EPILOGO

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Due mesi dopo
Io giorni passano, ormai tutti sanno che Saul è morto e che io e Riki stiamo insieme, mancano solo due cose perché tutto sia perfetto, in primo luogo il libro che ho scritto per Riki "Il tempo è il peggior giudice" e poi devo ancora dire a Benji che non è mio figlio, ho deciso che non ne dirò più, perché le bugie non fanno altro che separare e quando dico che meglio la verità di una bugia è vero, è proprio vero perché meglio una verità he fa male in quel momento e basta piuttosto di una bugia che tira altre bugie e fa peggio di una semplice verità.
<<Chiara, il libro sta per uscire, facciamo una live?>> mi chiede Riki dalla sala. Ebbene si, è venuto a vivere da noi, e Benji, come me ne era entusiasta.
Dopo una breve live di 43 minuti, vorrei sottolineare, quarantatré per ricordare che domani esce il libro, Riki ci ha portato entrambi a mangiare nel suo appartamento con piscina che ha arredato tutto benissimo. È diventato un romanticone di prima categoria e questa ne è la prova. Ha arredato con delle lanterne colorate e dei fiori profumati e lui è in camicia. In effetti ha fatto vestir bene anche a noi. Benji ha messo anche lui una camicetta e io ho un vestito blu/azzurro. Ha anche affittato un catering per preparare da mangiare e dei camerieri per servirci.
Riki mi fa segno di parlare con Benji, così iniziò il discorso.
<<Benji ti vorrei dire una cosa, mi dispiace avertelo tenuto nascosto ma pensavo fosse meglio così. La tua mamma vera è Asia, non sono io. Mi puoi perdonare per non avertelo detto?>>
<<Certo mamma, anche se lei ha il mio stesso sangue non è la mia mamma, la mia vera mamma sei tu>> mi dice abbracciandomi. Quanto gli voglio bene. Riki mi sorride, così continuiamo a mangiare.
Abbiamo appena finito di mangiare, io mi sono distratta qualche minuto con il cellulare e Riki ha iniziato a cantare Perdo le parole. Sa benissimo che quella è la mia canzone preferita del primo disco anche se le adoro tutte. Mi godo così il mio momento e a fine esibizione applaudo.
<<Ho organizzato anche una cosa>>
All'improvviso partono tutte le canzoni di Riki e i camerieri arrivano con quattro scatole diverse.
Riki mi fa aprire la prima scatola, all'interno c'è il libro che ho scritto per lui e un biglietto.
Questo è il mio primo regalo. È il primo libro che hanno pubblicato 
e penso sia giusto che lo tenga tu.
Apro la seconda scatola, e li dentro ci sono tutti i cd di Riki, uno più bello dell'altro.
Questo è il mio secondo regalo, perché ogni volta che canto queste canzoni penso a te.
Apro la terza scatola. All'interno c'è un book fotografico con tutte le foto che abbiamo fatto insieme (alcune anche con Benji), tutte polaroid.
Con questo terzo regalo erché possiamo ricordare tutti
i momenti più belli da quando ci siamo rincontrati.
Prendo l'ultima scatola e la apro. All'interno c'è una scatolina bianca. Osservo Riki che sorride e la prende.
<<Qua non c'è nessun biglietto, il biglietto sono io>> mi dice. Si inginocchia e apre la scatolina. 
<<Vuoi diventare mia moglie?>> mi chiede sempre sorridendo. 
Mi commuovo e con le lacrime agli occhi annuisco. Riki mi mette il diamante al dito e ci baciamo.

Fight beyond the end || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora