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Io e Mike siamo entrati subito dopo di loro. Sono in ansia, voglio abbracciarla e chiederle scusa, questa volta non farò l'errore di mettere la musica davanti a lei. Ora è lei il primo posto e sarà sempre suo.
Appena entriamo nella stanza, Asia punta la pistola sul figlio e Chiara si butta per proteggerlo. Sento uno sparo e quando capisco cos'è successo è troppo tardi, Asia ha sparato e la spalla di Chiara sanguina. Asia viene presa dai poliziotti, Mike prende Benjamin e io corro da Chiara. La spalla sanguina tantissimo e lei sta perdendo conoscenza.
<<Chiara, dai, rimani sveglia, sono qui mi dispiace>> il suoi occhi paino piano si fanno più assenti. Per fortuna l'ambulanza è arrivata, così salgo con loro e non lascio la mano di Chiara per nemmeno un secondo.

Chiara

Mi sento strana, non so dove sono. Cerco di riaprire gli occhi e vedo Riki che mi tiene stretta la mano. Mi muovo un pochino e si sveglia.
<<Chiara come ti senti? Come sta la spalla? Ti fa male? Senti volevo dirti ch>>
<<Calmo, mi fai girare la testa>> dico ridendo.
<<Ne parliamo più avanti ok?>> gli chiedo.
<<Si certo, l'importante è che tu ora sia qui, accanto a me>> mi dice accarezzandomi i capelli. 
Dopo alcuni giorni di pausa in ospedale, sono tornata a casa con Mike e Benji. Abbiamo mangiato insieme una bella pizza e poi sono venuti a trovarmi un po' tutti, i miei genitori, mio fratello, Giulia, Silvia, Beatrice, alcune ragazze di danza e Riki.
Benji si è addormentato tra le braccia di Riki e così Mike mi fa segno di parlare.
<<Dovrei dirvi una cosa prima che ve ne andate. Saul, il giugno scorso è morto, sono vedova, e Benji non è mio figlio di sangue, è il figlio di Saul e la sua ex, Asia. Mi dispiace di avervi mentito per tutto questo tempo>> dico abbassando lo sguardo.
Se ne sono andati tutti, e sono rimasta con Riki così da poter parlare.
<<Siediti, non ti sforzare>> mi dice prima che io possa fare qualunque cosa.
<<Hai ragione, ma evo medicare la spalla...>>
<<Andiamo in bagno ci penso io>> 
Mi siedo sul ripiano del bagno. Tolgo la maglia e abbasso la spallina del reggiseno. Quando inizia a medicarmi mi viene in mente quando all'hotel a Roma, tre anni fa, Riki me medicava la ferita sulla tempia.
<<Fatto>> mi dice alzando la spallina. 
Rindosso la camicia e scendo dal mobiletto.
Siamo uno difronte all'altra e siamo vicinissimi. Sento il suo respiro sul viso che si interrompe quando si sposta in camera mia e inizia a parlare.
<<Mi volevo scusare per quello che ti ho detto l'altra sera, vorrei dirti che questa volta non permetterò che si verifichi la stessa storia dell'ultima volta, non ti voglio più perdere>> mi disse a pochi centimetri dalle mie labbra.
<<Vuoi diventare la mia ragazza?>> io rimango impalata vedendo che nelle mani ha un anello. Sorrido e lo bacio. Finalmente niente e nessuno ci potrà dividere.

Fight beyond the end || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora