va di andare amore?>> chiesi guardandolo.
<<Si si andiamo insieme!>> disse lui riabbracciandomi forte. È un bambino veramente dolcissimo, è tutta la mia vita.
Tutti insieme abbiamo rimesso il giubbotto e siamo usciti di casa per andare in palestra. Nonostante sia gennaio oggi non fa così freddo per fortuna, o forse essendo troppo abituata a Londra, il clima qui mi sembra più caldo.
Finalmente rientro nella mia palestra. Ricordo ancora tutti i sacrifici che ho fatto qui dentro per poter partecipare ad Amici e arrivare dove sono ora. Non avrei mai creduto possibile tutto questo, in primo luogo il banco, dopo il banco la squadra blu, e dopo la squadra blu ho vinto la categoria ballo. Non ho vinto il programma, ma sono contenta così. Il primo posto l'ha vinto Riccardo. È passato tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti che poi è stata l'ultima volta che ci siamo sentiti. Il nostro saluto non è stato proprio dolce e amorevole, ma è meglio non ricordare. Subito dopo Amici ho fatto altre esperienze, prima tra tutte New York, e subito dopo Parigi e Londra.
Alla fine del giro, arrivo nella mia sala, quella che usavo sempre e solo io tutti i giorni. Quando entro però non mi ritrovo una semplice sala di danza, bensì tutti i miei amici e parenti più cari. Ci sono Silvia, Beatrice e anche Giulia. Sono felice di rivederle. Sono le uniche ragazze con cui in questi anni io mi sia sentita regolarmente. Soprattutto con Giulia, siamo molto legate, tanto che prima di partire ci siamo fatte lo stesso tatuaggio sulla clavicola, un piccolo cuore.
<<E dov'è Benjamin?>> mi chiede Giulia curiosa di conoscerlo.
<<Eccolo, è là!>> dico indicandoglielo e la vedo scappar via.
<<Ti è piaciuta la sorpresa sorellina?>> mi chiede Max sbucando dal nulla. Gli sorrido semplicemente e poi lo abbraccio. Resterei sempre così, abbracciata a lui.
La mattina seguente, mi alzai di buon ora. Di mattina sarei dovuta andare a parlare con la mia assistente, Silvia, per il libro. Anche qui in Italia è andato molto e vogliono fare degli InStore per farmi firmare alcune copie. Ovviamente non c'è nulla di deciso, ma ho assunto Silvia proprio per questo, ho bisogno di qualcuno che mi gestisca tutti gli impegni perché io da sola con Benji non riesco proprio a farcela e poi di pomeriggio devo anche andare a parlare con il proprietario dell'appartamento che intendevo acquistare. Devo anche comprarmi una macchina, ho solo cinque giorni per fare il trasloco e comprarla.
Benji per questa mattina è rimasto a casa con i nonni, non mi andava di svegliarlo presto, e così anche loro possono coccolarlo un po'. Devo confessare una cosa però, sono contenta che sia maschio. Ho sempre desiderato avere per primo un maschietto. Non chiedetemi il perché, perché neanche io lo so.
<<Siamo arrivate!>> dice Silvia spegnendo la macchina e scendendo dall'auto.
Io e Silvia saliamo a piedi i tre piani che ci separano dall'ufficio in cui dobbiamo andare. 

Fight beyond the end || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora