Capitolo 9

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Si siede sul letto ed afferra il suo telefono.

Ella: Ti perdono e non mi importa più sapere chi sei.

Finnegan: E' davvero troppo. Non merito il tuo perdono. Stai sopportando davvero molto a causa mia e tutto ciò conferma le mie idee su di te. Sei perfetta. Grazie di esistere.

Ella: Grazie a te di avermi scritto.

Finnegan: Ti voglio bene Ella. Sul serio.

Ella: Bene dato che ora abbiamo fatto pace, posso farti la mia domanda

Finnegan: Dimmi, risponderò ad ogni tua domanda. Te lo meriti dopo tutto.

Ella legge il messaggio e riflette sulla domanda. All'inizio voleva fargli una domanda inerente al gioco, ma poi ha cambiato idea.

Ella: Come stai?Rispondi sinceramente!

Le interessa veramente il suo stato emotivo. Dopo la litigata che hanno avuto ha bisogno di sapere se sta bene o se si sente ancora giù di morale.

Finnegan: Non credo sia un'ottima idea farmi questa domanda. C'è ne sono molte altre e non credo ti interessi molto sapere come sto. sono certo che hai molte domande da farmi.

Ella: E cosa c'è di meglio che sapere come stai?In questo momento é una priorità per me.

Finnegan: In questo caso...allora sto bene, grazie. Dopo quello che mi hai scritto sto davvero bene.

Ella: Ne sono davvero felice!Sai, ci sono stata malissimo.

Finnegan: Mi dispiace. Tu non hai nessuna colpa, me la sono presa per un'idiozia che in realtà ho fatto io.Ho trovato una soluzione!

Ella: Umh non so di che cosa tu stia parlando...ma sono felice che hai risolto

Finnegan: Se te lo dicessi verresti da me e mi prenderesti a schiaffi.

Ella: Nah, non sono così cattiva. E poi non voglio sapere di che si tratta. Lo scoprirò tra non molto.

Finnegan: Se lo dici tu...

Passano il resto del pomeriggio a messaggiare e alla sera si salutano a tarda notte.

***

Il mattino dopo, Ella si alza alle 7 come sempre e si prepara per la scuola. Si trucca leggermente, liscia i capelli, dopo aver mangiato qualcosa di veloce, si dirige verso la scuola.

Alle 7:48 é già a scuola a prendere i libri dall'armadietto e come sempre aspetta che inizino le lezioni. Mia le manca tanto.

-Buongiorno!-sente dietro di sé

-Ehi!Come mai sei così felice stamattina?-chiede a Jack

-Nulla di che. Io sono sempre felice.

-Gli altri dove sono?

-In cortile. Vuoi venire?

-Umh ok-annuisce, quei ragazzi sono davvero simpatici

-Andiamo allora-dice Jack appoggiando una mano sulla schiena della ragazza e la incita a camminare.

-Ciao ragazzi!-saluta Ella appena giungono in cortile

-Ehi Ella!- la salutano sorridenti

-Pensavamo che dopo ieri non ti facessi più vedere-scherza Nash

-Perché mai?Siete così simpatici!-risponde sinceramente

-Aaaw ma che dolce-fa verso Matthew

-Ma dove si trova una ragazza così ormai-chiede retoricamente Cameron

-Sono un pezzo raro.-ride Ella

-Allora ti teniamo ben stretta-dice Jack

-Siete pazzi!Ma é così che mi piacete!Vi conosco da ieri, ma anche quando vi vedo in classe e siete così divertenti, mi fate ridere.

-Ooooh ma qui abbiamo una nostra fan-dice Carter

-Beh diciamo di si!

-Ragazzi, mi sento uno importante-continua Carter

-Sicuro Reynolds. Convinto- lo guarda Jack J

-No no. Convinto no. Ricorda, la convinzione fotte-ride Carter

-Amico, che problemi hai?Sei messo male...-dice Aaron

-Pensa per te, Carpenter.

-Ragazzi, vi prego di smetterla perché se no muoio qui.-dice Ella

-E pensa che sono così tutto il giorno.-dice Jack

-Gilinsky vuoi botte?-chiede Carter

-E adesso che ho fatto?

-Niente, però mi piaceva la frase.

-Ma che cazzo....?

Scoppiano tutti a ridere.

La campanella suona e allora i ragazzi si alzano e si dirigono in classe. Si siedono tutti al proprio posto, tranne Jack che si siede accanto a Ella.

-Sicuro di voler stare qui anziché con i tuoi amici?

-Sicurissimo!Non moriranno mica per un giorno o due senza di me.

-Come vuoi.

***

-Ti va di andare a fare un giro oggi?-chiede Jack mentre cammina verso casa con Ella

-Un giro?Dove vorresti andare?

-Beh se ti va possiamo andare a prendere un gelato al parco o andare in spiaggia.

-Siii adoro la spiaggia!

-Bene, si va in spiaggia. Ti consiglio di portare il costume.

-Che?Cosa intendi?

-Lo vedrai!

-Jack?

-Si?

-Che hai in mente?

-Io?Nulla, assolutamente nulla!

-Non ti credo!

-Ehi!La fiducia dove lo hai lasciato?

-Fiducia?E chi te ne ha mai data?

-Tu!

-Ma quando mai?!

-Oh lascia stare!-si mette a ridere

-Tu sei strano...

-Oh parla colei che mangia l'insalata e non é a dieta.-la prende in giro

-Ti ho già detto che non avevo fame quel giorno!

-Certo certo.

-Aspetta, ma tu dove abiti?

-Due case affianco alla tua.

-Davvero?Non ci ho mai fatto caso.

-Ora lo sai.

-Già. Allora ci vediamo più tardi.

-Certo, alle quattro sarò davanti a casa tua.

-Va bene.

-E ricorda...porta il costume...-ride Jack

-Come no!- dopo di che entra in casa.

Il gioco delle 30 domandeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora