Si siede sul letto ed afferra il suo telefono.
Ella: Ti perdono e non mi importa più sapere chi sei.
Finnegan: E' davvero troppo. Non merito il tuo perdono. Stai sopportando davvero molto a causa mia e tutto ciò conferma le mie idee su di te. Sei perfetta. Grazie di esistere.
Ella: Grazie a te di avermi scritto.
Finnegan: Ti voglio bene Ella. Sul serio.
Ella: Bene dato che ora abbiamo fatto pace, posso farti la mia domanda
Finnegan: Dimmi, risponderò ad ogni tua domanda. Te lo meriti dopo tutto.
Ella legge il messaggio e riflette sulla domanda. All'inizio voleva fargli una domanda inerente al gioco, ma poi ha cambiato idea.
Ella: Come stai?Rispondi sinceramente!
Le interessa veramente il suo stato emotivo. Dopo la litigata che hanno avuto ha bisogno di sapere se sta bene o se si sente ancora giù di morale.
Finnegan: Non credo sia un'ottima idea farmi questa domanda. C'è ne sono molte altre e non credo ti interessi molto sapere come sto. sono certo che hai molte domande da farmi.
Ella: E cosa c'è di meglio che sapere come stai?In questo momento é una priorità per me.
Finnegan: In questo caso...allora sto bene, grazie. Dopo quello che mi hai scritto sto davvero bene.
Ella: Ne sono davvero felice!Sai, ci sono stata malissimo.
Finnegan: Mi dispiace. Tu non hai nessuna colpa, me la sono presa per un'idiozia che in realtà ho fatto io.Ho trovato una soluzione!
Ella: Umh non so di che cosa tu stia parlando...ma sono felice che hai risolto
Finnegan: Se te lo dicessi verresti da me e mi prenderesti a schiaffi.
Ella: Nah, non sono così cattiva. E poi non voglio sapere di che si tratta. Lo scoprirò tra non molto.
Finnegan: Se lo dici tu...
Passano il resto del pomeriggio a messaggiare e alla sera si salutano a tarda notte.
***
Il mattino dopo, Ella si alza alle 7 come sempre e si prepara per la scuola. Si trucca leggermente, liscia i capelli, dopo aver mangiato qualcosa di veloce, si dirige verso la scuola.
Alle 7:48 é già a scuola a prendere i libri dall'armadietto e come sempre aspetta che inizino le lezioni. Mia le manca tanto.
-Buongiorno!-sente dietro di sé
-Ehi!Come mai sei così felice stamattina?-chiede a Jack
-Nulla di che. Io sono sempre felice.
-Gli altri dove sono?
-In cortile. Vuoi venire?
-Umh ok-annuisce, quei ragazzi sono davvero simpatici
-Andiamo allora-dice Jack appoggiando una mano sulla schiena della ragazza e la incita a camminare.
-Ciao ragazzi!-saluta Ella appena giungono in cortile
-Ehi Ella!- la salutano sorridenti
-Pensavamo che dopo ieri non ti facessi più vedere-scherza Nash
-Perché mai?Siete così simpatici!-risponde sinceramente
-Aaaw ma che dolce-fa verso Matthew
-Ma dove si trova una ragazza così ormai-chiede retoricamente Cameron
-Sono un pezzo raro.-ride Ella
-Allora ti teniamo ben stretta-dice Jack
-Siete pazzi!Ma é così che mi piacete!Vi conosco da ieri, ma anche quando vi vedo in classe e siete così divertenti, mi fate ridere.
-Ooooh ma qui abbiamo una nostra fan-dice Carter
-Beh diciamo di si!
-Ragazzi, mi sento uno importante-continua Carter
-Sicuro Reynolds. Convinto- lo guarda Jack J
-No no. Convinto no. Ricorda, la convinzione fotte-ride Carter
-Amico, che problemi hai?Sei messo male...-dice Aaron
-Pensa per te, Carpenter.
-Ragazzi, vi prego di smetterla perché se no muoio qui.-dice Ella
-E pensa che sono così tutto il giorno.-dice Jack
-Gilinsky vuoi botte?-chiede Carter
-E adesso che ho fatto?
-Niente, però mi piaceva la frase.
-Ma che cazzo....?
Scoppiano tutti a ridere.
La campanella suona e allora i ragazzi si alzano e si dirigono in classe. Si siedono tutti al proprio posto, tranne Jack che si siede accanto a Ella.
-Sicuro di voler stare qui anziché con i tuoi amici?
-Sicurissimo!Non moriranno mica per un giorno o due senza di me.
-Come vuoi.
***
-Ti va di andare a fare un giro oggi?-chiede Jack mentre cammina verso casa con Ella
-Un giro?Dove vorresti andare?
-Beh se ti va possiamo andare a prendere un gelato al parco o andare in spiaggia.
-Siii adoro la spiaggia!
-Bene, si va in spiaggia. Ti consiglio di portare il costume.
-Che?Cosa intendi?
-Lo vedrai!
-Jack?
-Si?
-Che hai in mente?
-Io?Nulla, assolutamente nulla!
-Non ti credo!
-Ehi!La fiducia dove lo hai lasciato?
-Fiducia?E chi te ne ha mai data?
-Tu!
-Ma quando mai?!
-Oh lascia stare!-si mette a ridere
-Tu sei strano...
-Oh parla colei che mangia l'insalata e non é a dieta.-la prende in giro
-Ti ho già detto che non avevo fame quel giorno!
-Certo certo.
-Aspetta, ma tu dove abiti?
-Due case affianco alla tua.
-Davvero?Non ci ho mai fatto caso.
-Ora lo sai.
-Già. Allora ci vediamo più tardi.
-Certo, alle quattro sarò davanti a casa tua.
-Va bene.
-E ricorda...porta il costume...-ride Jack
-Come no!- dopo di che entra in casa.
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Il gioco delle 30 domande
FanfictionQUESTA STORIA NON é MIA, MA di @Lorena98_ La sto solo riscrivendo.