CAPITOLO 3

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Esco dalla camera e sono stranamente in orario. Mi dirigo verso l'ingresso e... oh quasi dimenticavo: "Jaxon devi accompagnarmi da Avery" mi sono scordata di andare a prendere la macchina dal meccanico perciò a meno che non mi accompagni lui sono a piedi.

La mia domanda rimane lì, sospesa nel vuoto. Salgo le scale decisa ad insultarlo ma quando apro la porta della sua camera la trovo vuota. Magnifico, il signorino è uscito, mi ha lasciata a piedi e tra l'altro non mi ha nemmeno detto nulla! Non potrebbe farmi più irritare di così.

Vengo colta da un'illuminazione: Connor. Scendo nuovamente le scale e vado in cucina. Trovo Connor alle prese con un pollo che non vuole saperne di entrare nella teglia. "Forse dovresti prendere una teglia più grande" azzardo.

Connor fa un salto all'indietro e per poco il pollo non cade a terra. Rido. "Accidenti, Zoe, mi hai spaventato. Comunque si hai ragione." Vado nella dispensa e scelgo tra le varie teglie quella più grande, gliela porgo e mi ringrazia. Inforna il pollo e mentre si pulisce le mani sul grembiule da cucina mi chiede, sempre con quella sua voce gentile: "Posso fare qualcosa per te?" Da quando lo conosco non l'ho mai visto scomporsi, perlomeno con me. È sempre gentile e disponibile. "In realtà mi servirebbe un passaggio fino a casa di Avery" ammetto. Lui mi fissa e cerco di corromperlo con una delle espressioni più innocenti che riesco ad assumere. Poi sorride e mi dice di attenderlo alla macchina.

Esco di casa lasciando il portone socchiuso, attraverso il porticato e mi appropinquo alla macchina. Poco dopo Connor mi raggiunge, apre lo sportello del passeggiero e aspetta che io sia salita prima di richiuderlo. Sale e mette in moto. Usciti dal cancello accendo la radio, il viaggio fino a casa di Avery è alquanto silenzioso. Arrivati a destinazione io scendo dalla macchina e lo saluto. Tira giù il finestrino e mi chiede se mi deve tornare a prendere. "No non preoccuparti, ora chiamo Jaxon e mi metto d'accordo con lui. Grazie mille. A dopo."

Attraverso il vialetto lastricato del giardino di Avery, la sua casa è grande ma mai quanto la mia. Faccio per suonare il campanello ma una biondina slanciata spalanca il portone e mi salta addosso.

"Zo' da quanto tempo, mi sei mancata" mentre parla le brillano quei suoi magnifici occhioni verde persiano.

"Anche tu Av" le dico mentre Gray, il suo gatto rosso palesemente in sovrappeso, mi si struscia sui polpacci facendo le fusa.

"Aspettami qui, prendo la borsa, le chiavi e siamo pronte per partire!"

Mi siedo sulle scale del porticato mentre Avery torna dentro casa per prendere le ultime cose e nel frattempo Gray si avvicina. Colgo l'occasione per fargli due carezze fin quando Av non mi raggiunge. Saliamo sulla sua Mini Cooper rosa barbie e partiamo. Con la musica a tutto volume cantiamo e ci muoviamo a ritmo di musica sfrecciando per le strade di Chicago. Avery alla guida è piuttosto spericolata. Il parcheggio è gonfio di macchine ma noi riusciamo comunque a trovare un posto libero dopo svariati giri.

"Sono troppo contenta di vederti, è da una vita che non usciamo, per l'intera estate sei stata dietro al divorzio dei tuoi. Mi sei mancata molto" leggo l'emozione nei suoi occhi, sono fortunata ad avere un'amica così

"Già" dico con tono combattuto "per colpa di mio padre e la sua stupida sgualdrina ho perso completamente i contatti con il resto della società. Per tutta l'estate non ho fatto altro che entrare e uscire da tribunali, ma ora è tutto risolto perciò non pensiamoci più" non voglio sentire più nominare mio padre, per me è morto, dopo quello che ha fatto a mia madre non voglio più saperne nulla.

"Bene allora che ne dici, una cioccolata calda con doppia panna da "Mindol" e poi ci diamo alla pazza gioia?". Annuisco, una cioccolata calda è proprio quello che ci vuole. Ci accomodiamo in un tavolo che si è appena liberato fuori. Tutti si girano a guardare Sean, il nostro cameriere di fiducia, che ci raggiunge subito e con grande entusiasmo mi abbraccia.

"Zoe, come stai? Ne è passato di tempo" Non so perché ma mi sembra diverso, forse per i muscoli. Caspita durante l'estate deve essersi allenato duramente, sembra aver cambiato completamente corpo. Oddio quante cose mi sono persa!

