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<<Le hai già parlato?>> chiese il manager a Riccardo.
<<Si me ne ha già parlato ma...>> venni interrotta da Silvia.
<<Sarà felice di scriverlo>> concluse spiazzandomi e tirandomi una gomitata. Dopo mi deve spiegare assolutamente.
<<Allora noi andiamo a provare...>> disse Riccardo salutandoci.
Io e Silvia iniziammo a discutere, so che scrivere quel libro mi procurerà più di un problema.
<<Spiegami perché dovrei farlo>> le chiesi.
<<Ti fa bene scrivere ed è da un po' che non lo fai o sbaglio?>>
<<Vero, va bene lo farò anche se so già che finirà molto male. Comunque, mi spieghi gli impegni della settimana?>> chiesi andando nello studio con lei.
<<Tutti i giorni 7 ore, esclusi sabato e domenica liberi. Gli orari sono dalle 9 alle 12 e dall'1.30 alle 4.30. Per gli InStore invece, ci sono tre date per ora, domenica prossima Milano, la domenica dopo Roma e quella dopo ancora Torino. Se ci sarà molta affluenza ci saranno nuove date>> disse lei.
<<E per il libro di Riccardo, hai tempo fino metà maggio per scriverlo, Riki vuole farlo uscire il 28 maggio>> disse lei, e sputai l'acqua che avevo in bocca.
Proprio quella data... l'ha fatto apposta, ne sono certa.
<<C'è qualche problema?>> mi chiese lei preoccupata.
<<No, nessuno>>
Il giorno per fortuna finì in fretta e il giorno dopo, insieme a Giulia, iniziai a ballare nella mia nuova compagnia. L'ambiente è molto bello, i coreografi sono molto professionali ma anche molto, molto gentili. Sono stati subito gentili e per ora mi trovo molto bene, e poi con me c'è Giulia ed è fantastico ballare con lei.
Drin drin
<<Scusate, rispondo>> dico dopo aver lasciato gli altri a fare la pausa.
<<Pronto Riccardo>>
<<Il mio manager vuole che il libro inizi quindi ti va bene se oggi verso le 6 vengo da te così mi fai le domande che mi devi fare?>>
<<Si certo, nessun problema, ora devo andare>> dico attaccando e ritornando a ballare.
La giornata finì velocemente e tornai subito a casa per farmi la doccia.
Velocemente mi asciugai i capelli e dopo averli piastrati andai in camera mia a cambiarmi. Benji era in salotto, e a giocare con lui c'era Riccardo. Erano a terra con le macchinine e Riccardo faceva la sua vocina da piccolino. Mi appoggiai alla porta e li osservai giocare insieme come padre e figlio.

Fight beyond the end || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora