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La cena è stata veramente fantastica, anche se non l'ha cucinata lui. Una volta finito ci siamo coccolati e poi siamo finiti a letto. Adoro stare tra le sue braccia, ma è tardi e devo andare a prendere Benji da Mike. Saluto Riki e mi dirigo verso casa.
<<Allora, ha fatto il bravo?>> chiedo quando Mike apre la porta.
<<Si. Ti dispiace se scendo? Dovrei parlarti...>> mi dice, così scendiamo e Benji si fionda nella vasca.
<<Quando hai finito chiamami>> dico baciando la testolina di Benjamin e tornando in sala. Mike posa sulla penisola un plico di fogli.
<<Cos'è?>> chiedo confusa.
<<Avevo tante domande in testa e qui ho la risposta a tutte>>
<<Che domande?>> chiedo confusa.
<<1° perché non dici che Saul è morto? 2°chi ti ha chiamato ieri? 3°perché sei tornata da un giorno all'altro in Italia e molte altre>> mi dice e io divento rigida di colpo.
<<Sai tutto quindi?>>
<<Si ma voglio che melo spieghi tu>>
Iniziai a raccontare tutto, tutto quello che mi ero tenuta dentro per anni e in particolare che la ex del mio defunto marito rivuole suo figlio.
<<Bisogna trovare qualcosa per incastrarla>> mi dice.
<<Ci ho provato ma niente>>
<<Ti aiuto, ma mi devi promettere una cosa, dici tutto a Riki, merita di saperlo...>>
<<Ok. Va bene, chiederò qualche giorno in più in modo da guadagnare tempo>> 
Dopo aver asciugato Benji e aver scritto ad Asia due giorni in più, Benji si addormenta per il suo sonnellino pomeridiano e io torno in sala. Seduto sul divano c'è Riki, così mi avvicino per salutarlo.
<<Ciao amo...>> quando lo vedo in faccia, lo vedo con il plico di fogli di Mike e sbianco. Lo sta leggendo e ha scoperto tutto. Come lo so? Beh, la sua espressione non è delle migliori.
<<Posso spiegarti>> dico tremante.
<<Non c'è niente da spiegare, è tutto scritto qui, manca solo la parte in cui io ti dico che tra noi è finita, e questa volta sul serio>> dice arrabbiando e alzandosi.
<<Dai aspetta>> dico prendendogli la mano.
<<Ma come hai potuto non dirmi che Saul è morto è che lui non è tuo figlio?! Sei una bambina!>>
<<Volevo dirtelo ma non ho avuto occasione>> dico piangendo.
<<Di occasioni ne hai avute moltissime e le hai sprecate. Mi dispiace ma abbiamo chiuso>> dice sbattendo la porta. 
Inizio a piangere come una deficiente, avrei dovuto dirglielo subito, avrei dovuto dirlo a tutti quando è successo. Forse posso ancora rimediare, o forse no, mi odieranno tutti e in più manca poco allo scadere del tempo.
<<Chiara apri la porta per favore>> Mike bussava alla porta da diversi minuti ma io non volevo alzarmi dal letto e andare ad aprirgli. 
Alla fine mi alzai e mi asciugai le lacrime. Aprii la porta, ma quando lo vidi mi buttai nelle sue braccia e ricominciai a piangere.
<<Riccardo mi ha detto tutto, io te lo...>>
<<Ti prego, non infierire di più. Mi sento già abbastanza cretina senza che ti ci metta tu>> dico staccandomi e parlando ad alta voce.
<<Si scusa, hai ragione. Mi dispiace>> mi die riabbracciandomi.
Appoggio la mia testa sul suo petto e le lacrime iniziano a fermarsi.
<<Ascolta, ora preoccupiamoci di Asia, ci sarà pure qualcosa tra le cose di Saul che ci può aiutare>>
<<Ok, andiamo a vedere negli scatoloni, però prima devo fare una cosa>> mi sfilo la fede e la poso nel portagioie di camera mia, poi con Mike inizio a cercare.

Fight beyond the end || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora