Il mattino dopo Ella si alza alle 7 in punto. Le mancano le forze solo perché la sera prima ha rifiutato la cena. Si mangia solo una tazza di cereali, i suoi genitori stranamente sono già a lavoro e quindi non si deve preoccupare di dare spiegazione per ieri sera.
Una volta finito di mangiare, si dirige al piano di sopra per prepararsi per la scuola. Oggi non ne ha davvero voglia. Forse perché Finnegan sarà nella stessa classe e la guarderà da lontano.
Lei vuole chiarire. Lui rischiava di confessare e vuole confessare.
Dopo essersi rinfrescata e truccata leggermente, e dopo essersi rifiutata di fare qualcosa per i capelli, prende lo zaino e esce di casa.
In quindici minuti si trova a scuola ed é pure in anticipo. Si chiede che cosa fare dato che la sua amica non c'è. Va verso il suo armadietto e lo apre estrae i libri che le servono per poi andare in classe anche se mancano dieci minuti. Si siede al suo posto e appoggia i gomiti sul banco e sbuffa. Cosa c'è di più noioso che starsene seduta su una sedia scolastica in attesa che succeda qualcosa
Qualche minuto dopo entra un ragazzo e guarda Ella.
Ella si chiede perché lui sia in classe anziché con i suoi amici. Di solito sono sempre insieme e arrivano in classe in gruppo.
Il ragazzo va a sedersi al suo solito posto dall'altra parte della classe. Ella si sente un pò a disagio a stare nella stessa stanza nella quale c'è il ragazzo per cui ha una cotta, se così si può definire.
Sbuffa nuovamente, lui nota il nervosismo della ragazza e allora, forse per farla smettere, le rivolge la parola.
-Nervosa?
-Umh?Come hai detto scusa?
-Perché mai le sta rivolgendo la parola?Non sono amici, si sono scambiati qualche saluto ogni tanto.
-Ti ho chiesto se sei nervosa.
-Cosa te lo fa pensare?
-Beh forse il fatto che sbuffi peggio di un bollitore e continui a picchiettare le dita sul banco.
Ella si guarda la mani e smette subito.
-Non sono nervosa. Semplicemente mi annoio.
-La tua amica non c'è?
-No, ieri é partita per Santiango dopo scuola e starà via per tre giorni.
-Mi dispiace. Se vuoi ci sono io che ti posso tenere compagnia. Sempre se vuoi.
Rimane un pò perplessa dalla sua richiesta. Perché si é offerto di passare il tempo con lei? Si vede così tanto che é disperata e senza amici??
-Nessun problema. Ma ti avviso che oggi sono di pessimo umore.
Lui si alza e si avvicina, sedendosi al posto di Mia dicendo -E perché se posso sapere?Problemi con il fidanzato?
-Fidanzato?E chi lo ha mai avuto?No comunque si tratta del mio amico Finnegan. Ieri abbiamo avuto una specie di discussione e alla fine di tutto lui non mi risponde più ai messaggi. Non capisco però cosa io abbia fatto. Si é arrabbiato così. Vedi, la nostra amicizia é un pò diversa dalle altre. Io non so chi é lui....
-Wo aspetta che vuoi dire che non sai chi é?
-Beh tutto é cominciato qualche giorno fa, quando un pomeriggio ho ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto che mi chiedeva di fare un gioco. Questo gioco consiste nel fatto che io per un mese, ogni giorno ho il diritto di fargli una domanda e lui deve rispondere. Però lui può fare una sol domanda a me, ma me la farà alla fine del mese, cioè l'ultimo giorno. Ma ieri si é arrabbiato e non so il perché.
Il ragazzo la guarda sbalordito.
-Ok non sò nemmeno perché ti sto raccontando tutto questo, penserai che sono impazzita....come ti chiami, scusa?
Il ragazzo scoppia a ridere.
-Il mio nome é Jack. E comunque non stavo pensando a niente di male, però é carina come cosa.
-Sarà, ma non risolve il fatto che io e lui abbiamo litigato.
-Sono sicuro che si sistemerà tutto.
-Non credo sarà così facile. o non sò nemmeno cosa ho sbagliato!
-Ehi sta calma. Non dovevi preoccuparti -si avvicina di più e le accarezza la schiena-Magari oggi si accorge dell'errore che ha commesso e a fine giornata ti chiederà scusa.- fa un piccolo sorriso
-Lo spero tanto. Mi manca tanto scrivermi con lui. Mi manca semplicemente lui. E sò che sembra stupido perché ci scriviamo da cinque giorni, ma ho legato con lui fin da subito.-Ella abbraccia istintivamente Jack
-Ti capisco. Dai su fammi un bel sorriso. Si risolverà tutto ne sono certo.- la guarda sorridendo
Un sorriso stupendo pensa Ella
-Grazie Jack- gli sorride
-E di che!Mi ha fatto piacere parlare con te. Ti va se ti faccio compagnia in questi tre giorni, finché la tua amica non ritorna?
-Si ti prego!Mi sento così sola!
-Bene!Allora mi trasferisco qui- ridacchia alzandosi per andare a recuperare le sue cose
Nel frattempo é suonata la campanella e gli studenti iniziano ad entrare in classe. Jack torna a sedersi vicino a Ella e le sorride.
-Perché oggi non sei assieme ai tuoi amici?Di solito sei sempre con loro.
-Oggi non mi andava di stare con loro.
-Mh ok.
-Ragazzi fatte silenzio così posso iniziare la lezione- esclama la professoressa.
quando tutti taciono, inizia la lezione
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Il gioco delle 30 domande
FanfictionQUESTA STORIA NON é MIA, MA di @Lorena98_ La sto solo riscrivendo.