"Bene grazie. Ti vedo in forma" devo ammettere che è diventato molto figo, i muscoli gli donano "non sapevo che il burro d'arachidi facesse miracoli" lo istigo. "Beh, ho scoperto che proteine e allenamento sono la chiave per avere un fisico."

"Sean, amore non mi dai neanche un bacino?" dice Avery mentre lo guarda con occhi pieni di desiderio. Stanno insieme da due anni e la loro storia prosegue liscia come l'olio. Per lasciargli un momento di intimità, faccio finta di leggere il menù anche se so già cosa prendere: cioccolata calda con doppia panna montata e un cestino di frutta.

Quando i due hanno finito di fare i piccioncini stacco gli occhi dal menù e rivolgo a Sean le mie ordinazioni. Mentre lui prende quelle di Avery, tiro fuori dalla borsa il mio pacchetto di sigarette e ne estraggo due. Quando Sean se ne va con le nostre ordinazioni porgo una sigaretta a Av e poi accendo la mia.

"Allora, aggiornami, cosa si racconta in giro?" Av non aspettava altro che questa domanda, il suo viso si illumina e mi aggiorna su tutto ciò che è successo durante l'estate. Avery è a conoscenza di tutti i pettegolezzi delle ragazze e dei ragazzi della nostra scuola. Non esiste persona al mondo che possa muovere un piede senza che Av lo sappia. Perciò la lascio parlare fino a quando le notizie si esauriscono.

"Bene, ora che sei al corrente di tutto possiamo andare a divertirci ed esaurire tutta la carta di credito di papar...ehm.. mammina" dice correggendosi e gliene sono grata, le sorrido e con voce acuta urlo "Non vedo l'ora" Sean ci raggiunge e sottovoce ci dice : "Non preoccupatevi di passare per la cassa, oggi offro io"

"Grazie mille" diciamo in coro io e Avery.

"Non ringraziare me, ringrazia Zoe. Se ti fossi presentata da sola non ti avrei offerto neanche un bicchier d'acqua" dice Sean in tono scherzoso. Avery gli dà uno schiaffetto sul bicipite e lo bacia "Questa sera te la faccio pagare stronzetto."

Entriamo nell'immenso cento commerciale e passiamo ore e ore a girare per negozi e provare vestiti. Fortunatamente mi sono vestita comoda, pantaloni della tuta e maglietta a maniche corte, almeno per cambiarmi non ci metto una vita. Usciamo dal centro commerciale con le carte di credito vuote e le mani piene di buste. Ma salire in macchina ora è un problema. Mettiamo svariate buste nel bagagliaio, altre nei sedili posteriori, alcune le tengo tra i piedi e sulle gambe. Se solo avessimo comprato qualcosa in più una di noi sarebbe dovuta certamente tornare a casa a piedi. Prendo il telefono con l'intento di chiamare Jaxon, ma mi ritrovo numerosi suoi messaggi

Ti aspetto sotto casa di Avery alle 8.                     5:30

Dove sei? 8:05

Ti vuoi muovere! 8:10

Sto facendo la muffa qui in macchina. 8:15

"Arrivate" mi avverte la voce squillante di Avery. Alzo gli occhi dallo schermo, scendo dalla macchina e la saluto.

"Ti chiamo dopo per accordarci per domani, grazie per il pomeriggio" le do un bacio sulla guancia e salgo sulla macchina di mio fratello.

"Sono esattamente 15 minuti che ti aspetto" mi rimprovera subito

"Ciao anche a te, il pomeriggio è andato molto bene mi sono divertita, grazie per avermelo chiesto."

"Non sei simpatica. Mamma è tornata a casa due ore fa." mi informa mio fratello. Cosa? Mamma è tornata a casa ? Wow questa si che è una bella notizia! Non riesco a trattenere la gioia e abbraccio mio fratello.

SPAZIO AUTRICE ❤️
Salve a tutti miei cari lettori, spero vivamente che questa storia vi stia piacendo, sto mettendo l'anima nella scrittura dei capitoli. Se avete CRITICHE , CURIOSITÀ , ACCORGIMENTI da rivolgermi non esitate a lasciare un commento. Sarò più che lieta di rispondervi. Mi interessa davvero sapere se la storia vi sta piacendo o meno e se avete riscontrato errori grammaticali o di battitura durante la lettura (anche se spero non ci siano dato che ho letto e riletto accuratamente più volte i vari capitoli, ma qualcosa può pur sempre sfuggire). Aspetto con ansia che qualcuno di voi prenda coraggio e mi scriva cosa pensa SINCERAMENTE della mia storia. Non abbiate paura, fatevi avanti. Vi aspetto in numerosi, baci e al prossimo capitolo. 😘❤️

SALVAMIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora